PISTOIA. Porta di ingresso della rassegna “Infanzia e Città 2014”, promossa da Associazione Teatrale Pistoiese, con Comune di Pistoia e con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia ed il contributo di Unicoop Firenze, è la mostra “La piccola fuggitiva e altre storie” dedicata alla straordinaria arte di Franco Matticchio, uno dei più noti disegnatori italiani, già collaboratore di “Corriere della Sera”, “Linus”, “Internazionale”, “Lo Straniero”, “L’indice”, “Il Sole 24 ore”.
La mostra, ospitata alle Sale Affrescate del Palazzo Comunale, sarà inaugurata sabato 27 settembre, alle ore 17,30, alla presenza dell’artista e rimarrà aperta fino al 19 ottobre. Alle ore 18.30, è in programma un incontro con Franco Matticchio, coordinato da Andrea Rauch. Nel periodo di apertura della mostra, sono previste anche visite guidate per le scuole a cura dell’Associazione Crescere di Pistoia (prenotazioni; 0573 991607).
Affiancano la mostra anche due laboratori didattici, a cura di Orecchio Acerbo Associazione Culturale per il progetto Officina Grafica (“La piccola fuggitiva e il tempo” e “Cartoline e viaggi postali”), rivolti ai bambini dai 5 agli 11 anni che si terranno domenica 28 settembre e domenica 12 ottobre alle ore 16 all’interno dello spazio espositivo (prenotazioni: 0573 991609 – 27112).
Grazie al segno inconfondibile di Franco Matticchio, ci immergiamo in un mondo che genera meraviglia. Una stanza è dedicata interamente a La piccola fuggitiva, la straordinaria avventura di una bambina raccontata sulle pagine di un album da disegno e pubblicata nel 2009 per Nuages. Ogni disegno affascina lo spettatore, portandolo pagina dopo pagina alla rivelazione finale, come un mirabile e figurato trattatello pedagogico.
Le “altre storie” provengono invece da Libretto Postale (Vànvere Edizioni, 2012), da Libretto Postale 2 (Vànvere Edizioni, 2014): cartoline vere illustrate (con protagonisti tanti animali diversi che si divertono ad imitare gli umani…) per scrivere o disegnare pensieri e sentimenti, inizio, esse stesse, di storie da inventare e fantasticare.
In mostra anche molti altri disegni di Matticchio che, come in una partita a scacchi, sanno prevedere le mosse dell’”avversario”, di chi guarda, lasciandolo ogni volta sorpreso per l’intelligenza e la fantasia delle soluzioni trovate. Sono disegni da leggere, anche se privi di parole, perché pongono sempre una domanda alla realtà e a chi guarda. Sono disegni che sembrano anche dei foglietti potremmo trovarli a svolazzare per le strade della nostra città.
E così non ci basta guardarli, viene voglia di prenderli in mano e di leggerli come messaggi nella bottiglia, istruzioni per la sopravvivenza quotidiana. Sono disegni che attraversano continuamente l’archetipo dell’infanzia e si portano dietro scenari cittadini, tra le strade e sopra i tetti, nei tram affollati e sui marciapiedi… cartoline da un altro mondo, così simile al nostro.
Con ironia e autoironia queste immagini possono dissacrare un luogo comune, strapparci un sorriso imbarazzato, portarci in un luogo fantastico. La realtà viene scomposta e ricomposta, ritratta nei suoi tic, nelle sue nevrosi e goffaggini, ma anche nelle sue meraviglie con ironia spesso graffiante. A volte i disegni sfiorano la parodia e la satira, ma presto fuggono in un luogo sospeso, che sa lasciarci a bocca aperta, divertiti e stupiti nel seguire e scoprire le circonvoluzioni del segno e del senso.
Con la straordinaria ironia ed incisività del tratto che lo caratterizzano, ci ricorda quanto sia importante imparare fin da piccoli a sapere ridere, all’occorrenza, del mondo e di noi stessi.
[marchiani – teatro manzoni]