PESCIA. I 5 Stelle passati al gruppo “Percorso Comune” scrivono, in risposta a Salvatore Leggio e al suo intervento sul “Tirreno” del 27 gennaio:
Facciamo notare che l’accusa che ci viene fatta denota una superficialità di pensiero probabilmente dovuta alla scarsa conoscenza dei fatti che hanno comportato la decisione tanto criticata.
La nostra uscita dal M5S, non ha nulla a che vedere con il trasformismo politico a cui siamo abituati dalla politica italiana è dal sig Leggio: ricordo a tutti che il Sig. Salvatore Leggio, Capolista della Lista Civica Pescia è di Tutti (prese il 12% e fece vincere al primo turno il Pd); fino ad 8 mesi prima era presidente del consiglio per la Giunta Marchi e ci era arrivato militando in Alleanza Nazionale.
Il M5S ha come nucleo fondante il “non statuto”, la democrazia partecipata. Nell’ultimo anno, palesemente, ed è cosa nota a chi è informato correttamente dei fatti, le decisioni del movimento sono state tutt’altro che partecipate: espulsioni con processi sommari, creazione di un “direttorio” eletto solo dalle “massime autorità”, senza partecipazione degli attivisti e diffusione fra gli “attivisti grillini” della venerazione dell’amato “leader”.
Del M5S in cui noi credevamo non è rimasto nulla, ma solo un mostro che sta divorando se stesso. Ma se decine di deputati e consiglieri stanno fuggendo, ci sarà un motivo? Il movimento è stato tradito da quelli che oggi ci chiamano opportunisti e traditori.
Non siamo noi che ci dovremmo dimettere, ma loro, se hanno un po’ di coerenza. Negare la deriva autoritaria di stampo stalinista del movimento è negare il sole e sfidiamo chiunque a contraddirci. L’onestà è necessaria, ma non è sufficiente per una società migliore: la storia si ripete, anche Stalin ed Hitler non hanno mai rubato al popolo.
Moltissimi cittadini che avevano votato il 5 stelle, hanno fatto un passo indietro, abbiamo visto i risultati alle lezioni europee. Eppure questi sono rappresentati in Parlamento da persone che si sono adattate a questa deriva.
Per noi era molto più semplice far finta di niente ed andare avanti come si era partiti, ma proprio per la nostra coerenza, per non tradire i principi che erano fondanti del M5S e per non deludere chi ci ha sostenuto, siamo andati via e abbiamo scelto di spostarci in “Percorso comune”, non nel Pd o Fi: una lista di cittadini che vuole continuare a sognare e a perseguire gli obiettivi prefissati, con l’onestà e la serietà che ci hanno sempre distinti.
[percorso comune pescia]