“LA STANZA SEGRETA” DEL FUNARO

Cuocolo-Bosetti. The secret room
Cuocolo-Bosetti. The secret room

PISTOIA. Prosegue oggi, 11 febbraio, alle 20, con The Secret Room, il mese che il Funaro dedica alla Compagnia italo australiana Iraa Theatre, Cuocolo/Bosetti. Grande entusiasmo, sabato scorso per l’apertura del progetto con la Serata Dickinson: l’insolito spettacolo/performance ha coinvolto il pubblico, dotato di cuffie, in una suggestiva passeggiata notturna per le strade di Pistoia, guidato dalla voce di Roberta Bosetti, che interpretava i versi della poetessa americana.

Secondo appuntamento in programma è il “titolo culto” della Compagnia, The Secret Room, che, dal 2000, con le sue oltre 1600 repliche, in 26 paesi del mondo (e le oltre 300 recensioni ricevute), non smette di affascinare fin dalle premesse. Lo spettacolo, durante il quale viene servita una cena, è per soli 10 spettatori alla volta a cui è richiesto di presentarsi in via del Funaro, alle 19.45: lì riceveranno una mappa per raggiungere il luogo misterioso in cui incontreranno Roberta Bosetti (prenotazione obbligatoria, apertura della biglietteria alle 19).

Cosa accadrà? Sappiamo che c’è una donna sola, chiusa nella sua casa. È possibile farle visita a orari stabiliti. Le visite seguono il ritmo dei pasti e le regole dell’ospitalità. Il ritmo della vita e quello del teatro si sovrappongono. In ogni casa c’è una stanza segreta. È il luogo più intimo e isolato: il luogo dove tutto ciò che doveva rimanere segreto è rivelato. The Secret Room espone lo spazio domestico e personale allo sguardo estraneo dello spettatore-ospite, alla ricerca di un’impossibile, illecita geografia dell’intimità. The Secret Room ricerca le tracce di una alterità che rifiuta di essere totalmente addomesticata. L’effetto disturbante di ciò che non è familiare nel familiare, di ciò che c’è di non addomesticabile nella domesticità.

Cuocolo-Bosetti
Cuocolo-Bosetti

Usare la casa vuol dire ritornare alla fonte di tutti i nostri ricordi: la casa di famiglia della nostra infanzia. Con The Secret Room ci si sposta dal regno della “scena” a quello dell’”osceno”. L’osceno si genera nella transizione dallo spettacolo alla trasparenza.

Lo spettacolo è nato a Melbourne e dal giorno della prima, stampa, televisione e radio lo descrivono come uno degli spettacoli più innovativi e importanti realizzati da una compagnia australiana. Presentato in numerosi Festival Internazionali (tra cui Melbourne International Festival, Sydney Olympic Festival, Vienna Westwochen, San Diego Centre of Contemporary Arts, Contemporanea Teatro Metastasio Prato, Genova Capitale Europea della cultura 2004, Teatro della Tosse,…) la creazione ha vinto i due maggiori premi del teatro australiano (Green Room Award e Mo Award) come Migliore Spettacolo dell’Anno e Migliore Spettacolo di Innovazione. Una curiosità: nell’ottobre 2002 è stata presentata al Melbourne International Festival of the Arts, la versione di 13 ore di The Secret Room. I biglietti( $150), data l’enorme richiesta, sono stati assegnati attraverso una lotteria nazionale. Ingresso € 25, tesserati Funaro € 20. Repliche fino al 15 febbraio.

Il terzo appuntamento, sabato 21 e domenica 22 febbraio, è quello con un laboratorio aperto a tutti, dal titolo Teatro e Domesticità. Il Teatro nelle case. Occasione piuttosto rara, di formazione, con Cuocolo/Bosetti, che vedrà, nel corso delle due giornate (con orari 10-13, 14-17) affrontare il tema di un lavoro teatrale in una dimensione spaziale intima, come la Casa. All’inizio del 2000 Renato Cuocolo e Roberta Bosetti iniziano a lavorare nella propria casa di Melbourne dando vita ad una vera innovazione. Il teatro di Cuocolo e Bosetti è un sovrapporsi di realtà/finzione, attore/personaggio, vita/teatro. Il laboratorio affronterà i meccanismi drammaturgici, interpretativi e organizzativi necessari allo sviluppo del ”teatro fuori dal teatro” e approfondirà da un punto di vista teorico e pratico le varie tecniche e implicazioni che comporta questo percorso.

Usare la casa significa fare entrare la realtà all’interno della creazione teatrale. La casa non è una scenografia ma una trappola per la realtà. La casa come luogo performativo rappresenta un’intuizione che agisce sul teatro come sottrazione. Costo € 170, tesserati Funaro € 135.

Roberta Bosetti
Roberta Bosetti

Ultimo appuntamento è quello di venerdì 27 e sabato 28 febbraio, ore 21: va in scena al Funaro, in anteprima, in forma di studio MM&M Movies, Monstrosities, and Masks, regia Renato Cuocolo, con Roberta Bosetti. Lo spettacolo, anche esito della residenza creativa nel Centro pistoiese avrà l’onore di aprire, in giugno la XX edizione del Festival delle Colline torinesi.

Questo nuovo lavoro è prima di tutto teatro ma anche il film di un’autobiografia: un’esperienza visiva che travalica il codice del palcoscenico. Esiste una autobiografia di noi come spettatori. MM&M attinge ad una narrativa che si costruisce su quegli spezzoni di film che quasi inconsciamente ci hanno accompagnato nella nostra vita.

Cultura alta e cultura popolare mischiate insieme alla ricerca della costruzione di una biografia immaginaria, sulla base di tagli e piani cinematografici. Stralci di pellicole, in parole, musica, immagini che ci hanno costruito nell’identità personale e collettiva, tinta ad esempio di bianco e nero o dei colori caldi degli anni cinquanta e sessanta, l’età dell’oro della cinefilia. Un autoritratto come un altro. MM&M si interroga sull’identità e sulla natura artificiale di ogni autobiografia. Partendo da elementi autobiografici si affronta il rapporto realtà/finzione e l’ambigua relazione tra attore/persona e personaggio. Ingresso € 15, tesserati Funaro € 12.

Il progetto offre quattro diverse possibilità di angolazione per entrare nel mondo di questo duo che ha fatto del concetto di “perturbante” e del confine fra intimo e urbano, privato e pubblico, domestico e internazionale i cardini della sua indagine.

[sirianni – funaro]

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