«LA MOVIDA CHE CI FA IMPAZZIRE»

Troppo chiasso sulla Sala
Troppo chiasso sulla Sala

PISTOIA. L’Associazione Residenti del Centro Storico di Pistoia, che si batte per il diritto alla salute e alla qualità dell’abitare di chi vive nella città storica (vedi) è trai soggetti firmatari, insieme ad altri comitati e associazioni del ”Coordinamento nazionale anti movida selvaggia” di cui fa parte, di una lettera scritta e inviata direttamente alle massime autorità dello Stato circa le difficili problematiche di convivenza che si manifestano, al momento senza particolari tentativi di soluzione, nella quasi totalità dei centri storici italiani. Ecco il comunicato:

Dal “Coordinamento nazionale antimovida selvaggia” riunito a Bologna il 17 maggio, del quale fa parte attiva la nostra associazione è stato inviato un appello al Presidente Napolitano e alle massime autorità dello Stato, per la legalità, la salute, la qualità della vita e la tutela del patrimonio di civiltà delle città d’Italia che si trovano in emergenza grave per i diffusi fenomeni di “movida selvaggia” e per la prevista depenalizzazione del reato di cui all’art. 659 c.p.. (disturbo della quiete).

Il 17 maggio c.a. a Bologna si sono riuniti molti comitati e associazioni di residenti di città d’Italia, da Nord a Sud alle Isole per costituirsi in “Associazione Nazionale Antimovida Selvaggia”, al fine di poter diventare un interlocutore rappresentativo e stabile nei confronti delle istituzioni nazionali, regionali, locali e anche comunitarie. I convenuti hanno deciso di fare un appello urgente al Presidente della Repubblica, ai Presidenti di Camera e Senato al Presidente del Consiglio, ai Ministri della Salute e della Giustizia, per il mantenimento della fattispecie penale prevista dall’art. 659 c.p., (reato di disturbo della quiete) che invece potrebbe venire depenalizzata secondo quanto previsto dalla legge delega 28 aprile 2014, n. 67 e, in particolare dell’art. 2, comma 2. Una depenalizzazione, nello scenario attuale, sarebbe un grave errore e un ennesimo ingiusto vantaggio a chi viola le regole e minaccia vita e salute nelle città. È necessario un serio ripensamento in ogni sede legislativa e anche in sede di redazione dei decreti attuativi in itinere.

Le condizioni in cui, durante le ore notturne, si vengono a trovare vie e piazze d’Italia, specie in zone di pregio storico monumentale, costituiscono ormai drammatiche situazioni di disagio, di insicurezza, di invivibilità.

Cronache da tutta Italia stanno documentando la massiccia invasione notturna di non sempre virtuosi commerci e di masse vandaliche rumorosamente vocianti e schiamazzanti oltre i limiti compatibili con la salute dei residenti. Norme e regolamenti sistematicamente poco valutati negli effetti o raramente applicati col necessario rigore e tempestività, autorizzazioni in deroga, massicce occupazioni di suolo pubblico indiscriminatamente concesse a favore di una unica tipologia di esercizi, favoriscono la devastazione degli equilibri urbani. La devastazione e l’oltraggio al bene essenziale della salute e dei beni comuni sono oggi favoriti da una malintesa “liberalizzazione”, ignara nell’applicazione dei limiti e vincoli, che pure nello stesso decreto Monti sono esplicitati, e da assolutamente inadeguati o inesistenti controlli e vigilanza. L’Unione europea ha una carta di diritti fondamentali della persona che vengono gravemente violati. Le autorità locali e di sicurezza si manifestano sorde, inerti o inefficaci nell’esercitare doveri di interesse pubblico a tutela di diritti essenziali e particolarmente protetti dalla stessa nostra Carta Costituzionale.

E i bicchieri dopo una notte brava...
E i bicchieri dopo una notte brava…

I residenti vengono quotidianamente aggrediti nel loro pur inviolabile domicilio, da un invadente criminale, incarnato in mille volti anonimi chiamati e attratti da attività note: l’altissimo rumore notturno anche di fonte antropica, oggi irresponsabilmente sottovalutato, nonostante la copiosa letteratura scientifica medica internazionale.

Norme disattente alle gravi realtà cittadine, afflitte da frastuono notturno di masse vocianti, norme che ignorano i dati di scienza sulla grave nocività del rumore e della mancanza di riposo, possono ancora essere corrette. Non si dimentichi che i bilanci della sanità dipendono anche dalle misure che vengono chieste. Non si confonda la depenalizzazione per casi di qualche episodico suono troppo alto di un televisore domestico di vicinato, con il frastuono antropico delle incontrollate “movide” alcoliche. Non si tolga ai cittadini uno dei pochi efficaci strumenti di difesa del diritto al riposo e alla salute che l’ordinamento specificamente assicurava. E quindi:

“La preghiamo, Signor Presidente, di vigilare con la Sua alta funzione, affinché non si consolidino norme e pratiche che di fatto facilitano interessi criminali e penalizzano cittadinanze che nella legalità intendono serenamente e gioiosamente vivere. Se Ella vorrà riceverci, saremmo lieti di rappresentare a Lei, come ad altre decisive sedi istituzionali, non solo disagio ma anche proposte costruttive, su questo come su altri temi rilevanti, per il raggiungimento del bene comune.”

 

Lettera inviata al Presidente della Repubblica e ai Ministri dell’Interno, della Giustizia, della Salute, firmata da 64 rappresentanti di associazioni e comitati di residenti delle città italiane

APPELLO per la legalità, la salute, la qualità della vita e il patrimonio di civiltà delle città d’Italia, in emergenza grave per i diffusi fenomeni di “movida selvaggia”. Depenalizzare il reato di cui all’art. 659 c.p. favorisce chi attenta alla vita delle persone con una terribile arma incorporea: il rumore. Aiutateci a ricomporre città civili.

Signor Presidente, ci rivolgiamo a Lei, che della Costituzione della Repubblica Italiana e dei suoi principi fondatori è garante, in difesa dei nostri diritti di cittadinanza e in adempimento dei nostri doveri di civile solidarietà politica, economica e sociale. Rappresentiamo sentimenti e finalità di numerose associazioni e comitati di cittadini operanti in molte Città d’Italia, unite da Nord a Sud compresa la Capitale, già organizzati in “Coordinamento nazionale anti-movida selvaggia”,

Siamo quotidianamente aggrediti nel nostro pur inviolabile domicilio, da un invadente assassino seriale, incarnato in mille volti anonimi chiamati e attratti da attività note: il rumore serale e notturno anche di fonte antropica. Oggi drammaticamente sottovalutato, nonostante la copiosa letteratura scientifica internazionale.

La devastazione e l’oltraggio al bene essenziale della nostra salute e dei beni comuni sono oggi favoriti da una malintesa “liberalizzazione”, ignara nell’applicazione, dei vincoli che pure lo stesso cosiddetto decreto Monti ha esplicitato, e oggi con inadeguati controlli e vigilanza. L’Unione europea ha una carta di diritti fondamentali che noi cittadini sentiamo oggi così gravemente violati. Ignorati o sottovalutati da molte autorità locali e di sicurezza che troppo spesso si manifestano sorde, inerti o inefficaci nell’esercitare doveri di interesse pubblico a tutela di diritti nostri essenziali e specialmente protetti dalla stessa nostra Carta costituzionale.

 

Dormitorio notturno sulla Sala
Dormitorio notturno sulla Sala

Corre già il tempo perché il Governo dia attuazione con decreti delegati alla legge delega 28 aprile 2014, n. 67 e, in particolare dell’art. 2, comma 2. Un’acritica depenalizzazione del reato di cui all’art. 659 c.p., nello scenario attuale, è un grave errore e un ennesimo ingiusto vantaggio a chi viola le regole e minaccia vita e benessere nelle città, ancorché siamo consapevoli delle finalità e necessità di alleggerire l’affollamento carcerario. Crediamo sia necessario un serio ripensamento in ogni sede legislativa e anche in sede di redazione dei decreti attuativi in itinere. Va mantenuta la fattispecie penale, con specificazione di fattispecie, con severe e adeguate misure

sanzionatorie, corrispondendo alla necessità di tutelare la salute dei cittadini, preminente valore costituzionale; misure sanzionatorie, davvero esemplarmente rieducative e utili alla collettività. Norme disattente alla gravi realtà cittadine afflitte da frastuono notturno, ignorano i dati di scienza sulla grave nocività del rumore e della mancanza di riposo: esse possono ancora essere corrette.

I bilanci della sanità dipendono anche dalle misure che chiediamo.

Non si confonda la depenalizzazione per casi di qualche episodico suono troppo alto di un televisore domestico di vicinato, con il frastuono antropico delle incontrollate “movide” alcoliche.

Non si assecondi la criminale ferocia dell’illegalità pervasiva.

Non priviamo i cittadini di uno dei pochi efficaci strumenti di difesa della vita che l’ordinamento specificamente assicurava.

La preghiamo, Signor Presidente, di vigilare con la Sua alta funzione, affinché non si consolidino norme e pratiche che di fatto facilitano interessi criminali e penalizzano cittadinanze che nella legalità intendono serenamente e gioiosamente vivere. Se Ella vorrà riceverci, saremmo lieti di rappresentare a Lei, come ad altre decisive sedi istituzionali, non solo disagio ma anche proposte costruttive, su questo come su altri temi rilevanti, per il raggiungimento del bene comune.

Simonetta Chierici e altri 63 partecipanti al Coordinamento Nazionale AntiMovida Selvaggia del 17 maggio 2014

  • 1Simonetta Chierici Torino Associazione Abitanti P.zza Vittorio e zone circostanti
  • 2 Serenella Romeo Bologna Ass, Via Petroni e Dintorni
  • 3 Patrizia Malossi Bologna Ass. Via Petroni e Dintorni
  • 4 Loris Folegatti Bologna Ass. Via Petroni e Dintorni
  • 5 Paolo Calori Bologna Ass. Via Petroni e Dintorni
  • 6 Giuseppe Sisti Bologna Ass. Via Petroni e Dintorni
  • 7 Pietro Maria Alemagna Bologna Ass. Via Petroni e Dintorni
  • 8 Raffalle Costi Bologna Com. “S.Rocco nel Pratello”
  • 9 Luciano Quadrelli Bologna Ass. Santo Stefano
  • 10 M. Letizia Massani Bologna Ass. Santo Stefano 3
  • 11 Neva Fanti Bologna Orfeonica
  • 12 Anna Gubellini Bologna Al Crusel
  • 13 Vincenzo Corvaglia Bologna Al Crusel
  • 14 Enrico D’Eusebio Bologna
  • 15 Eleonora Grossi Ravenna Gruppo Lettura Biblioteca Classense
  • 16 Angelo Consigli Parma Com. Strada D’Azeglio e dintorni
  • 17 Gabriella Moroni Parma Com. Strada D’Azeglio e dintorni
  • 18 Manuela Vannozzi Firenze Com. Ma noi quando si dorme
  • 19 Sandra Valenti Firenze Com. Ma noi quando si dorme
  • 20 Giuliano Leoni Firenze Com. Ma noi quando si dorme
  • 21 Antonio Bevilacqua Firenze Com. Ma noi quando si dorme
  • 22 Francesco Mancuso Pisa Com. La cittadella per la qualità della vita
  • 23 Marco Nuti Pisa Com. La cittadella per la qualità della vita
  • 24 Stefania Degl’Innocenti Pisa Com. La cittadella per la qualità della vita
  • 25 Claudio Casotti Lucca Com. Vivere il centro storico
  • 26 Eugenio Bianucci Lucca Com. Vivere il centro storico
  • 27 Andrea Bragagnolo Pistoia Ass. Residenti Centro storico Pistoia
  • 28 Eliana Strona Torino Ass. Rispettando S. Salvario
  • 29 Domenico Di Marzo Torino Ass. Rispettando S. Salvario
  • 30 Enrico Gavaquin Mestre Com. Mestre Off limits
  • 31 Fabrizio Coniglio Mestre Com. Mestre Off limits
  • 32 Chiarastella Berton Mestre Com. Mestre Off limits
  • 33 Giovanna Sessarego Genova Cittadino residente
  • 34 Giovanni Chiappori Genova Assest
  • 35 Franca Giannini Genova Com. San Donato
  • 36 Giancarlo Bertini Genova Ass. Cetnro storico est
  • 37 Gianfranco Paroli Brescia Bresciain
  • 38 Ottavio Bertolero Milano Com. Il Garibaldi
  • 39 Gabriele Caputo Milano
  • 40 Claudio Bernieri Milano Coordinamento
  • 41 Pierluigi Maestro Milano Com. La Cittadella
  • 42 Alessandra Gargiulo Labriola Milano Com. La Cittadella
  • 43 Franco Spirito Milano Ass. Proarcosempione
  • 44 Mario Cogliati Milano Ass. Proarcosempione
  • 45 Maria Albani Carpaneto Milano Com. La Cittadella
  • 46 Maria Giustina Lavarda Milano Ass. Proarcosempione
  • 47 Silvana Turzio Milano Comitato S.Agostino
  • 48 Filippo De’ Donato Milano Comitato S.Agostino
  • 49 Francesco Sacchi Milano Comitato S.Agostino
  • 50 Diego Ornaghi Milano Comitato S.Agostino
  • 51 Elena Baldini Milano Comitato S.Agostino 52 Maria Luisa Bonecchi Milano Comitato S.Agostino
  • 53 Giovanni Filippini San Benedetto del Tronto (AP) Quartiere Marina Centro
  • 54 Dina Nascetti Roma Vivere Trastevere – Comitato per la Bellezza (Vittorio Emiliani), Comitato piazza della pollarola (F. di Robilant), Comitato piazza teatro pompeo (M. Anastagi), Associazione via degli ausoni (M. Orlandini), Associazione piazza Navona e dintorni (F. Borghese), Comitato abitanti rione Monti (L. Ronchi), Comitato Vivere Trastevere (D.Nascetti), Associazione Testaccio in piazza (P.Trevisciani), SOS Coronari (S. Curcio), Associazione Piazza del Popolo (D. Nieves). Comitato per il Progetto Urbano San Lorenzo e la Salvaguardia del Territorio (G.Grecco)
  • 55 Caterina Castere Rodinò Napoli Chiaia viva e vivibile
  • 56 Alessandra Monsù Casale Monferrato (Al) Casale Monferrato
  • 57 Andrea Cavagnolo Casale Monferrato (Al) Casale Monferrato
  • 58 Andrea Tomasino Casale Monferrato (Al) Com. Centro Storico
  • 59) Nuria Mignone Acqui Terme (Al) Comitato Centro Storico Acqui
  • 60) Marco Marini Cagliari Comitato Rumorenograzie
  • 61) Angela Gennaro Lecce Comitato Leccentro
  • 62) Danuela Catalano Catania Comitato centro Storico di Catania
  • 63) Viviana Di Capua Roma Associazione Abitanti Centro Storico di Roma
  • 64) Renzo Marziantonio Orvieto Comitato Antirumore
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