L’ASSEMBLEA FOTOCOPIA ALIMENTA LA RASSEGNAZIONE E LA RABBIA DEI CITTADINI ALLUVIONATI.

Mazzanti al Parco Verde
Mazzanti al Parco Verde

QUARRATA. Una assemblea come le altre. Come tante altre. Come avvengono da una ventina di anni a questa parte. Evidentemente l’esperienza fatta fino ad oggi dai comitati è servita ad affinare l’organizzazione, a delimitare solo a certe tematiche gli argomenti, a prevedere – nell’ottica della tanto acclamata partecipazione – il coinvolgimento di decine di “portavoci” delle problematiche reali vissute dai cittadini. Questa ennesima alluvione, una emergenza che si sarebbe potuto evitare se i fossi fossero rimasti puliti, aperti, non occlusi; se le “Portelle Vinciane” fossero state lasciate aperte, se l’acqua fosse stata lasciata scorrere nella sua direzione naturale è l’ennesima dimostrazione che l’unica responsabilità è dell’uomo che ha stravolto il reticolo idraulico – pur insistente su territorio un tempo paludoso e ad un livello inferiore rispetto a Pistoia da cui proviene gran parte dell’acqua che ha allagato scantinati, case, laboratori, strade – facendo saltare tutti gli equilibri su cui si basava .

Così come le tematiche, non sono cambiate da tempo le persone chiamate a dare risposte il più possibile definitive ai cittadini tanto è vero che ieri sera dopo avere ascoltato ben due ore l’esposizione dei rappresentanti delle strade e delle frazioni allagate, quasi in modo “scocciato” il sindaco anche a nome del vice – che gli sedeva accanto – ha candidamente ammesso che lui e i suoi colleghi di tutti i problemi rilevati – indicati come “criticità” era a conoscenza e da tempo.

La Bassa vista dall'alto
La Bassa vista dall’alto

Per “fare chiarezza” il sindaco Mazzanti è voluto partire da lontano.. da alcuni presupposti, insomma dai tempi dei Lorena che bonificarono il territorio per arrivare a dire che “l’acqua da sempre va in discesa e quindi da Pistoia arriva a Quarrata”. Così come l’acqua anche le responsabilità per alcune strade comunali rimaste troppo tempo con l’acqua alle porte e anche dentro le case come le competenze – secondo il primo cittadino – sono di Pistoia: ora della Provincia, ora del Genio Civile, ora del Consorzio.

Ognuno per la sua parte sia per quanto riguarda la decisione della chiusura delle “Portelle”, dell’apertura delle casse di espansione, dell’attivazione delle idrovore. E poi la colpa è anche del tempo che ultimamente non ha giocato certo a favore del territorio comunale.

“A gennaio – ha detto il sindaco – è infatti piovuto come in cinque mesi di inverno. Il terreno era talmente inzuppato da non assorbire più acqua: per questo – ha detto –in alcuni casi è entrato da sotto il pavimento…”. Dopo avere ascoltato due ore di accorate testimonianze, resoconti di danni subiti, di disagi, di difficoltà nel reperimento veloce di ballini di sabbia da porre a difesa delle proprie abitazioni , di strade chiuse al transito dagli stessi cittadini con cassonetti e transenne– testimonianze fin troppo “educate” rispetto all’esasperazione e alla rassegnazione che traspariva dalle parole dei cittadini, il sindaco ha ribadito di porre le proprie speranze in una risoluzione quasi definitiva della problematica delle esondazioni delle acque basse nel lavoro appena iniziato della cassa di espansione della Querciola. “A detta dei tecnici (gli stessi che poi hanno approvato l’appalto con un ribasso quasi del 50 per cento – n.d.r.) la cassa – ha spiegato il sindaco Mazzanti – dovrebbe garantire maggiore sicurezza sul rischio idraulico e dare respiro anche al problema della Senice ( il cui straripamento ha causato non pochi problemi soprattutto a via di Mezzo e alla frazione di Caserana – n.d.r.). Noi a differenza di altri (ma chi governava prima? – n.d.r.) ci siamo mossi dopo tanti discorsi per vedere queste opere ultimate”.

La sala al Parco Verde
La sala al Parco Verde

Mazzanti ha quindi ricordato che il sindaco di Pistoia Samuele Bertinelli si è impegnato ad avviare i lavori per le casse di espansione ai Laghi Primavera nel prossimo mese di giugno. Per quanto riguarda la cassa di espansione di Olmi ha ammesso che c’è stato un errore di valutazione riguardo alla sua volumetria. “Il vero rischio del nostro Comune – ha precisato – deriva piuttosto dalle condizioni dell’Ombrone perché se dovesse rompere di acqua i cittadini anziché qualche decina ne avrebbero qualche metro. In base ad uno studio effettuato occorrerebbero per mettere in sicurezza l’Ombrone e lo Stella almeno 10 milioni di euro”.

Quindi è passato a dare i numeri sull’emergenza: 12 tecnici impiegati, 8 operai a giro per il territorio, 6 vigili urbani anche per la notte, 110 volontari attivati dalla Protezione Civile-Coc con 14-15 messi; sono stati consegnati almeno 6 mila ballini di sabbia. Dopo i permessi ottenuti dagli enti preposti sono entrate in funzione 11 idrovore.

Il sindaco si è detto poi contrario alla proposta lanciata da Daniele Manetti a proposito di un “Osservatorio” composto da rappresentanti delle varie frazioni tutto dedicato a risolvere il problema delle alluvioni e a trovare soluzioni idonee basandosi in particolare sulla diretta esperienza dei cittadini. “Per noi – ha dichiarato Mazzanti – ha poco senso ricevere cinque cittadini. Credo che debbano essere invece gli enti competenti che hanno le responsabilità della messa in sicurezza del territorio”. Il Comune – a dirla in poche parole non è né contro né a favore della partecipazione. “Come ho sempre dimostrato – ha concluso Mazzanti – voglio mantenere un rapporto con la gente; ci metto la faccia in quello che faccio e la metto tutti i giorni…”.

Ancora una visione della sala al Parco Verde
Ancora una visione della sala al Parco Verde

“Porteremo avanti tutti i problemi reali senza mollare un secondino e non molleremo mai. Frazione per frazione – ha dichiarato oggi Daniele Manetti – monitoreremo tutti i problemi e continueremo a portarli avanti con insistenza e tenacia. Il sottoscritto , come Legambiente, aveva già protocollato in Comune (01/10/2013) una richiesta per fare un osservatorio a Quarrata ma il Sindaco non ha mai risposto. L’osservatorio è una piccola cosa, ma utile perché permette di scambiarsi le notizie tecniche con Arpat, Usl, ecc. (vedi regolamento d’igiene del Comune di Pistoia). Attualmente faccio parte come Anmil e Legambiente, dell’Osservatorio sul Vivaismo del Comune di Pistoia. Ho rifatto al Sindaco Marco Mazzanti la richiesta di istituire un osservatorio per il rischio idrogeologico nel Comune di Quarrata durante l’assemblea al Parco verde e la sua risposta è stata assolutamente negativa”.

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