Il rischio del nuovo strumento urbanistico – anch’esso una specie di tromboviolino – è, in concreto, che serva non a risolvere i problemi della gente, ma a sanare, in primo luogo, alcuni puttanai di alcuni quarratini più furbi, che non possono permettersi di non farli sparire con la polverina magica e un Sim Sala Bim da Mago Silvan…
La lingua batte dove il dente dòle: e c’è sempre chi pòle e chi non pòle
CON GOOGLE E LE FOTO MILITARI
NON SCOPPIERANNO MICA “CAZZI AMARI”?
I DISCORSI – diceva mio padre falegname – stanno in poco posto. E di recente ho scoperto che lo dice anche un amico carissimo, un avvocato che, prima o poi, vi farò conoscere.
Al contrario per Marco Okkióne Mazzanti e per la sua allegra compagnia in ciabatte di iscritti all’Anpi, i discorsi sono come il polistirolo espanso: entrano da un buchino e, pompati a tutta forza (spesso dentro il cervello della gente come “Nocciolina di Lucciano”) occupano tutti gli spazi liberi e finiscono con l’accecare ogni pertugio ossigenatorio.
Qui il verbo accecare è quello che funzionava al tempo in cui il Mazzanti era bambino (il Manzoni avrebbe detto bàmbolo) e stava di casa a Silvione, dinanzi al Rio della Trave, quando si diceva: «Pulisci la palla sotto l’acquaio. S’è accecato lo scarico!».
Il rischio del nuovo strumento urbanistico – anch’esso una specie di tromboviolino (chiedete, in proposito, lumi a Carlo Rossetti, personaggio quarratino noto a tutti) che serve ad ammaliare i citrulli –; il rischio è, in concreto, che serva non a risolvere i problemi della gente, ma – in primo luogo – a sanare alcuni puttanai di alcuni più furbi, che non possono permettersi di non farli sparire (i puttanai) con la polverina magica e un Sim Sala Bim da Mago Silvan, perché, con ogni probabilità, i lavori per i quali si appresteranno a chiedere autorizzazione e/o licenza, sono già lì, belli e costruiti sul posto da un pezzo, e chiedono a gran voce di essere sanati con modica spesa e senza dover essere abbattuti.
Quando vi dico che le cose non sono mai quelle che sembrano (e qualcuno pensa, erroneamente, che io sono un “destrorso reazionario” intoccabile perché più contagioso del Covid: e che mi sta bene stare agli arresti – e meglio mi starebbe se mi facessero un Tso, ricovero forzato in manicomio, nella versione di “Nocciolina di Lucciano”); quando vi dico che le cose non sono mai quelle che sembrano, in maniera più prudente sarebbe meglio che vi fermaste almeno un istante a riflettere, ponendovi qualche domanda elementare da Sherlock Holmes, tipo:
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è normale che agli arresti possa finire chi solleva un problema dimostrandone la sussistenza con documenti certi e ufficiali, come finora ho fatto a proposito di Lecceto, delle vicinali/interpoderali illecitamente chiuse e fatte chiudere dal Comune di Quarrata?
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è normale che uno stalker, che intende rompere i coglioni a qualcuno, spedisca tutto quello che scrive a tutti i consiglieri comunali, al prefetto (che a Pistoia non esiste), ai carabinieri e alla Procura della Repubblica con questa precisa formula: si segnalano ipotesi di sospetta discriminazione dei cittadini e favoreggiamento di alcuni cittadini rispetto ad altri perché la procura indaghi, verifichi e accerti?
O uno stalker così è un emerito imbecille e un mentalmente disturbato e, quindi, scriminato dalla patologia di cui soffre…? -
è normale che, senza che nessuno abbia verificato niente di ciò che ho detto e pubblicato, mi si tolgano gli strumenti di lavoro: 4 computers, 1 tablet, 1 cellulare: così, a capocchia, come dicono i livornesi?
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è normale che in un paese davvero democratico e “legalitario” (povera avvocata Francesca Marini, in che mani è posta la difesa della legalità a Quarrata!), quattro uomini di potere – ma soprattutto PoDere (Iuri Gelli, cognato non smentito di Dario Parrini del Pd; Marco Bai, elettricista con la passione del poliziotto municipale; Andrea Casseri, che spara siluri a vanvera (ma questo ve lo farò vedere in altro tempo, non ora) e, in ultimo, Emanuele Gori, geometra, ma di fatto ruotino di scorta, si permettano di produrre senza pudore dichiarazioni false di cui ieri vi ho parlato qui (ma ce ne sono altre in giro: e le pubblicherò) per prendere per il culo chi paga loro lo stipendio?
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è normale tutto questo in un cosiddetto stato di diritto in cui dal 2011 non abbiamo più avuto un governo eletto, ma solo s-governi sgangherati minoritari a trazione Pd, imposti da ex-stalinisti (vedi Napolitano) iscritti all’Anpi, che piangono per l’olocausto e si fanno sorreggere da sopravvissuti (Liliana Segre), ma hanno aiutato Arafat e sostengono i palestinesi, mentre cancellano le foibe con la gomma pane?
Non voglio aggiungere troppe altre domande, sennò a chi ha la cultura della scuola post-68arda, sicuramente comunista ma certamente anche anti-gramsciana, gli stianta il cranio. Le cose, però, non sono mai come sembrano, perché… facciamo una ipotesi.
Sostiene il Mazzanti – cito direttamente dalle parole di Okkióne – che il nuovo strumento (tromboviolino) urbanistico
• permette di rinnovare gli insediamenti esistenti anche modificandone le funzioni, sia nel capoluogo che nelle frazioni, attuando interventi di qualità, attenti al risparmio #energetico, all’#ambiente e a tutela del #paesaggio, a partire dalle nostre #colline.
• Incentiva su tutto il territorio ristrutturazioni e piccoli ampliamenti.
Concretamente parlando, non c’è il rischio, tutt’altro che astratto, che chi è già ampiamente fuori-regola, per aver già costruito abusivamente senza permesso o licenza, da oggi in poi possa beatamente spalmarsi il Proctolyn (= crema da culo: in greco, infatti, πρωκτός proktòs, significa esattamente “buco del culo”) onde evitare bruciori anali e salvarsi da delle più che giuste azioni di abbattimento di manufatti abusivi e illeciti?
Andreotti ci ha insegnato che pensar male non è reato. Perciò, in teoria ma non troppo, quanti quarratini fuori-regola si metteranno in regola e chi s’è visto s’è visto?
E secondo voi, lettori, e secondo la Procura, soggetta all’obbligatorietà dell’azione penale – art. 112 Cost. – questo è cosa degna e giusta e fonte di salvezza alla Bergoglio, o può anche diventare un’egregia furbata legale per togliersi da certi “impicci emorroidali”?
Occorre dire una cosa saggia, però: che fortunatamente oggi esistono anche Google e le foto aeree dell’Istituto Geografico Militare.
E se davvero il Comune di Quarrata (cosa che, visti i comportamenti dei Gelli-Bai-Casseri-Gori, io non credo) volesse dare prova, attraverso l’Anpi-giana Francesca Marini, di salvaguardare la correttezza legale dell’operazione strombosviolinata dal Mazzanti burrakadòr, porrebbe democraticamente, come sbarramento alla furberia (perché nessuno può vietarmi di pensare a una sana e santa furbata ad hoc) l’obbligo di presentare, da parte dei richiedenti, una foto aerea certificata dall’esercito (costa 40 € + iva) risalente all’anno precedente alla richiesta di ampliamento che verrà avanzata al Comune.
A parte che potrebbe sempre succedere anche quello che fu fatto vergognosamente ingoiare a mia madre, Bruna Lapini, contro la cui volontà furono rilasciati condoni illeciti (che Gelli e i suoi tre alabardieri difendono) perché, facendo finta di niente, l’ufficio del geometra Franco Fabbri “dimenticò” di fare completare le pratiche a certi signorini che sono stati trattati meglio del dovuto e del giusto.
E ora fatemi qualche altra querela: tanto chi mi sta tenendo ai domiciliari, non aspetta altro.
Del resto, da un Sistema Palamara cos’altro volete aspettarvi, quarratini che adorate l’Anpi-nismo in ciabatte della giunta Mazzanti?
Ultimo avviso per Mazzanti e il quartetto-falsificatori: volenti o nolenti le vicinali interpoderali devono rimanere aperte e libere, e quelle chiuse devono essere riaperte. Fatevene una ragione, s-compagni partigiani!
APPELLO. Alle minoranze, alle opposizioni (?), ai gruppi misti & smistati H109, H2O o Chianti Putto quarratini: state tutti zitti e cheti? Avete forse qualche abuso edilizio da sanare anche voi? O qualche gentile parente e/o affine che ha, magari, una piscina fatta «alla zitta» da qualche parte…?
Dagli arresti domiciliari, Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.it]
Ai magistrati dovrebbero stare a cuore i fatti, non le lacrime dei coccodrilli che hanno avuto più ciccia di quanta ne spettasse loro.