lecceto & dintorni. USI, ABUSI E SOPRUSI. FALCHI E COLOMBE? MACCHÉ, SONO SOLTANTO PICCIONI!

Le strade chiuse del Montalbano devono essere riaperte perché queste sono le regole di legge che garantiscono davvero la vivibilità e lo sviluppo del territorio due cose a cui il Comune di Quarrata non fa alcuna attenzione e non porta alcun rispetto. La tragedia dei decreti Bassanini si è abbattuta sul popolo italiano esautorando gli amministratori eletti a favore di funzionari e dirigenti ducetti che ammazzano letteralmente il rispetto della legalità

 

Finalmente, dopo 13 anni di tormentata residenza (2007-2020), oggi due innocui cittadini di Quarrata sono stati in grado di godere del riscaldamento a Gpl. Finora non potevano scaldarsi perché i loro “vicini creativi” – a cui, in segno di ringraziamento, questo quotidiano dedica il pericolosissimo bombolone/bomba scoperto dalla task force nell’assalto del 16 settembre scorso – hanno loro impedito tutto ciò che era indispensabile per vivere

 

E ORA A CHI INOLTRERANNO I LORO ESPOSTI

I PADRONI ASSOLUTI DI QUEI POSTI?

NELLA BRACE CADRÀN DALLA PADELLA

PIANGENDO AI PIEDI DI SAN MATTARELLA?

 


 

A tutti coloro che pensano, come il Mazzanti e gli uffici tecnici del Comune, che la faccenda-Lecceto sia solo una bega tra privati, la proprietà offre una settimana bianca gratis in suite presidenziale nel famoso «cesso del Duce» scambiato dai comunali come un devastante insulto al Montalbano. Saranno serviti pranzi e cene a base di coscette di Nano Loacker e funghi di legno e/o gesso, reperibili lungo Via di Lecceto. Prenotazione obbligatoria presso la redazione di Fratelli di Crozza

 

NELLE STANZE del famoso Comune di Quarrata/Burràkia la convinzione dei più è che tutta la storia delle strade vicinali/interpoderali, chiuse a forza dai nuovi padroni delle colline, sia solo una mia personale questione.

Con gli imbecilli è sempre così: perché gli imbecilli, che non vedono a più di tre palmi dal naso, si fermano all’apparenza. Cerchiamo, allora, di riflettere insieme e meglio.

Il Comune di Quarrata, dal 1990 in poi, ha lasciato campo libero alla libera iniziativa dei suoi abitanti e residenti. E più erano intraprendenti (= sfacciati), più erano graditi ai signori del vapore e ai padroni del baccellaio: tradotto in soldoni, gli uffici tecnici, zeppi di gente perlopiù impreparata, che faceva e disfaceva a capocchia e secondo quanto ritenevano opportuno o vantaggioso.

Il comunismo di Bassanini non ha fatto molto bene al popolo italiano e ha lasciato il potere di decidere (spesso male) a dirigenti e funzionari. È per questo che oggi i politici-nullità che ci troviamo dinanzi (e penso a Mazzanti, ma anche a molti altri sindaci della provincia, a cominciare da quelli della Piana), non sono delle colombe inseguite dai falchi di Bassanini – che di fatto esercitano l’amministrazione come cosa propria e, non di rado come cosa nostra –, ma mostrano di essere dei semplici piccioni, nell’accezione più umiliata e umiliabile del termine.

In altre parole non contano un cazzo, perché i Marchesi del Grillo sono i loro apparentemente dipendenti, pagati con stonfi di centinaia di migliaia di euro per servire la patria, ma in realtà padroni dei loro padroni e sempre pronti a farsi i cosiddetti affari propri. Se i comunisti conoscessero la storia (e finché la hanno saputa è stato ben chiaro dinanzi ai loro occhi), saprebbero che gli imperi cadono (compreso quello della grande Unione Sovietica) proprio quando la burocrazia s’impossessa del potere e mette all’angolo l’imperatore, il re, il principe e giù giù fino al cavaliere.

Sono loro, cioè i servi/padroni strapagati, anche se spesso ignorantissimi, la vera amministrazione e il vero potere o potere reale, che fa sempre le scarpe al potere apparente. Un esempio? Comanda più un usciere di un ministro; più un maresciallo di un colonnello.

Siamo alle strutture dirigenziali e dei funzionari con la cosiddetta posizione organizzativa. E, per capirci, questo tipo di posizione che organizza è, di fatto, l’espressione della sergentite acuta, ma cronicizzata: la vediamo spesso nei film americani dove i plotoni dei marines vengono messi in riga da un uomo soltanto che lava e stira a dovere i poveri marmittoni.

Alla posizione organizzativa e dirigenziale prevista per legge (del Menga) corrisponde, dall’altra parte, la posizione dei piccioni (alla pari: sia le giunte, come quella in ciabatte di Quarrata; che i sudditi del popolo, costretti ad essere violentati e a dover tenere la testa china).

È proprio necessario vivere da piccioni?

Ma soprattutto la posizione dei piccioni è la classica postura dei musulmani in preghiera: in ginocchio e con il culo all’aria, in attesa di… miracoli dell’amministrazione.

Non credo che questa sia la migliore posizione per chi, come cittadino, pagando le tasse a forza (il prelievo è sugli stipendi e le pensioni), deve subire la capocchia di qualche ducetto presuntuoso e, spesso, impreparato e incapace. Le lauree non c’entrano una beata minchia: perché (e lo vediamo chiaramente da Conte e non solo) le ridicole corone di alloro in testa non sono affatto la medicina che fa diventare intelligenti. Specie con tutta l’asinità che c’è in giro.

Per questo motivo chi fa una battaglia di libertà, legalità e trasparenza, non può e non deve essere considerato un cretino che si fa i cavoli suoi: perché ogni pezzetto di libertà conquistata, care intelligenze sublimi di partito, è un pezzetto di libertà per tutti, anche per i democratici alla Mazzanti, che non capiscono una mazza di San Giuseppe e neppure la ben comprensibile mazza di Aronne che fa bene alle donne.

Aprire e fare riaprire il reticolo delle vie e delle strade vicinali e interpoderali di Lecceto, significa – carissimi bauloppi ottusi – liberare davvero le potenzialità di un territorio. E chi, invece, ama cancelli, muri e barriere, ha sempre la possibilità di migrare in Corea del Nord dove Kim saprà contentare tutti a dovere e piacimento.

Quanti piccioncini dalle Anpi-e vedute!

Perciò – e lo ribadisco con forza e decisione – occorre riaprire il Montalbano, non per me: per tutti! Riapritelo tutto e riaprite anche la Piana, perché gli stessi problemi ci sono anche giù, dove cantano i ranocchi, basta uscire dal centro di quarrata. Riaprite e fate riaprire tutto ciò che è stato chiuso, e non perché è un problema mio personale o di altri a me cari, ma per il fatto che lo prevede la legge, lo prevedono gli usi, le consuetudini da tempo immemorabile ed è perciò consolidato in eterno. Quella legge di cui dovrebbe essere garante l’avvocata Francesca Marini che, al contrario, non osa fare pio.

È illegittimo far chiudere le vicinali e le interpoderali. Ma è sicuramente illegale pretendere di far restare chiuse quelle strade che sono sempre servite alla vita e all’esistenza di tutti. Mi dispiace, falchi e piccioni: ma la legge è legge. E voi – per dirla alla marchese – non siete un cazzo!

Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.it]
Art. 21. Buonasera a Marco Okkione Mazzanti
e a tutti i falchi che lo comandano

 

 

Chiacchierano tutti su ciò che non conoscono. Meglio farebbero a conoscere senza chiacchierare…
Capito opposizioni inutili di Quarrata?

 


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