lamporecchio. QUATTRO STRADE PER PERSONAGGI DELLA STORIA LOCALE

La locandina dell'evento
La locandina dell’evento

LAMPORECCHIO. [a.b.] Si terrà sabato 20 febbraio alle 10 presso il Teatro Comunale l’iniziativa organizzata dall’amministrazione comunale per accompagnare l’intitolazione ufficiale di quattro strade a Lido Romanelli, Ardengo Sostegni, Ilvo Baronti e Maria Assunta Pierattoni.

“Si tratta – spiegano dal Comune – di un’importante opportunità per ricordare e conoscere le storie di quattro persone che, per motivi diversi, hanno lasciato memoria nel ricordo collettivo”.

All’iniziativa, che sarà introdotta dal sindaco Alessio Torrigiani, prenderanno parte insieme ai familiari (che porteranno ognuno un personale ricordo dei propri cari) Ivo Torrigiani, Valerio Bonfanti, Stefano Ferrali e Valerio Vescovi, che presenteranno racconti e ricordi sui quattro personaggi che hanno lasciato un segno indelebile nella comunità di Lamporecchio.

Lido Romanelli è stato, nella seconda metà del secolo scorso, un protagonista della ricostruzione e della rinascita del paese, intelligente e appassionato animatore delle battaglie per conquistare migliori e più dignitose condizioni di vita a braccianti, mezzadri e contadini, dirigente politico del Pci, cooperatore e pubblico amministratore.

Eletto per la prima volta alle elezioni amministrative del 1956, è stato componente del consiglio provinciale, sia come consigliere che come assessore, per ventiquattro anni, fino al 1980.

Ilvo Baronti
Ilvo Baronti

Ardengo Sostegni, nome di battaglia “Ardengo”, nel 1944 è stato un partigiano nella brigata “Gino Bozzi”.

Ilvo Baronti è stato lo storico gregario di Gino Bartali.

Figura caratteristica del ciclismo italiano nel periodo successivo alla fine della seconda guerra mondiale Baronti fu decimo nel campionato mondiale dilettanti del 1949 e passò tra gli Indipendenti nel 1950, vincendo una tappa del Giro della Croazia e Slovenia e piazzandosi 57º alla Milano-Sanremo.

Passato professionista con la Welter nel 1951, divenne uno dei più preziosi gregari di Gino Bartali proprio nella squadra creata dall’antagonista di Coppi e battezzata, appunto, “Bartali”.

Al Giro d’Italia si piazzò 86º nel 1952, 65º nel 1953 e 62º nel 1954, mentre nelle corse in linea giunse 3º alla Sassari-Cagliari del 1952.

Maria Assunta Pierattoni, vedova Colligiani, catturata dai fascisti lamporecchiani nel marzo 1944, venne assassinata dai repubblicani della Monterosa ad Arni (Stazzema) dopo numerose peripezie. Aveva 49 anni.

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