Il candidato del Pd ha annunciato la sua nomina con un post su facebook
PISTOIA. L’aglianese Marco Furfaro, candidato del Pd alla Camera dei Deputati, è stato eletto in Parlamento.
Ad annunciarlo è stato lo stesso esponente del Partito Democratico con un post sulla sua pagina facebook.
Questo il testo:
«Sono stato eletto alla Camera dei Deputati.
È per me un onore enorme e di questo ringrazio le cittadine e i cittadini della Toscana, i volontari straordinari che mi hanno accompagnato, i militanti che mi hanno sostenuto.
Ma dopo questi risultati, la gioia personale lascia spazio all’amarezza. E alla voglia di reagire. Subito.
La destra, la peggior destra d’Europa, ha vinto nettamente ed è maggioranza assoluta in Parlamento. Il PD e il centrosinistra hanno subito una sonora e fragorosa sconfitta.
Ho fatto una campagna elettorale battendo ogni strada del collegio: a differenza del clima nazionale, è stata un’onda di emozione, affetto, abbracci e confronti. Ma sapevo cosa provava la mia gente.
Ecco perché dico che la sconfitta non riguarda solo le scelte degli ultimi mesi e le divisioni del nostro campo. Certo, la gestione della crisi del governo Draghi e il campo largo che si frantuma non hanno aiutato. Anzi.
Ma c’è molto di più. E riguarda la carne viva delle persone, ancor prima delle alleanze e del governo Draghi.
Riguarda gli ultimi venti anni di questo Paese e il modello di società che, purtroppo, anche il centrosinistra in tutte le sue forme ha contribuito a costruire.
La maggioranza delle persone è impaurita. E non sta meglio di vent’anni fa.
C’è un filo rosso che lega milioni e milioni di persone: la precarietà, il disagio, la ricattabilità. Non solo nel mondo del lavoro. Oggi pochi si sentono sereni e garantiti.
La maggior parte degli anziani teme di non avere abbastanza pensione per fare la spesa a fine mese; i ragazzi vivono l’ansia di non riuscire a lasciare la casa dei propri genitori, trovare un lavoro e farsi una famiglia; le partite IVA non possono accedere a un mutuo; gli studenti faticano a pagare gli affitti; le imprese galleggiano sul pelo dell’acqua dinanzi al ricatto se pagare le bollette o chiudere e licenziare.
Nel libro Il buio oltre la siepe, Atticus Finch si rivolge così a sua figlia Scout: “Non riuscirai mai a capire una persona se non cerchi di vedere le cose anche dal suo punto di vista”.
A quel punto, lei gli domanda: “E cioè?”. E lui: “Devi entrare nella sua pelle e camminarci dentro”.
Credo che, in questi anni, ci sia mancato proprio questo.
Ed è da qui che dobbiamo ripartire.
Letta — che ringrazio, perché è troppo facile come ho visto in questi anni, approvare tutto negli organismi dirigenti e poi mollare al segretario le sconfitte — ha annunciato che guiderà il partito al congresso per “lasciare spazio a una nuova generazione”.
Io ci sono. Senza alcun dubbio. E con me, ne sono sicuro, ci sono e ci saranno le tante e i tanti che credono ancora nella politica come lo strumento più nobile per migliorare la vita della gente e costruire una società migliore.
E se anche oggi vi sembrerà paradossale, vi assicuro che, insieme, faremo tornare la speranza»