
MONSUMMANO. Presso il Macn-Museo d’Arte Contemporanea e del Novecento in via Gragnano, 349 a Monsummano Terme in occasione della Giornata del Contemporaneo, promossa da Amaci (Associazione dei Musei d’arte contemporanea italiani) sabato 11 ottobre si terrà l’apertura della mostra “Le origini della pittura di Nino Mustica” (curata da Paola Cassinelli).
Nell’occasione sarà aperto gratuitamente il museo d’arte con le sue sale che accolgono i lavori sull’artista siciliano Nino Mustica. Alle ore 18 è prevista la visita guidata alla nuova mostra con la curatrice. È gradita la prenotazione ai seguenti numeri: 0572 952 140 – 329 360 59 64).
Nino Mustica, artista che ha utilizzato nel corso della sua lunga attività tecniche e tecnologie svariate, mantenendo comunque immutato il suo livello creativo, rientra nel programma di indagine che il Mac,N ha cercato di programmare per il 2014. La mostra composta da un dipinto e da diciassette di fogli di grafica di una collezione privata, va a riscoprire le origini dell’artista.
Evidente, nelle opere esposte, il calore della sua terra, la Sicilia, con tutto il suo antico humus sedimentato e fuso tra culture e tradizioni differenti, che si manifesta nella pittura di Mustica con la ricerca di una profonda pittura tonale, dove il colore e lo spazio si mescolano senza regole, indifferenti delle proporzioni, della prospettiva, della realistica distribuzione della luce.
Impossibile non riconoscere nel tema del tradimento la sua formazione presso l’Accademia di Belle Arti di Roma dove, nonostante il rapido avvicinarsi degli eventi noti del 1968, echeggiavano gli insegnamenti dei grandi maestri della Scuola Romana degli anni 30 quali Mario Mafai, Scipione, Giuseppe Capogrossi, Roberto Melli, Franco Gentilini, Alberto Zivieri.
Mustica coglie da tutti questi maestri la capacità di trasformare i valori dell’atmosfera in una densa stratificazione dello spazio e la porta a vivere attraverso la declinazione e il contrasto di masse e strutture, conferendo volume all’immagine con l’accentuazione dei toni luminosi. La mostra resterà aperta fino al 21 novembre 2014.
[comunicato]