LA RINASCITA DEL REAL? È RIPARTITA DA ESPOSITO

Armando Esposito
Armando Esposito

AGLIANA. Quando sembra battuto, finito, Armando Esposito ha sempre un guizzo: è capace di risollevarsi, lui e la squadra che allena. È questo, ma non solo questo che ce lo fa rimanere simpatico.

Attaccato da mille parti, non molla: reagisce, lotta, spesso vincendo. Fosse stato un boxeur, sarebbe stato uno di quelli rognosi, che non s’arrendono. Mai. Ma al di là del vincere o perdere, non è questo che fa la differenza, almeno per noi, conserva la propria dignità, sempre e comunque.

Non sappiamo dire se sia il più bravo o meno nel suo ruolo, sappiamo soltanto che è un uomo e si comporta come tale: da uomo. In questo caso, nel suo caso, da uomo di sport. Per questo non si può non essere contenti se le sue formazioni vanno bene o tornano ad alzare metaforicamente la testa. Come questa estate.

Abbandonato da molti, non ha alzato bandiera bianca, ma s’è rimesso a lavorare, a testa bassa. Era solo un tecnico, ha raddoppiato: allenatore e presidente. Et voilà il colpo di teatro, l’aver riportato ad Agliana due persone quali Priscilla Del Prete e Caterina Di Costanzo, due giovani donne che ha contribuito a lanciare nel grande calcio e che hanno fatto carriera, in serie A, perché in possesso di valori e doti in grado di fare la differenza.

Esposito l’aveva intuito, a suo tempo, le ha guidate per mano tra i grandi, ora chiede loro di dargli una mano a rifar nascere il Real Aglianese. Del Prete, sino alla passata stagione mirabolante centrocampista del Firenze, roba da Nazionale azzurra mica da scherzarci sopra, e Di Costanzo, trascorsi eccellenti in massima serie, avranno l’incarico di allenatore della prima squadra e direttore sportivo.

Basterebbe questo per farne un grande. Ma lui, lui no, non s’accontenta. E a noi non resta che aspettare. Per vedere cose ancora più grandi.

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