PISTOIA. Le riflessioni di un lettore sulla nostra comunità.
Ringrazio Massimiliano Sforzi, Giovanni Renzi che in un post condiviso anche su #Pistoiapiùbella hanno affrontato questioni serie che riguardano l’approccio della nostra comunità verso la solidarietà. Si mostrava una foto di un senza tetto che dormiva in piazza della Resistenza.
Quindi mi permetto di porre alcune mie riflessioni certamente anche ispirate ai diversi post su questo argomento, proprio con la speranza di un vero confronto sereno che intercetti tutti i diversi punti di vista utili nella realtà.
Certamente la solidarietà non può essere marginalizzata da visioni ideologiche.
Una città che non sia solidale con i più deboli, gli ultimi, non è una città non è una comunità; è un agglomerato di persone che abitano vicine.
È importante osservare che nella scelta di un vero approccio solidale verso gli ultimi occorre liberare le nostre politiche da vecchie logiche che ancora oggi mostrano limiti importanti.
Funziona la Società della Salute?
È davvero efficiente e pragmatico il sistema pistoiese di approccio alle criticità?
La questione sicurezza è inserita anche in questi contesti?
L’amministrazione riesce davvero a coinvolgere tutto l’associazionismo che opera nel settore?
Che tipo di organizzazione territoriale si ha in mente per affrontare le criticità delle nuove povertà? Il decentramento tanto sbandierato funziona, è efficiente? Soprattutto è tangibile ai cittadini?
Sappiamo bene che non ci possiamo sedere su modelli virtuosi utili e apprezzati nei salotti; occorre invece essere molto pragmatici e comprendere davvero quali percorsi portino verso una azione davvero efficiente. Quanto riesce la nostra comunità a tutelare accompagnare aiutare i più sfortunati?
Massimo Alby
Risposte alle questioni:
Gentile Massimo, indubbiamente la mia è una visione intrisa d’ottimismo, ma tantè:
1- no
2- no
3- no
4- no
5- non hanno in mente niente: vuoto assoluto. Intangibilità paragonabile agli acari nel materasso
6- se potesse (la nostra comunità) li accompagnerebbe ad Auschwitz e in ogni caso sono più interessati alla ginocchiata di Valentino Evasore Rossi a Marquez che a chi hanno davanti ogni giorno. Una comunità il ci cuore e cervello sono da tempo in necrosi.
Buona serata
Massimo Scalas