LE DONNE DI DIAPASON: “UN ANNO INTENSO. MA È SOLO IL PRIMO”

Poggio. Resoconto del primo anno. Una ventina di eventi tutti per unire e far respirare aria buona

POGGIO. “Un primo anno vissuto intensamente, ma è solo il primo. In arrivo un sacco di altre iniziative fatte per unire”. Così le donne di Diapason, associazione culturale poggese costituita a fine del luglio 2023, hanno sintetizzato questa loro tappa.  E lo hanno fatto durante un assai partecipato incontro (a riveder le stelle) che nell’Oasi Apistica ha messo insieme musica, stelle, letteratura.

“Costituite a luglio 2023 — ricordano le donne — avendo scelto un nome che segna il significato del nostro stare insieme volendo unire suoni e opinioni diversi fra loro ma legati da una comune passione, il primo incontro venne dedicato, il 4 settembre, alla Liberazione del Poggio dal nazifascismo. Ci affidammo ai fratelli Cecchi: canti partigiani e lettura dai diari delle suore Minime”.

Poi davvero tante, una ventina, le iniziative “per parlare a tutti, grandi e piccoli, offrendo occasioni per riflettere, approfondire, crescere”.

Fra ottobre e marzo due cicli di laboratori per bambini partendo dalla lettura di albi illustrati o di storie. In parallelo incontri per genitori con esperti su tematiche forti: scuola, famiglia, social, attività fisica.

“Ha accolto il nostro invito una autentica star nella letteratura per bambini: Antonio Ferrara, vincitore di premio Andersen”.

Diverse le proposte anche su temi di attualità: in febbraio con il giornalista Saverio Tommasi sul tema della partecipazione; in marzo con il vescovo di Acerra e Toni Mira sulla terra dei fuochi e sulla necessità di non tacere davanti alle ingiustizie.

Sono stati chiamati a raccolta bambini e genitori per una pulizia straordinaria del Bargo. A novembre una cena (ricavato offerto alle famiglie alluvionate) con lo scrittore Massimo Orlandi alla scoperta di Gino Girolomoni il primo agricoltore bio italiano.

Non è mancato un viaggio a Monterchi e Sansepolcro alla scoperta di Piero della Francesca. Nè è mancata una pubblicazione (Siamo in guerra, non c’è niente da fare) dedicata ad Aldo De Luca e alla sua difesa del patrimonio culturale custodito in Villa durante la guerra: libro presentato da Vannino Chiti, attuale presidente Istituto Storico Toscano Resistenza.

Fra le iniziative anche una cena al buio con l’Unione Ciechi e Ipovedenti. Ricordato don Lorenzo Milani nel centenario della nascita: presenti Sandra Gesualdi, Stefano Zecchi e l’ex alunno Guido Carotti.

L’attenzione per la natura ha portato a una riflessione sul magistero ambientale di Papa Fancesco e a una escursione guidata nel parco della Piana con guida naturalistica e caccia al tesoro per bambini.

È stata anche aperta, nell’animo nido comunale, la little free library intitolata al Sorriso della Sara.

“Tutte queste iniziative, autofinanziate e senza contributi economici dal Comune, compresa una memoria collettiva su com’era la Poggio degli anni Sessanta, hanno sempre visto una bella presenza numerica e soprattutto un clima di serenità e condivisione. Ed è questo, per noi, ciò che più conta”.

Il resoconto si chiude con un concetto guida tratto da una lettera aperta inviata dalle donne di Diapason a personalità nazionali.

“Il nostro faro è la Costituzione. Prendiamo sul serio l’impegno di provarci, a fare la nostra parte, nel nome di quella che non è solo una Carta da rispettare nella forma, ma una meta ancora da raggiungere. 

“Sentiamo che questa strada -—scrivono le donne di Diapason — è complessa ma praticabile, che è un modo possibile e concreto per coinvolgere le persone”.

Da settembre le iniziative riprenderanno e continuerà l’impegno delle sette donne per realizzare occasioni di crescita e riflessione per tutta la comunità.

[banchini — diapason]

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