«L’ACQUA DEVE ESSERE ESTRANEA ALLA LOGICA DEL PROFITTO»

Samuele Bertinelli, Sindaco di Pistoia
Samuele Bertinelli, Sindaco di Pistoia

PISTOIA. Dopo la sentenza del Tar Lombardia che ha rigettato i ricorsi promossi dal Forum per il Movimento dell’acqua pubblica e da Federconsumatori, il sindaco di Pistoia Samuele Bertinelli torna a ribadire la necessità di procedere speditamente verso l’attuazione dell’esito del referendum e annuncia la presentazione di una proposta di modifica della legge regionale toscana 69/2011 e il sostegno all’approvazione della proposta di legge presentata in Parlamento dal gruppo interparlamentare per l’acqua pubblica.

«Con un pronunciamento che non può non suscitare perplessità in chi è convinto, come lo sono io, che si debba procedere speditamente nella direzione della ripubblicizzazione del servizio idrico – afferma il sindaco di Pistoia Samuele Bertinelli –, il T.A.R. della Lombardia ha rigettato i ricorsi promossi dal Forum per il Movimento dell’acqua pubblica e da Federconsumatori avverso le deliberazioni dell’AEEG sulla determinazione nel nuovo metodo tariffario in quanto ritenute non in contrasto con il risultato del referendum sull’acqua del 2011. A fronte di tale esito sorprende la rapidità con la quale, appena appreso il contenuto delle sentenze del Giudice lombardo, l’A.I.T. abbia voluto rivendicare la bontà dell’approvazione delle tariffe imposte dall’AEEG. Nonostante i suoi possibili effetti regressivi, la pronuncia del Giudice amministrativo deve rappresentare un’utile occasione di riflessione per rilanciare una battaglia politica. Il T.A.R. Lombardia, difatti, assume, da un lato, che l’interpretazione della norma proposta dai ricorrenti a seguito del referendum «non sia conforme allo stato attuale della legislazione e rifletta invece obiettivi politici – legittimi, si intende – perseguiti da molte associazioni e comitati, obiettivi che potrebbero, però, essere assicurati soltanto da un radicale intervento del legislatore». Dall’altro, il Collegio richiama la sentenza della Corte Costituzionale n. 26/2011 sulla ammissibilità del referendum, che esplicita l’obiettivo di «rendere estraneo il governo delle risorse idriche dalle logiche del profitto».

Obiettivo che resta l’inequivoco punto di riferimento per chi sostiene coerentemente la ripubblicizzazione del servizio idrico. La sentenza quindi, per quanto segni una battuta d’arresto delle iniziative dei referendari, conferma la necessità, da sempre evidenziata dall’Amministrazione Comunale di Pistoia, di attuare l’esito referendario attraverso una nuova legge che sciolga la contraddizione apertasi con l’espressione della volontà popolare: finché l’acqua sarà annoverata tra i servizi a rilevanza economica, finché tutti i costi del servizio – da quelli della gestione ordinaria delle reti agli investimenti – dovranno essere interamente coperti dalla tariffa, e finché un tema così delicato come quello delle tariffe sarà affidato a un soggetto tecnico, sottratto al controllo democratico, le parti del Paese che resistono alla ripubblicizzazione continueranno ad avere argomenti. Per queste ragioni, il Comune di Pistoia sostiene l’approvazione della proposta di legge presentata in Parlamento dal gruppo interparlamentare per l’acqua pubblica, e proporrà in Toscana una coerente modifica della l.r.t. n. 69/2011».

acqua-bene-comuneSul tema, il 22 marzo il sindaco aveva scritto una lettera al presidente della Giunta regionale toscana Enrico Rossi e all’assessore regionale all’ambiente Anna Rita Bramerini per chiedere che “anche la Toscana contribuisca” all’attuazione dell’esito referendario “dando piena attuazione alla sua legge regionale, per quanto scritto in premessa, aprendo un confronto con i comuni, con i comitati locali, con il Forum toscano dei movimenti per l’acqua e affidando all’Autorità idrica Toscana il compito di predisporre gli strumenti adeguati sul piano tecnico, giuridico e amministrativo”. La lettera faceva seguito a una lunga serie di azioni attivate dall’Amministrazione pistoiese volte all’attuazione dell’esito referendario, tra cui la lettera inviata lo scorso 5 marzo al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro dell’Ambiente, ai Presidenti della Commissione Ambiente di Camera e Senato, al Presidente della Regione Toscana e, per conoscenza, all’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas, con la quale il sindaco chiese il rispetto dell’esito referendario e la conseguente modifica della deliberazione dello scorso 27 dicembre con la quale l’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas ha approvato la metodologia e le procedure per le tariffe degli anni 2014 e 2015 del servizio idrico integrato.

[quilici – portavoce sindaco pt]

Vedi anche: http://linealibera.it/larciano-bocciata-la-mozione-contro-i-distacchi-dellacqua/

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