SAMBUCA. Il Consiglio comunale di Sambuca Pistoiese nella seduta di sabato 30 aprile ha prorogato il mandato della commissione consiliare di lavoro sul tema del nuovo assetto istituzionale del Comune. Proprio per garantire la necessaria serenità il gruppo L’Altra Sambuca si è astenuto in questi mesi da ogni intervento in attesa della conclusione di questo, non facile compito.
Le continue esternazioni del sindaco Micheletti hanno, però, determinato preoccupazione tra molte persone che sollecitano un nostro intervento, al quale pensiamo, non ci si possa più sottrarre.
Le strade che abbiamo di fronte sono sostanzialmente quattro:
1. Il Comune continua a mantenere la sua autonomia amministrativa, ma sarebbe solo nominale perché dovrà gestire in convenzione praticamente tutti i servizi e le attività.
2. La costituzione di un Comune unico della Montagna pistoiese, idea sostenuta fin dall’inizio da noi di L’Altra Sambuca, ma purtroppo come si vede, gli altri comuni della montagna scelgono strade diverse, dove Sambuca non trova posto.
3. La fusione con l’Alto Reno. Questa per qualcuno potrebbe apparire una scelta di comodità (a nostro avviso solo per una parte del comune), ma non solo è complessa perché richiederebbe la modifica dei confini regionali e quindi un intervento legislativo nazionale, ma anche discutibile, sia per la vocazione turistico-ambientale del nostro territorio, sia per le necessarie risorse e le prospettive del Comune che si andrebbe a costituire.
4. La fusione con Pistoia. Da oltre un anno è depositata in prima commissione consiliare a Pistoia una mozione presentata dalla consigliera Billero ma sostenuta anche da altri gruppi, che chiede al sindaco di aumentare la collaborazione tra Comuni di Pistoia e Sambuca, di valutare l’ammontare dei contributi derivanti dalla fusione e di destinarli interamente alla valorizzazione della montagna, di verificare le modalità per garantire un’adeguata rappresentanza politica della montagna nel futuro Comune, di verificare la possibilità di garantire un’adeguata presenza di uffici pubblici sul territorio della montagna.
Il problema è che questa mozione, per quanto ne sappiamo, non è ancora calendarizzata e non ci sono ancora risposte alle ripetute richieste d’incontro fatte dalla commissione di Sambuca a quella di Pistoia.
Come si vede la questione per Sambuca è trovare un interlocutore che trasformi una “necessità” in una occasione di sviluppo. Resta poi indiscutibile che la scelta deve essere dei cittadini (ma solo i residenti o anche chi in Sambuca ha degli interessi – abitazioni, attività, terreni, ecc .– e contribuiscono con le tasse?).
Il referendum non è un regalo ma un obbligo di legge, anche se con valore consultivo.
Lista L’Altra Sambuca