PISTOIA. “Servi, il paese sommerso dei clandestini al lavoro”, è il titolo forte del libro del giornalista Marco Rovelli, presentato nei locali dell’ex circolo Primo Maggio a Pistoia, con una conferenza-incontro promossa dal Comitato pistoiese antifascista San Lorenzo sui temi affrontati nell’opera: un’analisi sulla situazione lavorativa dei comunemente detti “clandestini al lavoro” senza volto né diritti, vittime quotidianamente in Italia di ingiustizie, ricatti, violenze.
L’autore, nato a Massa (Ms), classe 1969, insegna Filosofia e tra le sua passioni annovera la musica oltre alla scrittura. Tra i suoi libri per la Rizzoli “Lager italiani” (2006) reportage narrativo sui Centri di permanenza temporanea (Cpt) e “Lavorare uccide” (2008) sulle morti sul lavoro nel Belpaese, suoi racconti e reportage sono stati pubblicati sui quotidiani “l’Unità” e “Il Manifesto” e sulla rivista “Nuovi Argomenti”.
Rovelli inoltre fa parte della redazione della rivista on line “Nazione Indiana” e collabora con “Transeuropea Edizioni”.
