LA SEGRETERIA COMUNALE PD SUL RIEQUILIBRIO DI BILANCIO

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PISTOIA. Rispetto alle dichiarazioni di alcuni componenti del Gruppo consiliare del Pdl, crediamo necessario svolgere alcune considerazioni.

La soluzione che i tre Consiglieri comunali prospettano rispetto all’imminente riequilibrio di Bilancio è l’inasprimento della pressione fiscale sui cittadini.

Si tratta di un’affermazione netta, quanto sostanzialmente impossibile da contraddire. Dicendo, in riferimento alla cifra di 500 mila euro cui corrispondono le esenzioni sugli immobili di categoria popolare ed ultrapopolare, che «oggi avrebbe potuto essere recuperata estendendo la Tasi anche a quegli immobili», senza evidentemente ritoccare le aliquote sulle altre tipologie di edifici, si prospetta un aumento di pressione fiscale in piena regola.

Certo, quella poteva essere una strada. Forse la più facile da percorrere.

Noi crediamo, invece, che il Comune debba portare avanti alcune riforme strutturali che permettano, in futuro, di far fronte senza eccessivi affanni anche a situazioni eccezionali come quella delineatasi negli ultimi mesi, a causa dei nuovi tagli intervenuti a Bilancio di previsione già approvato.

E a situazioni eccezionali, come affermato dal Sindaco, si danno risposte eccezionali. Crediamo che chiunque giudichi le cose per come sono, con onestà intellettuale, non possa non rilevare come gli 838 mila euro di tagli ulteriori rispetto a quelli già previsti e coperti, rappresentino una eccezionalità. Molto semplicemente: sono intervenuti dopo l’approvazione del Bilancio di previsione.

A tal proposito, riteniamo doveroso affermare che, per il futuro, il rapporto tra l’Amministrazione statale e gli Enti locali dovrà essere rivisto all’insegna della chiarezza: si tagli quanto necessario, ma lo si faccia in maniera programmata all’inizio dell’anno, così da permettere alle Amministrazioni locali di poter costruire ed approvare i propri Bilanci con la sicurezza di un quadro normativo stabile e di risorse che, per quanto scarse, siano certe. Solo questo chiediamo al Governo.

Sul fronte del Comune di Pistoia la volontà di assoluta chiarezza certo non manca e lo dimostra l’adesione alla Sperimentazione contabile – tra i non molti Enti in Italia, presto tutti dovranno adeguarsi poiché diventerà obbligatoria per Legge – che rende il Bilancio assolutamente trasparente e privo di artifici contabili atti a nasconderne eventuali difetti. Questo consentirà un alleggerimento per circa 4 milioni di euro al Patto di stabilità che permetterà, tra l’altro, di rispettare i tempi di pagamento alle imprese.

Come si garantisce, dunque, la salvaguardia degli equilibri di Bilancio?

Dicevamo che taluni, come il Pdl, suggeriscono l’inasprimento della pressione fiscale, ipotesi, peraltro, non più percorribile con lo slittamento dell’approdo in aula del provvedimento. Altri, curiosamente anche iscritti al nostro Partito, oltre a condividere l’aggravio delle tasse, propongono la “ristrutturazione” dei servizi che, in soldoni, significa chiusura o, nella migliore delle ipotesi, riduzione dei servizi.

La strada imboccata da questa Amministrazione, al contrario di quanto affermano gli esponenti del Pdl e chi, nel nostro Partito, ha una curiosa comunanza di vedute con la destra, è differente: in una fase di crisi pesantissima, dalla quale ancora si fatica a vedere una via d’uscita, non si aiutano i cittadini tassandoli o togliendo loro presidi sociali insostituibili. I servizi alla persona non si toccano, anzi, si rafforzano ogni qualvolta risulti possibile farlo. E lo si fa senza aumentare la pressione fiscale.

La soluzione trovata, quella di utilizzare una parte degli oneri di urbanizzazione, è una manovra di rilevanza straordinaria in una fase non certo ordinaria. La risposta eccezionale alla situazione eccezionale.

Per il futuro è necessario tenere la barra dritta su alcune riforme strutturali già avviate e che hanno dato, fin qui, risultati importanti. Quei risultati che hanno permesso di tenere sotto controllo la situazione generale del Bilancio, nonostante negli ultimi anni il nostro Comune abbia subito oltre 11 milioni di euro di tagli. E, lo ripetiamo, senza toccare – anzi aumentandoli – i servizi alla persona.

Si pensi all’opera di massiccia riduzione dello stock di debito, già passato dai 116 milioni di euro di inizio mandato ai 99 di oggi, con la previsione di una ulteriore vistosa diminuzione del debito pregresso che permetterà di ottenere benefici consistenti anche sulla parte corrente del Bilancio.

Sul taglio radicale alle spese di personale: grazie prevalentemente alla riduzione del numero dei dirigenti e ad una profonda riorganizzazione della struttura, che dovrà proseguire, la Giunta è riuscita a “risparmiare” circa 3,5 milioni di euro in nemmeno due anni e mezzo. Ad essi si aggiungono ulteriori 500 mila euro di minori spese per la massiccia contrazione dei costi della politica.

Chiediamo ai Consiglieri del Pdl: non sono forse, queste, riforme strutturali? Certo sono differenti da quelle che suggerite voi, ma questo fa parte delle diverse visioni che distinguono chi, legittimamente, fa le proprie battaglie dai banchi delle minoranze, da chi, con il programma affermatosi alle Elezioni, ha il dovere di governare la città.

Assai meno comprensibili sono, a nostro avviso, le posizioni di chi, aderente al nostro Partito, anziché dare contributi costruttivi utili al lavoro dell’Amministrazione comunale, sempre più sembra impersonare il controcanto della destra, con posizioni proprie della più becera e disinformata opposizione.

Il Partito Democratico è altra cosa ed individua nell’equità e nella giustizia sociale valori imprescindibili ed identitari. Incoraggiamo dunque l’Amministrazione a proseguire nel cammino intrapreso, ribadendo la nostra volontà di portare un contributo di idee e valori a sostegno del progetto di governo.

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