lecceto, giustizia & superficialità. «CARE AUTORITÀ COSTITUITE, NON CREDERETE MICA CHE STIA A GUARDARE MENTRE MI SPENNELLATE DI PECE E MI ACCENDETE IL FUOCO SOTTO I PIEDI, VERO?»

Una mare di sudore per la Procura di Pistoia che, non volendo leggere e non intendendo indagare seriamente, si ritrova sotto il naso le carte ignorate. «E ora che ne sarà del mio viaggio? | Troppo accuratamente l’ho studiato | senza saperne nulla. | Un imprevisto è la sola speranza. | Ma mi dicono ch’è una stoltezza dirselo»: una perfetta citazione da Eugenio Montale per chi arriva a sbattere contro le regole invalicabili del gioco


Se le norme devono essere applicate, allora il ragionier non-dottor Romolo Perrozzi, Ctu del tribunale di Pistoia, ha avuto vari favori del Comune di Quarrata: perciò io non sono uno stalker e tutto l’impianto accusatorio contro di me finisce in polvere, anche se al sostituto Claudio Curreli dispiacerà molto assai…


QUALCUNO LOTTA PER LA “TERRA APERTA”

MA SULLE VIE IN COLLINA NON SI ACCERTA


La legge è logica: ma se non è logica, che legge è?


 

Claudio Curreli, Tommaso Coletta, Giuseppe Grieco

 

Gentilissimi sostituti Claudio Curreli & Giuseppe Grieco e ill.mo PM Tommaso Coletta, che aveva promesso di lavorare per la «gente comune»…

Cosa credete di avere fatto con il vostro modus operandi di assoluta inerzia – perciò inattendibile oltre che confliggente con le norme di legge – che ha portato me agli arresti domiciliari per 104 giorni? Me fatto passare per lo scemo del villaggio, svillaneggiato in aula e preso in giro, coinvolgendo in questo processo vergognoso perfino miei familiari che non c’entravano con me nemmeno in un’unghia di piede?

La verità incontestabile è – e risulta dai documenti – che non avete né letto niente di quello che vi è stato inviato, né tantomeno svolto indagini come dovevate e/o le avete fatte svolgere da chi non le ha svolte come doveva.

Ora siamo quasi alla svolta e, perciò, è l’ora che vi leggiate le mie dichiarazioni del 6 luglio 2021. Vi dico, a chiare lettere, che «il mio metodo non è il vostro», che «il vostro metodo è quello dell’antipodo della logica».

Voi, con la supposta alterigia di essere sempre e comunque dalla parte della ragione, prima accusate e dopo motiverete. Io, povero ma onesto nessuno, prima studio e soltanto dopo inizio a parlare: a – come si dice – ragion veduta.

Certo, posso anche sbagliarmi. Ma di sicuro è che lo faccio molto meno di voi, con molta meno arroganza e con molto più rispetto delle «autorità costituite» di quanto le «autorità costituite» hanno mostrato e mostrano nei miei confronti e – devo aggiungere – di molti altri cittadini passati dal passatutto della giustizia pistoiese.

Bastava, ad esempio, che al luogotenente Salvatore Maricchiolo aveste chiesto di non perdere tempo inutile su una chiavA e avesse letto (e saputo leggere) che cosa dicevano la legge nazionale e i regolamenti del Comune di Quarrata sulle strade vicinali-interpoderali, come ho fatto io.

Gli sarebbe passata sùbito la voglia di basare le sue inutili indagni-raspate a zampa di gallina, estemporanee in qua e in là, senza capo né coda, per dare solo manforte a quello sterquilinio che è, per vari aspetti e problemi, anche di falsi e favori, la “santa casa comunale” del sindaco Marco Mazzanti: altro figlio dell’analfabetismo di ritorno e dell’impreparazione umana prima ancora che tecnico-politico-amministrativa. E chiarisco che sto esprimendo delle semplici opinioni personali.

Con il processo che il solerte sostituto Claudio Curreli, l’uomo che lavora per lo Stato e contro lo Stato; che opera nello stesso tribunale della moglie (lei in civile e lui in penale: e sulle stesse materie); che redime le “prostitute sacre” sulle rotonde di Agliana; che fa lo scout ecologista ma non muove dito per sbrogliare la matassa della sporcizia della chiesa di Vicofaro (là è per la Terra Aperta e quella realtà non si tocca!): con quel “processo politico”, ho voluto vedere fino a che punto di vergogne ci si sarebbe potuti spingere. E la dimostrazione è stata devastante, a mio parere. Un’inchiesta giornalistica serissima e in grandissimo stile, su cui tutte le menti libere di Pistoia hanno generosamente finto di non vedere, non sentire, parlare, direi in perfetto “stile mafioso”.

Gli ci voleva tanto, a così tante menti, dotate di così fine scienza giuridica, per andarsi a leggere quattro pagine di leggi e regolamenti? Quelle stesse norme che qui pubblico pubblicamente perché sia chiaro che la materia che il sostituto Giuseppe Grieco definisce “interessi personali”, è invece una serie di questioni di diritto pubblico e di interesse pubblicistico.

A mio parere, il dottor Grieco dovrebbe ripassare con la massima attenzione i manuali grazie ai quali è arrivato ad essere chi è e ad esercitare l’arte del sostituto. Anche lui lavora nello stesso ambiente della moglie, che magari, non è togata, ma è lì, in una cancelleria: lui in penale, lei in civile. Cosa significa? Quando a sera si siedono sul divano, dinanzi alla Tv, sono così ineccepibilmente puri e riservati da recitare – come il sostituto Curreli e sua moglie Nicoletta Curci – la parte di San Tommaso d’Aquino e di Santa Rita da Cascia?

Ha il coraggio – per non dire peggio – di accusarmi di “interessi personali”? E i suoi? Che interessi sono rispetto alla oltranzistica difesa di chi – e non vi sono dubbi – ha avuto dal Comune il privilegio e il favore di fare ciò che non poteva?

Ha il coraggio di chiedermi, il sostituto Grieco, qual è l’interesse pubblicistico delle vicende del ragionier non-dottor Romolo Perrozzi, Ctu del tribunale di Pistoia che si definiva dottore senza esserlo? È l’interesse di uno dei suoi 55 milioni di datori di lavoro, cioè di un cittadino, che, messo all’angolo, ingiuriato e nell’impossibilità di poter vivere la propria vita come la ha sempre vissuta nei suoi 75 anni precedenti (eccole qui le vere ipotesi dei 610, 612 bis inventato, 368 cp e il resto in fila, e perché no l’associazione a delinquere, 416 cp?) non può circolare liberamente dove ha sempre circolato; non può fiatare dove ha sempre respirato; non può camminare dove si è sempre mosso liberamente perché sei gentili residenti del luogo hanno piazzato – come hanno voluto – almeno 10-12 telecamere che riprendono chi si reca a Lecceto. Ma ciò non basta. I sostituti pistoiesi sono fortunati. E talmente liberi che… possono perfino vivere ottenendo la residenza in una casa senza porte e senza finestre.

Dottor Grieco, e tutti gli altri in fila: queste cose non si fanno quando si deve prendere a mazzate un cittadino che chiedeva non la luna, non un favore, ma l’applicazione delle norme in vigore!

Invece il dottor Grieco viene in aula; mi svillaneggia con domande della vergogna (perché non mi sono iscritto a Fratelli d’Italia… un sostituto! E lui? Perché non si è iscritto a Rifondazione o al partito di Ingroia o Palamara?). E parla delle mie tendenze a delinquere coinvolgendo in esse anche chi non c’entra neppur per un pelo, mia figlia. Ha letto le mie conversazioni chat WhatsApp con un suo nemico mortale, il luogotenente Sandro Mancini: non ha potuto resistere.

L’avvocata Elena Giunti viene in aula, strilla senza essere informata su nulla e poi ficca il naso nelle mie conversazioni con i miei familiari. Si straccia le vesti e si strappa i capelli: è forse vietato parlar male della gente se si parla in famiglia, avvocata senza il latino?

Ha infilato il naso in cose che non lo riguardavano: e ha sparso vergogna a man bassa, finendo, presumibilmente, per stimolare anche l’avvocata del Perrozzi, la signora Elena Giunti, che non sa il latino, ma che ficca il naso nelle conversazioni di mia nipote. È l’Italia che combatte lo zar dalla parte di Volodymyr Oleksandrovyč Zelens’kyj o sono solo le ceneri ancora incombuste dello statalismo di zio Stalin di comunistica memoria?

Quanto al PM Coletta, a mio parere – e non è la prima volta che lo scrivo – è una figura di pura inconsistenza, direbbe qualche poeta post-moderno. Lo fanno contare, nonostante sia il capo – nonostante sia il capo: ed è mia opinione, perciò incontestabile – come un due di briscola: non è la prima volta che lui dà ordini e i suoi fedeli armigeri corrono in mille divergenti direzioni.

Leggete attentamente le cose che qui pubblico. Smettete di partire lancia in resta dando aprioristicamente ragione a chi si lamenta ma ha avuto – come il Perrozzi – solo spudorati privilegi.

Smettete di perseguire (rectius: perseguitare) chi non soffrite perché non si fa zerbino per i piedi delle «autorità costituite». E Claudio Curreli, che è il sostituto dei 9 anni a padre Fedele Bisceglia, ma solo perché fece sparire un fascicolo, si decida una buona volta (fatelo decidere voi: perché a voi spetta) a farci sapere se conosceva o no il Perrozzi; se il Perrozzi aveva avuto curatele o da lui o dalla moglie Nicoletta Curci, perché la giustizia non deve essere trasparente, deve essere specchiata, se vuole essere credibile e rispettabile.

E abbiate rispetto, anche, del dottor Luca Gaspari, cui scaricate sulla schiena l’insostenibile fardello di procedimenti in cui mancano le indagini: l’art. 358 cpp è stato costantemente violato. Non fatene una vittima forzata, chiusa fra uscio e muro, perché è costretto a lavorare con il dilemma di Buridano. Leggete, ma prima ancora imparate a leggere, perché nessuno di voi sembra essere in grado di farlo, almeno stando ai parametri di giudizio di un filologo titolato con più di 50 anni di professione.

Attenetevi alla legge, invece di farne pezze da piedi. Anche perché il cammino è lungo: la cosa non si ferma; i fatti parlano da soli e la verità, come i cadaveri, viene sempre a galla. Con tutto il fumo che avete sollevato, siete contenti del cancro che avete fatto crescere a dismisura?

Un consiglio per la pubblica accusa che, sul nulla – anzi, a mio parere, su ipotesi di sviamento di potere e di continui abusi d’ufficio –, ha chiesto 4 anni per me e 2 per Romiti: fissate per noi una pena in cella comune sull’Isola di Montecristo. Il Romiti, gentile dottor Grieco, non si vergogna di essere mio amico anche se sono pieno di querele – come lei ha inaccettabilmente detto in aula. Lui sa leggere le carte (è geometra) e capisce anche quando un mucchio di sporcizia viene raccolto e accolto come una indiscutibile querela con cui picchiare il nemico.

Io sono costretto a vivere così. E sarei io lo stalker, signori?

Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.it]


Il sostituto Curreli conosce in qualche modo il ragionier non-dottor Romolo Perrozzi, Ctu del tribunale? Perché fa il personaggio muto?


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