Da una parte si fa propaganda per le terre sottratte a mafia e camorra e dall’altra i democratici di Quarrata si adagiano sulle contravvenzioni estorte con l’autovelox… D’altronde il sindaco del Mazzanti non riesce a leggerlo un articolo del Codice della Strada: è più facile infilarsi la fascia e si dura meno fatica!
Romitino apre le porte, per il resto… multe a morte!
SE QUELL’OCCHIO DI DIO TU NON LO VEDI
LO PRENDI IN TASCA E MANCO TU CI CREDI
Spettabile Redazione,
queste foto, scattate Mercoledì scorso, vogliono segnalare come viene posizionata la postazione mobile di autovelox da parte della Polizia Municipale di Quarrata.
Siamo lungo la Strada Statale 66 Pistoiese all’altezza dell’abitato di Catena. Come si può notare l’autovettura su cui è posta l’apparecchiatura di controllo (con all’interno seduto un agente) si trova in una piazzola posta subito dietro l’immobile contraddistinto dal civico 761 e pertanto risulta del tutto invisibile agli automobilisti che provengono da Firenze, mentre il cartello (di modeste dimensioni e reso poco visibile dal riflesso del sole) che segnala il “controllo elettronico della velocità” è posto all’altezza del civico 835 in corrispondenza dell’uscita dal distributore di carburanti.
Ricordo che l’art. 142 comma 6-bis del codice della strada prevede che: “Le postazioni di controllo sulla rete stradale per il rilevamento della velocità devono essere preventivamente segnalate e ben visibili, ricorrendo all’impiego di cartelli o di dispositivi di segnalazione luminosi, conformemente alle norme stabilite nel regolamento di esecuzione del presente codice”.
In questo caso mi sembra che le norme siano state del tutto disattese e che per l’ennesima volta dobbiamo purtroppo assistere, da parte di coloro che dovrebbero tutelare i cittadini, alla messa in atto di sistemi che traggono palesemente in inganno quella che viene definita la “gente comune”.
Cordiali saluti.