L’AGLIANESE MARCO FURFARO ELETTO ALLA CAMERA DEI DEPUTATI

Il candidato del Pd ha annunciato la sua nomina con un post su facebook

Marco Furfaro è.. onorevole

PISTOIA. L’aglianese Marco Furfaro, candidato del Pd alla Camera dei Deputati, è stato eletto in Parlamento.

Ad annunciarlo è stato lo stesso esponente del Partito Democratico con un post sulla sua pagina facebook.

Questo il testo:

«Sono stato eletto alla Camera dei Deputati.

È per me un onore enorme e di questo ringrazio le cittadine e i cittadini della Toscana, i volontari straordinari che mi hanno accompagnato, i militanti che mi hanno sostenuto.

Ma dopo questi risultati, la gioia personale lascia spazio all’amarezza. E alla voglia di reagire. Subito.

La destra, la peggior destra d’Europa, ha vinto nettamente ed è maggioranza assoluta in Parlamento. Il PD e il centrosinistra hanno subito una sonora e fragorosa sconfitta.

Ho fatto una campagna elettorale battendo ogni strada del collegio: a differenza del clima nazionale, è stata un’onda di emozione, affetto, abbracci e confronti. Ma sapevo cosa provava la mia gente.

Ecco perché dico che la sconfitta non riguarda solo le scelte degli ultimi mesi e le divisioni del nostro campo. Certo, la gestione della crisi del governo Draghi e il campo largo che si frantuma non hanno aiutato. Anzi.

Ma c’è molto di più. E riguarda la carne viva delle persone, ancor prima delle alleanze e del governo Draghi.

Marco Furfaro con Elly Schlein, la generazione nuova del Pd

Riguarda gli ultimi venti anni di questo Paese e il modello di società che, purtroppo, anche il centrosinistra in tutte le sue forme ha contribuito a costruire.

La maggioranza delle persone è impaurita. E non sta meglio di vent’anni fa.

C’è un filo rosso che lega milioni e milioni di persone: la precarietà, il disagio, la ricattabilità. Non solo nel mondo del lavoro. Oggi pochi si sentono sereni e garantiti.

La maggior parte degli anziani teme di non avere abbastanza pensione per fare la spesa a fine mese; i ragazzi vivono l’ansia di non riuscire a lasciare la casa dei propri genitori, trovare un lavoro e farsi una famiglia; le partite IVA non possono accedere a un mutuo; gli studenti faticano a pagare gli affitti; le imprese galleggiano sul pelo dell’acqua dinanzi al ricatto se pagare le bollette o chiudere e licenziare.

Nel libro Il buio oltre la siepe, Atticus Finch si rivolge così a sua figlia Scout: “Non riuscirai mai a capire una persona se non cerchi di vedere le cose anche dal suo punto di vista”.

A quel punto, lei gli domanda: “E cioè?”. E lui: “Devi entrare nella sua pelle e camminarci dentro”.

Credo che, in questi anni, ci sia mancato proprio questo.

Ed è da qui che dobbiamo ripartire.

Letta — che ringrazio, perché è troppo facile come ho visto in questi anni, approvare tutto negli organismi dirigenti e poi mollare al segretario le sconfitte — ha annunciato che guiderà il partito al congresso per “lasciare spazio a una nuova generazione”.

Io ci sono. Senza alcun dubbio. E con me, ne sono sicuro, ci sono e ci saranno le tante e i tanti che credono ancora nella politica come lo strumento più nobile per migliorare la vita della gente e costruire una società migliore.

E se anche oggi vi sembrerà paradossale, vi assicuro che, insieme, faremo tornare la speranza»

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