LA MORTE DI FRATEL ARTURO SCUOTE QUARRATA

Arturo Paoli (foto di Davide Dutto)
Arturo Paoli [foto Davide Dutto]
QUARRATA. Arturo Paoli nato a Lucca il 30 novembre 1912 e morto oggi lunedì 13 luglio alle ore 00.45, nella sua Lucca, a S. Martino in Vignale, la piccola località dove abitava da una decina di anni, era molto legato a Quarrata. Soprattutto a Antonio Vermigli e al gruppo della “Casa della Solidarietà” e della Rete Radiè Resch. Un legame stretto soprattutto con la parrocchia di San Michele Arcangelo di Vignole che lo ha ospitato varie volte sia per la presentazione di libri che per numerosi dibattiti organizzati sia in chiesa che al Parco Verde in occasione di “Paese Aperto”.

Sacerdote, missionario per oltre 50 anni in Sudamerica, “giusto fra le nazioni” per aver salvato tantissimi ebrei durante la guerra, autore di tanti libri ispirati, Arturo Paolo ha dedicato la sua lunga, intensa vita, all’incontro con i poveri, per scoprire l’altro nella sua essenza.

Grazie alle periodiche visite del sacerdote nel 1992 a Quarrata venne creata la “Casa della Solidarietà” (che ha attualmente sede nella frazione di Lucciano), un progetto dove da parte di alcune famiglie viene sperimentato un modo di vivere insieme diverso dai modelli circostanti e dove è sempre presente “la coerenza necessaria tra fede e vita quotidiana”. Il progetto è basato su momenti comunitari (lavoro, preghiera, mensa), sull’aiuto reciproco, sul confronto sulle scelte educative e di vita.

L’associazione ha perseguito come scopo principale quello di promuovere un modello di vita ispirato alla solidarietà fraterna con particolare attenzione al Sud del mondo. La “Casa della Solidarietà” in questi anni ha ospitato corsi e seminari, dibattiti e conferenze ma anche momenti di spiritualità oltre a promuovere per svariati anni la festa di “Paese Aperto” e l’annuale Marcia per la giustizia a cui ha partecipato varie volte lo stesso fratel Arturo Paoli.

Sulla sua vita e sulla sua spiritualità l’assessore alle politiche sociali del Comune di Quarrata Stefano Lomi, ha improntato a suo tempo la tesi di laurea ottenuta in Pedagogia.

Ordinato presbitero diocesano nel 1940 e durante la guerra, a rischio della propria vita insieme ad altri sacerdoti, Arturo Paoli operò per salvare tanti perseguitati, in particolare ebrei. Nel 1954 entrò nei Piccoli Fratelli del Vangelo e si dedicò, come e più di prima, ai poveri e ai perseguitati, operando anche in America Latina sotto le dittature.

La salma del Paoli è esposta oggi 13 luglio e il 14 luglio nella chiesa della frazione dove viveva. Il 15 luglio sarà poi esposta nella sua parrocchia Natale S. Michele in Foro. Le esequie saranno celebrate nel medesimo giorno in cattedrale alle ore 18. La tumulazione avverrà poi nel piccolo cimitero di San Martino in Vignale in forma privata, qualche giorno dopo i funerali.

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One thought on “LA MORTE DI FRATEL ARTURO SCUOTE QUARRATA

  1. Arturo se ne va così, portando via il suo piccolo corpo alla nostra vista, ma lasciandoci il gigante che cammina con le gambe dei suoi insegnamenti.
    E’ riuscito ad essere quello che per me è il solo punto di riferimento: colui che è prima di tutto azione e testimonianza, solo dopo parola… Vola leggero Arturo e veglia su di noi, dandoci la forza che è stata sangue nelle tue vene…

    Rossano Ciottoli (da fb)

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