legalità. ROMITINO, NON BASTANO “LIBERA” E LE CORSE A FARE, DI UN COMUNE CORROTTO COME IL TUO, UN LUMINOSO TEMPIO DELLA LEGGE

Gli uffici tecnici, dove si mesta il peggio, fanno pena: sanno, vedono e se ne stanno zitti. Quarrata-mafia, altro che Quarrata Libera dalle mafie! Il Montalbano lo avete fatto massacrare dalla gente che vi si è trasferita e ci ha fatto sopra il peggio del peggio


La legalità a Pistoia e provincia la potrebbe riportare solo la procura
Ma non ne ha intenzione, a quanto pare


LA LEGGE ABBAGLIA SOLO I TANTI ALLOCCHI

CHE VOTANO IL PD DEI MILLE ABBOCCHI


 

Quarrata non è un Comune rispettoso della legalità

 

Una volta i contadini dicevano: «Spazza in casa tua, invece di andare a spazzare in casa degli altri!». La stessa cosa deve essere detta a questo pseudo-sindaco fasciato che prende in giro i suoi amministrati con la disinvoltura di un lobotomizzato e l’altrettale sorriso sulle labbra.

Amministrare non è questo. Essere legali non è questo, Romitino. Pensa solo che se tu puoi fare di queste indecenti pagliacciate (non sto offendendo chi ha corso in perfetta buonafede), con cui, da prete qual sei, cerchi di marinare, aglio-olio-e-peperoncino, la materia grigia di chi votando te ha, al contrario, rieletto Mazzanti per il terzo mandato (del resto il Pd, ce lo insegna Vincenzo De Luca, è portato al terzo mandato…);

se tu puoi fare di queste indecenti pagliacciate, dicevo, la colpa non è nemmen tua, ma di chi te lo lascia fare. E si torna al punto dolente: al fatto che Pistoia è, come l’Italia nell’ottica di Dante, una “nave sanza nocchiero in gran tempesta, non donna di province, ma bordello”. E il bordello ha una origine: la stessa che lascia i cittadini di Vicofaro marcire in mezzo al caos e che ignora i problemi dell’immigrazione.

Tom Col doveva lavorare per la «gente comune» e non voleva processi di risonanza mediatica e invece è riuscito a dare il peggio di sé, con i suoi fidi aiutanti, perseguitando la libera informazione e, di fatto, favorendo le attività oblique dei suoi sostituti come Curreli; e combattendo la libertà di opinione anche se basata su documenti certi, come quella che si scrive su questo univo e vero giornale.

La legalità è una cosa molto più seria dell’assessore Simone Niccolai e dei suoi capannoni abusivi

Romitino, Romitino… c’hai un Comune che è un casino! Il Comune di Quarrata di cui da quattro anni sto dicendo peste e corna e senza che nessuno provi a dimostrare il contrario.

Gli uffici tecnici, dove si mesta il peggio, fanno pena: sanno, vedono e se ne stanno zitti. Quarrata-mafia, altro che Quarrata Libera dalle mafie! Il Montalbano lo avete fatto massacrare dalla gente che vi si è trasferita e ci ha fatto sopra il peggio del peggio.

E a seguire: atti falsi, permessi falsi. Mentre voi (sia tu che il tuo vero sindaco Okkióne) lì a grattarvi i coglioni tra diplomini, colombine bianche in volo, coperture e immonde guarentigie a chi, come il tuo assessore all’edilizia e agli abusi, Simone Niccolai, reprimeva i cittadini mentre lui si faceva le casine abusive per i suoi camperini!

La vogliamo dire com’è, Romitino? La vostra amministrazione fa schifo. Fa vergognare i suini da allevamento della Pianura Padana. E, detto fra noi, se avete il coraggio di affermare che siete vergini, venite in piazza a mostrare il vostro imene intatto agli occhi del popolo.

Non ce la fate, eh? Perché la legalità è talmente una cosa seria e impegnativa, che non la reggono due spalle tonde* che possono portare al massimo una striscia tricolore simile a quella delle mortadelle di Bologna!

Il resto alla prossima puntata.

Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.it]


* – “Spalla tonda” per Noi di Qua indica chi non è tanto incline al lavoro e alla fatica…


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