«L’ALTRA HEIMAT. CRONACA DI UN SOGNO»

L'altra Heimat
L’altra Heimat

PISTOIA. Quarto capitolo, concepito per il cinema, della saga del regista tedesco Edgar Reitz divenuta un fenomeno di culto anche in Italia: “L’altra Heimat. Cronaca di un sogno”, nelle sale nostrane in versione originale sottotitolata.

Scenario della storia sempre il paese di Schabbach nell’Hunsruck, regione natale di Reitz nella Prussia rurale di metà 800 (Renania). Dopo l’ultimo episodio nel 2006, un flashback al 1843 dove la famiglia Simon lavora nella bottega da fabbro lottando per sopravvivere, con una figlia cacciata per aver sposato un cattolico ed il figlio Jakob che si rifugia idealmente nel sogno del Nuovo Mondo, in particolare per il Brasile, studiandone lingue e costumi, lo stesso che accompagna l’emigrazione di migliaia di europei in fuga da povertà e dispotismo verso l’America Latina.

Jakob ha inoltre una passione per Henriette, una giovane contadina, che però sposerà Gustav, fratello di Jakob, a seguito di un passionale incontro tra i due e la prigionia di Gustav, a causa di una serie di eventi innescati dal fallito tentativo di ribellione al barone dominante la regione.

Per la realizzazione dell’opera in mostra a Venezia, il regista, che ne firma anche la sceneggiatura insieme a Gert Heidenreich, ha esaminato archivi e collezioni private raccogliendo informazioni sulle famiglie contadine dell’Hunruck, dimostrandosi sempre bravo nel raccontare le esistenze altrui e l’avvicendarsi di emozioni differenti nella cornice della tragedia familiare e personale del vivere quotidiano, evidenziando comunque sempre una gioia di vivere che colpisce.

Con una versione dell’ultimo episodio della serie ridotta nei tempi, Reitz alterna il colore alle scene in bianco e nero solo quando riprende elementi ritenuti vitali almeno nella storia, ovvero fiori, piante, le fiamme, il sole, il sangue, il denaro, i colori indicano infatti gli stati dell’animo secondo una tribù nativa del Brasile studiata nei suoi usi da Jakob.

Heimat dal tedesco significa “patria” ma anche “luogo natio, materno”, un secondo ambiente in cui vivere sognato dal protagonista, emblema della possibilità di una vita diversa, migliore, a cui è lecito aspirare.

Print Friendly, PDF & Email