PISTOIA. La stagione Sinfonica Promusica, promossa e sostenuta dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia e curata dal direttore musicale Daniele Giorgi, propone un nuovo, imperdibile appuntamento giovedì 23 aprile alle 21, con il graditissimo ritorno al Manzoni di Pistoia di Daniel Harding, tra le bacchette più acclamate della scena mondiale, alla guida della Swedish Radio Symphony Orchestra di cui è direttore principale e con la quale collabora stabilmente dal 2007. Con lui, la violinista Vilde Frang, giovane talento norvegese, vincitrice del prestigioso Credit Suisse Young Artists Award.
Di estremo interesse il programma del concerto, incentrato su un ideale dialogo tra musica assoluta e musica a programma con il Concerto per violino e orchestra in Re maggiore Op. 77 di Johannes Brahms e l’affascinante Sinfonia fantastica (Épisode de la vie d’un artiste, symphonie fantastique en cinq parties) Op. 14.
Un programma denso e appassionante che consentirà al pubblico di apprezzare le straordinarie qualità virtuosistiche della giovane solista e la raffinatezza timbrica dell’orchestra svedese, attualmente tra le compagini europee di maggior valore.
Nel Concerto per violino (composto nel 1878 e dedicato all’amico e celebre violinista Joseph Joachim, che lo eseguì l’anno seguente al Gewandhaus di Lipsia sotto la direzione dello stesso compositore), il genio di Brahms trasfigura il Concerto Op. 61 di Beethoven, creando a sua volta una pietra miliare, dal grande respiro sinfonico e dall’estrema elaborazione formale.
Nel territorio di confine tra le arti si avventura, invece, il visionario Berlioz modellando il suo celeberrimo poema sinfonico su un descrittivo programma letterario di cui lui stesso è autore, rappresentato dai titoli delle varie parti che ne riassumono significato.
La sinfonia, eseguita in pubblico per la prima volta nel 1830 al Conservatorio di Parigi, fu definita dallo stesso Berlioz «un’immensa composizione strumentale d’un genere nuovo, con cui cercherò d’impressionare fortemente gli ascoltatori».
Daniel Harding, Direttore
Nato ad Oxford, ha iniziato la sua carriera come assistente di Sir Simon Rattle alla City of Birmingham Symphony Orchestra e ha debuttato con questa formazione nel 1994 ottenendo il premio per il Best Debut della Royal Philharmonic Society.
È stato assistente di Claudio Abbado alla Filarmonica di Berlino e nel 1996 ha tenuto il suo primo concerto a capo dei Berliner Philharmoniker al Festival di Berlino nel 1996.
È Direttore musicale principale della Swedish Radio Symphony Orchestra, Principale direttore ospite della London Symphony Orchestra, Artistic partner della New Japan Philharmonic, Direttore artistico della Ohga Hall in Karuizawa (Giappone) ed è stato recentemente insignito del titolo a vita di Direttore laureato della Mahler Chamber Orchestra.
Regolarmente invitato a dirigere la Staatskappelle Dresden, i Wiener Philharmoniker, la Royal Concertgebouw Orchestra, la Symphonieorchester des Bayerischen Rundfunks, la Gewandhaus Orchester e la Filarmonica della Scala, ha diretto inoltre molte altre prestigiose orchestre europee tra cui i Berliner Philharmoniker, i Münchner Philharmoniker, la London Philharmonic, l’Orchestra di Santa Cecilia.
Negli Usa e in Canada è salito sul podio di New York Philharmonic, Philadelphia Orchestra, Los Angeles Philharmonic e Chicago Symphony Orchestra.
Nel 2005 ha inaugurato la stagione operistica milanese debuttando a La Scala con Idomeneo. È tornato nel 2007 per dirigere Salomé e nel 2008 per un doppio spettacolo Bluebeard’s Castle e Il Prigioniero e nel 2011 è stato premiato con il Franco Abbiati della Critica Musicale per Cavalleria Rusticana e Pagliacci.
La sua esperienza in campo operistico include anche The Turn of the Screw e Wozzeck alla Royal Opera House, Covent Garden, Wozzeck al Theater an der Wien, Ariadne auf Naxos, Don Giovanni e Le nozze di Figaro al Festival di Salisburgo con i Wiener Philharmoniker. Collabora strettamente col Festival di Aix-en-Provence, per cui ha diretto in varie nuove produzioni tra cui recentemente Le nozze di Figaro per la regia di Vincent Boussard. Altri recenti impegni l’hanno visto dirigere Il flauto magico a Vienna e Il Ratto dal Serraglio presso la Bayerische Staatsoper di Monaco.
Registra esclusivamente per la Deutsche Grammophon e i suoi recenti dischi incisi per questa etichetta, la Sinfonia n. 10 di Mahler con i Wiener Philharmoniker e i Carmina Burana con i Beyerischer Rundfunk, hanno ottenuto un vasto successo di critica. Precedentemente ha effettuato varie importnti registrazioni in esclusiva per Virgin/Emi.
Nel 2002 il Governo francese gli ha conferito il titolo di Chevalier de l’Ordre des Arts et des Lettres mentre nel 2012 è stato eletto membro della Royal Swedish Academy of Music.
Vilde Frang, violino
Nata in Norvegia nel 1986, Vilde Frang ha studiato a Oslo e si è successivamente trasferita in Germania per perfezionarsi con Kolja Blacher alla Musikhochschule di Amburgo e con Ana Chumachenco alla Kronberg Academy.
Notata giovanissima per la sua espressività e completo dominio tecnico, Vilde Frang è considerata la più interessante violinista della sua generazione. Nel 2012 le è stato assegnato il prestigioso Credit Suisse Young Artists Award e nel mese di settembre è stata invitata per il debutto al Festival di Lucerna con i Wiener Philharmoniker diretti da Bernard Haitink.
Tra le maggiori orchestre internazionali con cui collabora spiccano la London Philharmonic Orchestra/Vladimir Jurowski, St. Petersburg Philharmonic/Yuri Temirkanov, Symphonieorchester des Bayerischen Rundfunks, Mahler Chamber Orchestra, Philharmonia, Basel Kammerorchester, Orchestre de Paris. Vilde Frang è invitata come solista e in ensemble da camera ai Festival di Schleswig-Holstein, Mecklenburg-Vorpommern, Rheingau, Gstaad, Verbier e Lucerna.
Collabora abitualmente con Gidon Kremer, Yuri Bashmet, Martha Argerich, Julian Rachlin, Leif Ove Andsnes e Maxim Vengerov; insieme a Anne-Sophie Mutter e la Camerata Salzburg è stata in tournée in Europa e negli Usa suonando il Doppio Concerto di Bach.
Nella prossima stagione terrà numerosi recital in duo con il pianista Michail Lifits, toccando Londra, Amsterdam, Ginevra, Milano e altre città italiane; sarà artista residente per un progetto sulle Sonate di Mozart al Park Avenue Armory di New York. Vilde Frang registra in esclusiva per Warner Artist.
Il suo debutto discografico è stato premiato dall’Edison Klassik Award e dal Classic Brit Award. Il disco con programma solistico è stato altrettanto acclamato, selezionato come Editor’s Choice da Classic Fm Magazine e premiato con il Diapason d’Or e l’Echo Klassik Award. L’ultima registrazione dedicata ai Concerti di Tchaikovsky e di Nielsen ha ricevuto il Deutsche Schallplattenpreis.
Suona lo Stradivari Engleman del 1709, prestatole dalla Nippon Music Foundation.
Swedish Radio Symphony Orchestra
Più di un centinaio di musicisti di primo ordine hanno fatto della celebre sala da concerto Berwaldhallen di Stoccolma la loro base: tutti insieme danno vita alla Swedish Radio Symphony Orchestra, tra le più rinomate al mondo.
L’orchestra collabora costantemente con solisti e direttori di fama mondiale. Le tournée sono una parte fondamentale del suo lavoro ed infatti l’orchestra è invitata con regolarità a importanti festival e prestigiose sale da concerto.
Nel giugno del 2010 ha riscosso grande successo con una serie di concerti in Cina e Giappone. Recentemente con il coro Swedish Radio Choir, l’orchestra è stata impegnata al Palais des Beaux-Arts di Brussels con cinque concerti in connessione alla presidenza svedese dell’Eu, ed anche in Italia con altrettanti concerti.
Di recente è stato pubblicato l’album Quo Vadis di Anders Elisasson, uno dei compositori svedesi più importanti ed inoltre il Cd, vincitore di un Grammy, con Hilary Hahn e la Swedish Radio Symphony Orchestra diretta da Esa-Pekka Salonen.
La maggior parte dei concerti dell’orchestra sono diffusi nelle grandi regioni del mondo attraverso l’Unione di Radiodiffusione Europea, che porta la grande musica ad un pubblico di quasi 80 milioni di ascoltatori.
L’alto livello artistico della Swedish Radio Symphony Orchestra si è sviluppato con gli anni grazie ai suoi direttori, tanto che oggi è considerata una delle orchestre più importanti in Europa. Direttori di grande fama internazionale hanno collaborato con essa, tra questi Valery Gergiev e Herbert Blomstedt (Direttori onorari), Myung-Whun Chung, Esa-Pekka Salonen, Jevgenij Svetlanov, Edo de Wart.
Oggi a dirigerla è Daniel Harding, fra i più interessanti direttori della nuova generazione.
La sua programmazione riflette un atteggiamento libero nei confronti della tradizione, che lo porta ad unire il nuovo con il vecchio.
“Sono molto fiero di essere il nuovo direttore musicale della Swedish Radio Symphony Orchestra e di poter sviluppare un rapporto solido e duraturo con questa orchestra , meravigliosa”, ha dichiarato Harding, che ha continuato ad eseguire e commissionare nuova musica svedese: la cura dei tesori della musica svedese e la promozione attraverso l’esecuzione musicale di queste nuove opere costituiscono un punto fondamentale della programmazione.
Prevendita Biglietteria Teatro Manzoni 0573 991609 – 27112; per informazioni e per il programma completo della stagione Fondazione Pistoiese Promusica www.fondazionepromusica.it – info@fondazionepromusica.it 0573 974246/974249.
La Stagione Sinfonica Promusica è realizzata con la collaborazione organizzativa dell’Associazione Teatrale Pistoiese.
Scarica: !cid_part9_01000702_08050706@teatridipistoia
[marchiani – atp]
Un concerto stre-pi-to-so! Vilde Frang talentuosa e raffinatissima e Harding che oltre ad essere uno dei migliori direttori in circolazione è pure affezionato a Pistoia, visto che quando se ne presenta l’opportunità non si fa mai negare.Di Pistoia si può dire di tutto, ma per quanto riguarda la stagione teatrale e sinfonica siamo davvero a livelli alti. Addirittura un “lusso” per una città così piccola. Se ci mettiamo anche la S.Giorgio (magari con il catalogo aggiornato…vero Bertinelli?) e la scuola di musica Mabellini (magari con le necessarie ristrutturazioni di quello splendore che è la sede…vero Bertinelli?) direi che sono forse l’unica vera ricchezza rimasta in città: quindi sosteniamola coltivando l’amore per l’arte di cui siamo ricchissimi.