
com’avesse l’inferno a gran dispitto
Dante
MONTAGNA. Nell’articolo Odor di fusione? Rieccoli in fila per un lapsus è stato citato come candidato alle amministrative (nella lista di Maria Chiara Belli ) Geremia Tonarelli mentre invece il candidato “trombato” è Fabrizio Tonarelli, padre di Geremia e fratello di Giuliano Tonarelli, attuale presidente (credo) del Comitato per il Comunone-Dynamone.
A titolo di mera informazione le preferenze raccolte dal padre di Geremia non hanno raggiunto le dieci unità, tant’è che i cutiglianesi sostengono che non lo abbiano votato molti dei componenti del gran nucleo familiare cui appartiene.
La svista non voluta è forse stata originata dal continuo impegno e frequenza che l’architetto Geremia ha riservato al Dynamo Camp.
Ecco, per chiarezza, la frase “incriminata”: «Tra essi anche l’incolpevole Geremia Tonarelli, nipote di Giuliano e da lui, forse, accreditato».
Una frase che investe soltanto di striscio Geremia, ma che ne ha straordinariamente provocato un gran “dispitto” da lui frettolosamente giudicato e segnato con il lapis rosso da cui il consiglio al nostro direttore «… di verificare le sue fonti prima di scrivere cose non esatte in articoli di “giornalismo” provinciale e pettegolo».
Il quale (direttore) però, ridendo, ha commentato divertito la saccenteria morale un po’ superbonica del Farinata montano indispittito, e ha sottolineato che «ogni giornalismo è perfettamente consono e direttamente proporzionale ai grandi personaggi di cui parla».
«E questo – ha concluso – si vede bene anche leggendo quel che scrivono di Renzi…».
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