l’agrumia di monsiù beneSpari. LA GIUNTA DEL PERDONO CON UN RE SOLE CHE GRIDA: «L’ADMINISTRATION C’EST MOI!»

I capigruppo dei partiti della maggioranza (Fi/Fdi/Lega) avevano avuto notizia della decisione agostana del Benesperi o ne sono venuti a conoscenza soltanto da questo giornale sgradito a tutti perché dice tutte le verità che circolano in provincia? E nel secondo caso, va bene così? Stanno tutti zitti? Condividono le responsabilità con il loro Re Sole del Regno di Agrumia?

Lo convincono facendo i simpatici e portandogli al tavolo i bicchierini di caffè caldo come nei film amerikani?

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

TRA PERDONI, MULTE E STRACCI

SPÙNTAN VIN, TARALLI & ABBRACCI:

NELL’AGRÙMIA APERTA AL NUOVO

CI RASSODA SOLO UN ÒVO!

 


 

Andrea Alessandro Nesti. Il fu-comandante è stato perdonato dal trio Ben-Avé-Ciò? Glielo ha suggerito SS Paolo VII Tofano a cui il funzionario è sempre stato assai aQQuòre?

 

AGLIANA. Nella risposta che abbiamo ricevuto sulla questione della possibile sanzione disciplinare a carico del fu- comandante Nesti, il sindaco (o Re Sole?) Luca Benesperi si espone in una affermazione che fa a nome di tutta l’amministrazione comunale.

Nesti nel 2016 denunciò la Comandante Turelli e ricevette una sonora archiviazione dalla procura della repubblica: ma oggi viene “perdonato” dal trio “Ben-Avé-Ciò”.

Il sindaco risponde e firma per l’Amministrazione ed è vero che la “rappresenta”: ma Montesquieu si sarebbe rivoltato nella tomba per questo.

Non sa, Benesperi – che è anche giurista (?) – che lui è un decisore politico e non il funzionario tecnico che presiede la commissione di disciplina? La segretaria e solo lei avrebbe dovuto qualificare il comportamento del dipendente;  e rispondere senza lasciare che lo facessero altri. Perché, dunque, San Luca ha firmato? Per esentare altri dalle proprie neglette responsabilità?

La dottoressa Aveta, presente in Comune, fece sottoscrivere la lettera al Re Sole che ne era assolutamente incompetente? Applausi!

Ma non solo. La lettera porta la data del 18 agosto (e in quei giorni la giunta era tutta “sotto l’ombrellone”); in Comune probabilmente c’era solo la segretaria Aveta e questo dimostra l’incompetenza del tandem/coppia “Ben-Ave”.

Non solo da questo episodio si capisce che il Sindaco è circondato da funzionari apicali che gli mettono del “sapone sulle scaleper farlo ruzzolare a ogni occasione.

L’ultima è la mail che probabilmente la Morabito e la Pellegrineschi gli hanno chiesto, per far uscire – in modo davvero insolito – ben 6.000, 00 euro in favore della Caritas di pro-papa Paolo VII Tofano, pensando di fare così esporre il mayor-boy.

Domenica Morabito. Ha chiesto lei aal Re Sole una mail di indirizzo per la donazione anomala alla Caritas del proposto di Agliana?

I funzionari apicali intorno a Benesperi si muovono in modo approssimativo e superficiale, dimostrando poca professionalità e scarsa competenza finendo col mettere continuamente in ridicolo le mosse del sindaco.

Lo convincono facendo i simpatici e portandogli al tavolo i bicchierini di caffè caldo come nei film amerikani? Insomma, il Nesti, dopo aver oltraggiato per ben due volte la sua comandante, aver smembrato e decimato la polizia municipale di Agliana, causando, di fatto, la fuga di metà del personale; e dopo aver creato danni ingenti all’amministrazione, prende la via Romea, scende a Roma e viene perdonato e accolto in un clima di ridicola riconciliazione, senza nemmeno una sanzione disciplinare per i tanti atti, anche anonimi, scorretti e temerari, e tutte le querele che ha disseminato in giro per un puttanaio (il suo intrasparente concorso da comandante) andato a gallina non per altrui colpa, ma per tutte le stronzate che le amministrazioni Pd rivogarono al Tar della Toscana e al Consiglio di Stato che finì (lode a dio padre!) col decidere fuori il Nesti?

I capigruppo dei partiti della maggioranza (Fi/Fdi/Lega) avevano avuto notizia della decisione agostana del Benesperi o ne sono venuti a conoscenza soltanto da questo giornale sgradito a tutti perché dice tutte le verità che circolano in provincia? E nel secondo caso, va bene così? Stanno tutti zitti? Condividono le responsabilità con il loro Re Sole del Regno di Agrumia?

Da quando, dopo avere vinto le elezioni più per caso che per forza, il Benesperi ha messo il popò sul seggiolone sindacale, s’è imbriacato con il cloroformio con cui lo sedano i dipendenti tutti di provata fede verso l’ex regime sovietico. Cammina diritto come chi viene preso sbronzo alla guida di un veicolo: e dà, necessariamente, di fuori.

Agrumia ha un Re: Luca I, le Soleil de la Brane et de l’Ombron

A questo punto San Luca ci vuole chiarire che cosa intende, nella sua risposta, per Amministrazione Comunale? Parla solo per sé, in nome del duo “Ben-Avé”, del trio “Ben-Avé-Ciò” o di tutte le forze di maggioranza che siedono in giunta e in consiglio (ma solo a scaldare le seggiole)?

San Luca (non evangelista) non risponde e non parla: non sa nemmeno smentire con argomentazioni limpide e logiche. Ma l’impressione e la sensazione sono che sia perfettamente eterodiretto dalla segretaria generale in vestaglia da sindaco-ombra.

La Sonia Pira (Lega  Salvini) pare sia distratta e non si curi di queste facezie, ma non la pensano così i suoi “bravi ragazzi” che si trovano a fare da spettatori alle sconclusionate decisioni che vengono suggerite dai dirigenti Kgb dell’Agrumia resistente e antifassista (vedi il caso Lucilla Di Renzo e quello della donazione alla Caritas dei Tupamaros…), che si muovono con grande disinvoltura,  e senza che la dottoressa Aveta muova un dito per tenere la gente al posto che le compete.

E allora: l’amministrazione Benesperi è quella del cambiamento o quella della completa omologazione al Pd in una ammuffita repubblica conciliare?

Alessandro Romiti
[alessandroromiti@linealibera.it]
Art. 21. Sono in tanti ma comanda uno...


 

LA REPUBBLICA

DELLE MEDUSE

 

La speranza è proprio l’ultima a morire

 

L’ASPETTO più buffo di tutta la questione (un buffo tragico, però; come in certe tragedie greche) è, in particolare, il comportamento dell’assessore Ciottoli, noto ormai come l’Agnellone di dio che toglie le castagne dal fuoco per BeneSpari.

Ha fatto la guerra al Nesti in ogni modo e ogni maniera. Poi, una volta che si sono trovati allo stesso tavolino della bottega del vino, Maurizio s’è messo a giocare al fiasco con il suo devastante/sconcertante nemico di prima.

Se continua di questo passo, Ciottolìk cosa farà? Deciderà di farsi sposare civilmente da San Luca, in Comune, in coppia di fatto per convivere con il suo (tutto ex) feroce nemico e comandante dei vigili? Quest’amore è una camera a gas, canterebbe la Gianna…

Finché s’ha dei denti in bocca, non si sa quel che ci tocca, dice il proverbio. Eppure il Ciottolìk – noto, affettuosamente, anche come segatura – si diverte a pigliarci per il culo ogni volta che scriviamo qualcosa. Altri argomenti non ha: il cornuto fa vedere le corna, Maurizio fa vedere il vuoto.

Ieri sera, addirittura, ci ha proposto di iscriverci, honoris causa, alla sagra nazionale della bugia delle Piastre.

Se lo fa, ci fa un vero piacere: siamo certi che vinceremo almeno per una decina d’anni. Sapete come? Raccontando tutte le stronzate e le bombe sganciate da questa giunta del dis-orientamento totale. Basterà rileggere il suo programma elettorale.

La Pasticca del Re Sole | t’incatrama mille gole: | è San Luca che la dona | quando alcun bacia e perdona!

Buongiorno, Maurizio! E saluti ai tuoi sostenitori (Bene-Avé – come Ben Bellah, Ben Zonà [ebraico…], ma anche, e il meglio, Allah Ben Dur dell’Ifigonia in Cùlide). Nel frattempo… continua a pagare le multe (tue e degli altri).

Ci rivediamo alla sagra del pesce fritto al Ponte dei Bini, dove canteremo a suarciagola l’inno di Agrumia: Siamo fritti, siamo fritti! | Aglianesi bòni e zitti! Ma ricordati di portare il sale, anche se fa alzare la pressione.

Personalmente spero soltanto che il Mangoni decida di tornare a correre con una bella lista civica che riporti in onda i tempi dei suoi ultimi 8 mesi, dopo la cacciata dello chef Rino[ceronte].

Ornella Vanoni:

Sarebbe un toccasana,
per tutto il gran troiaio di Agliana…

Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.it]

La satira non è un satiro e non ha il pipi ritto. Ma il ranocchio è bòno fritto: e lo mangian nella Piana, tutti i catto-com d’Agliana!


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