LA MONTAGNA SI SPEGNE

Luca Marmo
Luca Marmo

PITEGLIO. La nostra Montagna soffre da tempo di numerosi problemi. Crisi economica e abbandono del territorio, rarefazione del sistema dei servizi e inadeguatezza delle infrastrutture ne rappresentano gli elementi più visibili.

Siamo convinti che per dare risposta a questi problemi sia necessario aprire una stagione nuova che veda l’impegno e la partecipazione di tutte le energie attive presenti sul territorio: operatori economici, associazioni e cittadini. I “montanari” sanno esprimere un temperamento tenace: sono disponibili a lavorare, anche duramente, in logica di rete, per sfruttare al massimo le opportunità offerte da un ambiente, come quello montano, che è ricco di opportunità.

Il livello del degrado, tuttavia, ha ormai raggiunto limiti che sono difficilmente reversibili a meno di un impegno forte da parte dei livelli istituzionali più alti. Abbiamo bisogno di costruire un percorso politico istituzionale che, partendo dal territorio, ci dia l’opportunità di stringere un patto credibile con la Provincia, la Regione e lo Stato centrale al fine di individuare un “Piano di aggressione” dei deficit strutturali con impegni precisi e tempi certi.

Per dare il senso di questa necessità abbiamo deciso, come Sindaci della Montagna e di concerto con gli operatori e i commercianti, di promuovere una iniziativa dal titolo simbolico “La Montagna si spegne”. Il giorno 13 agosto, dalle ore 22.00 alle ore 22.10, nelle frazioni capoluogo dei comuni di Abetone, Cutigliano, Piteglio, Sambuca e San Marcello saranno spenti i punti di illuminazione pubblica e l’invito a fare altrettanto sarà rivolto ai cittadini.

Le ragioni ‘‘puntuali” dell’azione saranno illustrate durante una conferenza stampa, alla presenza dei Sindaci, che si terrà lunedì 11 agosto p.v. alle ore 12.30 presso la Sala Consiliare del Comune di San Marcello Pistoiese.

L’iniziativa sarà preceduta dalle opportune azioni di sensibilizzazione per promuovere una partecipazione la più larga possibile. L’auspicio è che questa azione abbia l’effetto di risvegliare l’interesse sui problemi del territorio e di ricompattare la Montagna attorno ad una strategia comune, promossa dall’Unione dei Comuni, da svilupparsi di concerto con i soggetti competenti.

Il Presidente dell’Unione dei Comuni
Luca Marmo

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2 thoughts on “LA MONTAGNA SI SPEGNE

  1. ma come pensate di risolvere con una protesta simbolica il problema della montagna? ma davvero stiamo scherzando?
    il comune di san marcello pistoiese ha la tassazione al massimo, gli altri ad aumentarla i comuni sono costretti a dare via servizi, come l’acqua che è il bene primario dei cittadini, la raccolta della nettezza urbana che sapendoci fare è ricchezza, i sevizi di scuolabus, chi ha gestito e alcuni continuano a gestire hanno chiuso la comunità montana, l’ospedale non esiste più, le banche chiudono gli sportelli, le poste pure, nei comuni più piccoli non arrivano nemmeno i giornali, ma veramente !!!!!!!!!! del gesto simbolico sai quanto gliene frega, magari ci ridono pure sopra, poi c’è chi mette la bandiera della pace per essere solidali con la guerra tra palestinesi e israeliani, e non mette le foto dei due nostri militari da anni trattenuti in india.i comuni oggi sono solo gli esattori del governo centrale e visto che il governo centrale trasferisce sempre meno euro agli enti locali voi vi trasformate in vampiri per succhiare ancora più sangue ai vostri cittadini……………….volete dimostrare che non ce la fate più? dimettetevi tutti in blocco e riconsegnate le chiavi del comune al prefetto………questo è un gesto simbolico tutte le amministrazioni della montagna al completo si sono dimesse altro che spegnere i lampioni per due ore

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