les liaisons dangereuses. PISTOIA, UNA PROCURA E UN TRIBUNALE IN CUI LE “PROSSIMITÀ SOCIALI” SEMBRANO ESSERE COME LE “ADERENZE” IN CHIRURGIA. A DISCAPITO DEI MAGISTRATI CHE ONORANO SILENZIOSAMENTE IL LORO MANDATO

Oggi, 14 luglio 2023, 234 anni esatti dopo la presa della Bastiglia, è cambiato qualcosa nel mondo? Io non credo proprio. Sono però certo che, se qualcosa è mutato, è solo cambiato in peggio


Duemila anni di civiltà catto-progressista
non sono bastati a sconfiggere l’ingiustizia


ALLONS ENFANTS DE LA PATRIE

LE JOUR DE GLOIRE EST ARRIVÉ!


 

Meditando sulle condizioni di Sarcofago City…

 

Non per nulla oggi è il 14 luglio e si può festeggiare anche il ricordo della fine del Medioevo. Ma, con la chiarezza dello storico, rendendoci conto che esso, in Italia e a Sarcofago City, è tuttora vivo, vegeto e incontrastato proprio nelle stanze della [in]giustizia, alla quale viene garantita lunga vita (anche con accanimento terapeutico) da parte delle «autorità costituite».

No. Il Medioevo non è mai finito, nonostante la presa della Bastiglia. Non è finito neppure in quella Francia che fu un faro e che ci ha dato un codice civile frutto della chiarezza di idee di un toscano trapiantato ad Aiaccio.

Non è finito in Francia, quella di un Macron che annaspa tra lo sfruttamento dei popoli africani e le guerriglie dei non-europei che si stanno impossessando dell’Europa; e neppure nel resto dei paesi, stupidi e rinunciatari come il nostro, legati mani e piedi al cadavere che sta imputridendo di un’istituzione artificiale che ha portato solo imposizioni, guai, recessioni e condizionamenti ideologici.

E poiché la realtà visibile si esempla sempre e comunque su quella che vi è sottesa, basta osservare l’amministrazione giudiziaria locale per estrapolarne elementi di analisi e critica di un mondo che non va da nessuna parte perché è senza gambe.

Gliele hanno amputate la Costituzione e i falsi democratici che se ne sono appropriati per dare ai beoti l’idea di vivere nel miglior mondo possibile; in un paese in cui – ricordo ancora quel voltagabbana di Benigni – grazie all’articolo 21 ognuno ha il diritto di esprimere le proprie opinioni: tutte.

Basta, però, che non contrastino con quelle dei gestori del bar che distribuiscono caffè, cappuccini, paste, brioches, bomboloni e… in cool 8 da Crozza ogni tre per due.

Quel che Coletta promise, fu un debito. Peccato non pagato…

Il Medioevo non se n’è mai andato. È vivo e vegeto in mezzo a noi. Ed è ottimamente rappresentato da questi fatti (e sono solo esempi) che voglio rimettere in fila:

  1. se a Pistoia denunci la schifezza morale e corrotta di pubbliche amministrazioni che stimolano al vomito (il Comune di Quarrata che favorisce alcuni e massacra altri; quello di Agliana che s’inciùcia con gli avversari politici e calunnia i suoi, un tempo, sostenitori; il Comune di Montale che traffica in benevolenze e angherie nel settore Carbonizzo di Fognano; il Pd che si salva il culo nella storia della Comunità Montana, deviando il fiume del male su un capro espiatorio unico; gli inquinatori che non pagano le malattie e le morti dei cittadini; un’Asl che fa onco): se fai tutto questo e porti anche prove e documenti, trovi immediatamente un bel murone di gomma, con un esercito da gendarmeria vaticana e guardie svizzere le quali, in nome della legalità, ti inquisiscono, ti trattano come un delinquente comune, uno stalker, un violento privato, un estortore.
    Poi arriva un giudice che, più che per prossimità sociale, per aderenza medico-chirurgica, conferma le sconvolgenti minchiate costruite con assoluta rozzezza da parte di Pm e sostituti i quali perseguono un solo preciso compito: mantenere il potere così com’è in questo momento. E in mano a loro;
  2. se intervieni per chiedere aiuto a chi l’aiuto deve dartelo, prendi anche 104 giorni di arresti domiciliari firmati a cuor leggero (e a testa vuota: libera espressione; art. 21 Cost.) perché il potere ha sempre ragione; il potere è democratico e costituzionale; le rivendicazioni dei propri diritti, invece, no. E la plebe va tenuta buona a calci in culo;
  3. se dimostri che sindaci, assessori, dirigenti dell’Usl sono di semplici babbuini con le peggiori tendenze a favorire alcuni (per partito preso o per altre vergognose e squallide motivazioni) sei un uomo pericoloso e da cancellare dalla faccia della terra di Pistoia e d’Italia.
    Dài noia e devi essere messo in condizioni da non nuocere al malaffare.

Le liaisons dangereuses o «prossimità sociali» di Tommaso Coletta o aderenze medico chirurgiche pistoiesi, funzionano a senso unico a iniziare dalla testa – perché è da lì che il pesce puzza – e dal Ben-Hur che, di volta in volta, tiene le briglie della quadriga nel Circo Massimo delle menzogne istituzionali.

Più delle parole non dovrebbero contare i fatti, specie se mal-fatti?

È Coletta, ora – l’uomo-Pm che salva la sorella del suo capo fiorentino Luca Turco –, che stoppa la giustizia perché gli ariani della civiltà democratica (i progressisti al potere) non devono essere toccati.

È Coletta che, in nome del «voglio aiutare la gente comune», salva Alessandro Galardini, il prof. catto-com che partecipa ai sinodi diocesani, ma che dà di fascisti alle forze dell’ordine.

È Coletta che fa rinviare a giudizio il luogotenente Sandro Mancini che bacchetta il Galardini-pensiero. Ed è sempre Coletta che, chiamato a far vedere le motivazioni con cui ha salvato il prof. assessore di Ferdinando Betti (sindaco del Carbonizzo benvisto da De Gaudio), risponde che, per valorizzare la legge sull’accesso e l’amministrazione della giustizia (la sua, evidentemente), nega al cittadino Mancini il diritto di sapere perché il Galardini è un santo e lui, invece, un dannato. Ascoltaci, o Coletta!

E mentre dico questo, penso a un’altra situazione che, quanto a bruttura, farebbe impallidire perfino Quasimodo, il famoso gobbo di Notre-Dame.

Coletta, infatti, con i suoi sostituti Claudio Curreli e Chiara Contesini (per personale mio giudizio, sia impreparata, che distratta nell’affrontare la tematica-stampa e l’argomento “capi di imputazione”) basa la propria legittimazione ad agire ai sensi dell’art. 73 R.D. 30 gennaio 1941, n. 12 (ordinamento giudiziario), ove si recita che il pubblico ministero veglia sulla osservanza delle leggi, potendo intervenire «in ogni altra causa in cui ravvisa un pubblico interesse».

E ha ragione. Bravo Coletta! Peccato che non colga l’aspetto del pubblico interesse anche nei legami illeciti del suo sostituto Claudio Curreli con l’immigrazione clandestina e la presenza dei 150-200 ospiti in-identificati di Vicofaro.

Tranquilli, pistoiesi! È normale che Curreli e sua moglie-separata-divorziata, Nicoletta Maria Caterina Curci, vivano e lavorino nello stesso tribunale. Il presidente Barbarisi ha risolto il problema una volta per tutte, con tanto di sigillo!

Peccato che non colga l’aspetto del pubblico interesse anche nella con-presenza illecita di Claudio Curreli con la moglie (o ex, dipende…) Nicoletta Maria Caterina Curci, nello stesso tribunale di Pistoia; e peccato che non lo capisca (o non intenda capirlo) lo stesso presidente del tribunale, Maurizio Barbarisi, così ligio all’idea della legittimità e così chiaro nel mostrare che la giustizia, a Pistoia, è meno importante di una opinione.Osservate ben cosa mi ha fatto rispondere proprio stamattina, 14 luglio. E godete del regno della giustizia più pura del mondo.

Peccato che Coletta non voglia leggere e informarsi, in alcun modo, sulla corruzione dei sindaci Mazzanti e Romiti di Quarrata; dei loro infedeli uffici tecnici faldati pronti a vendere indulgenze di condoni fasulli e permessi di costruzione illecito-illegali; dell’assessore agli abusi edilizi Simone Niccolai che, proprio in virtù del suo compito, costruiva capannoni abusivi per i suoi camper nell’orto di casa sua…

Oggi, 14 luglio 2023, 234 anni esatti dopo la presa della Bastiglia, è cambiato qualcosa nel mondo? Io non credo proprio. Sono però certo che, se qualcosa è mutato, è solo cambiato in peggio.

Perché, tenendo presenti le osservazioni sin qui tracciate, non è per niente un successo particolarmente confortante dover ammettere, per forza di evidenza, che i magistrati che si comportano come Coletta e i soldati della sua armata, sono una incontestabile vergogna per l’amministrazione della giustizia nostrale!

Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.it]


 

E ora cosa farete? Mi accuserete di avere veridicamente rappresentato il vergognoso sistema-Pistoia, per altro non ignoto anche altrove nonostante l’alta sorveglianza di Csm, Anm e Sergio Mattarella?

In Francia basta Macron per sputtanare l’azione rivoluzionaria più grande degli ultimi due secoli e mezzo. Vanificata dai liberal-perbenisti!


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