LE MALATTIE INFETTIVE VIAGGIANO IN RETE

Michele Trezzi e Corrado Catalani
Michele Trezzi e Corrado Catalani

PISTOIA. Mentre il medico di famiglia continuerà a visitare il paziente nel suo ambulatorio le foto della lesione saranno trasmesse agli specialisti infettivologi in ospedale: le valuteranno, faranno un brevissimo consulto e poi formuleranno una prima diagnosi con l’eventuale richiesta di altri esami di approfondimento.

Lo scambio delle immagini e di ulteriori referti avverrà in modo rapido. Il medico di famiglia, a questo punto, potrà anche richiedere un parere sulla terapia e poi chiuderà il collegamento. Tutto questo è già realtà nella Montagna pistoiese grazie all’attivazione di un piattaforma “free”, e quindi a costo zero, in grado di mettere in relazione i Medici di Medicina generale e i medici specialisti della unità operativa aziendale di malattie infettive della Ausl 3 di Pistoia, diretta da Corrado Catalani.

Utilizzabile con tutti gli strumenti oggi disponibili nel campo della comunicazione (computer, smartphone, tablet ecc.) il sistema informatico è adatto a sviluppare il campo della telemedicina con la trasmissione, a distanza, di immagini fotografiche, video, radiologiche, microbiologiche o di altra natura che possano mettere in grado gli specialisti di formulare il quadro clinico e addirittura gestire la patologia infettiva, sempre dall’ospedale. Oltre a questo i sanitari potranno “parlarsi” programmando riunioni, sia in tempo reale che registrate.

La novità è rappresentata dal fatto che le consulenze, grazie all’impiego di questa particolare piattaforma informatica, potranno essere attivate sia in ambulatorio che durante le visite domiciliari; diventando per i Medici di famiglia un supporto di grande aiuto di fronte a malattie infettive che, per esempio, richiedano monitoraggi frequenti: questo consentirà al paziente di ottenere importanti vantaggi anche dal punto di vista terapeutico.

L’intero progetto è sottoposto alla supervisione del Laboratorio Informatico Mario Negri, l’importante istituto nazionale di ricerca, che valuterà quali ricadute avrà sui pazienti, sia in termini di prevenzione che di cura delle malattie.

Sarà comunque anche sempre proseguita la presenza dei medici infettivologi nel presidio L. Pacini, della montagna pistoiese.

Sono numerosi i vantaggi attesi dall’applicazione e dall’estensione di questo progetto. Per esempio molte malattie infettive, potranno essere prontamente trattate, grazie alle tempestive consulenze che saranno di grande aiuto ai medici di famiglia, sia a domicilio che nelle Rsa – residenze sanitarie assistite.

Messo a punto dagli specialisti della unità operativa malattie infettive (in particolare da Michele Trezzi) il progetto, è stato accolto con favore e grande spirito collaborativo da parte dei medici di famiglia della Aggregazione Territoriale Funzionale della Montagna.

Si ipotizza anche un’estensione del progetto al resto dell’Azienda sanitaria: la sua applicazione potrebbe infatti dimostrarsi utile per la sorveglianza delle infezioni sia in ambito ospedaliero che territoriale: si potrebbe ridurre l’incidenza delle malattie e utilizzare nel modo migliore l’impiego dei farmaci nella cura degli ammalati.

[ponticelli – usl 3]

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