CAMPOTIZZORO-MONTAGNA. Da circa dieci anni a questa parte un abete, simbolo della Montagna Pistoiese, viene donato al Quirinale per le festività Natalizie.
Ieri a Campotizzoro si è svolta una manifestazione di protesta, organizzata da alcune associazione della Montagna tra cui le “pettorine” e la Zeno Colò, associazione dei disoccupati ed altre, che in maniera pacifica e sotto un pioggia invernale hanno fermato il camion destinato alle operazioni di carico dell’albero (vedi).
Nelle intenzioni dei partecipanti, quella di mandare un forte segnale alle istituzioni del pesante disagio che sempre più dilaga sulla Montagna Pistoiese.
Un dono simbolo e una protesta simbolica alla cui base troviamo l’unica azione di cui sono capaci i politici e le istituzioni: tagliare.
Una protesta quindi per dire basta ai tagli dei servizi attuati in maniera indiscriminata nelle zone marginali.
Ma altri sono i simboli emblematici di questa vicenda, che a pieno titolo rappresentano degnamente la situazione in cui versa la montagna pistoiese, dopo trent’anni di mala amministrazione, e che devono accompagnare, nel suo viaggio verso Roma, l’albero dei servizi tagliati.
La zona in cui giaceva l’abete in attesa di essere portato nella Capitale era infatti il piazzale antistante a un capannone della ex-Smi. La zona rilevata dal Cii, il consorzio pubblico privato, fallito miseramente.
Un albero tagliato nella foresta del Teso dagli ex-operai della Comunità Montana Appennino Pistoiese, confluita a fine del 2012 nella Provincia di Pistoia. Un ente travolto dallo scandalo degli ammanchi milionari, il cui “fallimento” ha fatto vedere quanto oculata fosse stata nel tempo la gestione amministrativa del bene pubblico.
Un albero che, per arrivare a destinazione, dovrà viaggiare sulla ex-statale 66, dove fiumi di denaro pubblico sono stati investiti per fare le curve, più curve di prima e con lavori senza fine perché interessati da continui cedimenti proprio nei punti su cui si sono effettuati gli interventi.
Queste sono alcune delle palline di Natale, che idealmente dovranno fare bella mostra di sé sull’albero di Natale donato al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano (vedi), sulla cui punta troviamo l’ospedale Pacini “potenziato” dalla Asl 3 di Pistoia.
Una politica interessata a non far fare brutta figura alla Montagna e, con essa forse e ancor di più, alla delegazione dei politici locali che andranno a far passerella al Quirinale, facendo finta che tutto vada bene.
Buon Natale a tutti!
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