LAMPORECCHIO — LARCIANO. Succede anche questo a noi della Polizia Municipale!
Succede, ad esempio, che personale con un elevato senso del dovere ed abnegazione, sia costretto a pagare di tasca propria (!) una visura presso un Ufficio distaccato del Pubblico Registro Automobilisti (PRA, destinato prima o poi ad essere abolito) per controllare lo status di un veicolo sospettato di circolare abusivamente perché colpito da fermo amministrativo fiscale!
Ma veniamo ai fatti.
La mission dell’ufficio unico di polizia municipale è stata, fin dal primo momento della sua costituzione, quella di incrementare la sicurezza sui nostri territori comunali.
In tale ottica le pattuglie si prodigano, quotidianamente, nella prevenzione ed educazione oltre che nella ricerca e repressione di quei comportamenti che possano determinare pericolo per la circolazione stessa.
“Capita” così che, durante una sessione di controllo (che a molti ancora appare come uno spregevole e populista “fare cassa” per i Comuni) la pattuglia, insospettita, fermi un veicolo per i controlli di rito.
“Capita” che il conducente sostenga di “aver dimenticato la carta di circolazione a casa” e “capita”, ancora, che la pattuglia indaghi sul nervosismo mostrato dal conducente stesso che non ti guarda negli occhi e appare eccessivamente ansioso di sentirsi dire “grazie, è tutto in regola, arrivederci e guidi con prudenza”.
“Capita”, invece, che si scopra che il veicolo risulti sprovvisto di revisione periodica da ben oltre 4 anni, “capita” che i passaggi di proprietà non siano mai stati registrati né comunicati, “capita”, o forse no, che per professionalità ed abnegazione, il personale controlli fino in fondo la posizione del veicolo pagando di tasca propria quanto necessario a farsi rilasciare un certificato di status presso il P.R.A. dal quale emerge che, come “capita” spesso, il veicolo sia anche colpito non da uno ma da ben due provvedimenti di fermo amministrativo fiscale e quindi si trovi a circolare abusivamente sulle nostre strade: “capita” anche che ora sia informato il concessionario dei servizi di riscossione per raggiungere il veicolo per la confisca…”capita.”
Morale della favola? “Capita” che il “furbetto del quartierino” provi ad eludere i controlli, “capita” che siano elevate sanzioni per oltre 2.600 euro, e “capita” anche che per lavorare e garantire la sicurezza della circolazione si paghi di tasca propria i certificati che ti dovrebbero essere resi disponibili gratuitamente: perché la sicurezza di cui ci occupiamo noi della Municipale è la stessa della altre forze di polizia!
Quel che è certo è che questi controlli e questa sicurezza non “capita” a caso… scusate lo sfogo.
Il Comandante dell’Ufficio unico della Polizia Municipale di Lamporecchio e Larciano Federico Romani