«LA VITA» E LA «VISIO SANCTI BARONTI»

L'invito
L’invito

PISTOIA. Martedì 6 maggio alle 17 nella sala Gatteschi della biblioteca Forteguerriana sarà presentato il volume La Vita e la Visio Sancti Baronti, a cura di Ivo Torrigiani e Maria Virginia Porta. L’iniziativa fa parte del ciclo Leggere, raccontare, incontrarsi. All’incontro, coordinato da Monica Cetraro, parteciperanno, oltre ai curatori, Giampaolo Francesconi, medievista e direttore del Bullettino Storico Pistoiese e Claudio Rosati, studioso di museografia demoetnoantropologica.

Il volume contiene la traduzione dei due testi medievali – La Visio Baronti e La Vita da cui ha avuto origine la tradizione agiografica secondo cui un monaco di origine franca, di nome Baronto, sul finire del VII secolo sarebbe giunto sulle colline del Montalbano e qui avrebbe costruito un romitorio, attorno al quale nei secoli successivi sarebbe nata una comunità monastica e si sarebbe affermato, seppure a livello locale, il culto di San Baronto, le cui attestazioni giungono fino ai nostri giorni.

L’intento del libro non è però di rinnovare una tradizione agiografica, ma piuttosto di rendere accessibili i due testi e di dare conto dei diversi studi, che negli ultimi decenni sono stati loro dedicati sia a livello nazionale sia a livello internazionale. Le traduzioni, difatti, sono accompagnate da un’introduzione e da un ampio apparato di note che consentono al lettore di travalicare i confini della mera agiografia e collocare la vicenda di Baronto in una prospettiva storica e culturale più vasta.

In particolare l’attenzione è rivolta, da un lato, per quanto riguarda la Visio, alla nascita e allo sviluppo delle rappresentazioni medievali dell’aldilà, il cui culmine è raggiunto nella Commedia dantesca, dall’altro canto l’indagine sulla Vita mostra un’interessante relazione tra la nascita del monastero e i movimenti di rinnovamento della Chiesa nel XI secolo.

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