Oggi non si ammazzano più le persone. O almeno non lo si fa nella civilissima Pistoia guidata sulla retta via dalla civilissima procura di Tom Col (che salva chi vuole) o di Claudio Curreli (che condanna chi gli pare e piace)
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Evidentemente la storia si ripete. Nel 1924 Matteotti, che doveva recarsi in parlamento, in quelle aule non giunse mai.
Oggi, 26 settembre 2024, a distanza di un secolo, Alfredo Fabrizio Nerozzi, che avrebbe dovuto partecipare al consiglio comunale di Agliana, non è arrivato. Almeno fino a questo momento, che si sappia.
Evidentemente la giunta destrofila di Benesperi (ma inquinata dall’ombra dell’Ambra dell’Anpi) non si è comportata meglio dei camerati di un secolo fa.
Oggi non si ammazzano più le persone. O almeno non lo si fa nella civilissima Pistoia guidata sulla retta via dalla civilissima procura di Tom Col (che salva chi vuole) o di Claudio Curreli (che condanna chi gli piace e piace).
Oggi, con il sistema neo-mafioso post-moderno, le persone si isolano e si fanno morire prima nell’oblio e poi nell’anima.
«Loco a gentile, ad innocente opra non v’è: non resta che far torto, o patirlo» nel mondo, dice il principe Adelchi nell’omonima tragedia del Manzoni. In pochi (procura compresa) il torto/i torti li fanno ogni giorno. Il potere, infatti, è torto di per sé. Ma anche i politici non scherzano, fra false testimonianze, calunnie, sudiciumi di ogni tipo, corruzione, ladrocinii.
Così grazie a gente senza onore come Benesperi, Ciottoli, Torresi e non solo; e dinanzi a magistrati che nulla vedono (pensate alla Gambassi, aglianesi, che vi archivia l’inceneritore senza cavare il ragno dal buco: ovviamente per decisione non altro che politica; ma pensate anche a Curreli che favorisce i clandestini ma insegna l’etica e la morale ai giornalisti, a suon di sberle che altro non sono che vero e proprio stalking giudiziario); dinanzi a tutori della legalità che nulla vogliono vedere, tanto da disonorare l’art. 54 della Costituzione, il “pecorame” degli elettori si tronca la schiena inchinandosi vergognosamente dinanzi a chi, del sopruso, fa la propria arma, il proprio manganello mimetizzato, per mantenere il potere neo-dittatoriale che impèra senz’argini e fatto finora ingrassare da una classe dirigente in piena marcescenza. E la stampa dell’ordine dei giornalisti sta a guardare come le stelle di Cronin.
Che vomito, gente!
Edoardo Bianchini
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