PISTOIA. “Prima di tutto desidero ringraziare la società Us Pistoiese 1921 per la lettera e fare i complimenti a tutti i dipendenti, i collaboratori e gli appassionati per i risultati ottenuti in questi ultimi anni di permanenza nel campionato professionistico.
Astenendomi da giudizi tecnici o sportivi che non mi competono, ritengo doveroso sottolineare gli sforzi compiuti da questa società, nata sette anni fa dopo il fallimento dell’AC Pistoiese, nel consolidare la Pistoiese nel calcio professionistico.
Da tifoso arancione confido sempre nelle migliori performance sportive ma, siccome il meglio è nemico del bene, bisogna sempre tenere i piedi per terra e valutare a 360 gradi l’andamento di una società.
L’analisi, infatti, non può prescindere da fattori come la fragilità del sistema professionistico, la crisi economica che non aiuta il sostegno, anche economico, alla crescita societaria, e, last but not least, le condizioni in cui gli atleti sono messi nelle condizioni di svolgere la propria attività.
E qui vengo al punto delle richieste avanzate dalla società. Prima di tutto vorrei ribadire un concetto: non si mettono in competizione società sportive, anche di discipline diverse, quindi con esigenze diverse, per l’utilizzo di un campo. Aver costretto la Pistoiese a lasciare il campo Sussidiario è stata una scelta sciagurata sotto tutti i punti di vista.
Sotto il profilo tecnico i giocatori, che militano in un campionato professionistico, sono stato costretti a disagi inconcepibili, spogliandosi allo stadio per poi montare in macchina ed andare ad allenarsi a Pistoia Ovest. Solo chi non ha sensibilità, passione e competenza nello sport poteva concepire una simile soluzione. Ma il vero danno è stato alla società e ai tifosi.
Entrambi infatti sono stati privati del campo che da decine di anni li rappresenta al pari dello Stadio. Abbandonare il Sussidiario ha voluto dire allontanare i tifosi dalla Pistoiese e creare anche un danno d’immagine alla società.
Ma veniamo alle soluzioni che propongo:
1) Ritorno immediato, dalla prossima stagione sportiva, alla piena disponibilità del campo Sussidiario a Pistoiese e ai suoi tifosi.
2) Una task force di tecnici a disposizione per dirimere tutte le questioni tecniche relative all’agibilità dello stadio.
3) La partenza, entro l’estate, dei bandi relativi alla gestione degli impianti sportivi cittadini, compreso Pistoia Ovest.
Non è mia abitudine promettere più di quanto posso realizzare, quindi, evito di assicurare lavori di straordinaria manutenzione dello Stadio come demolizione della gradinata o interventi simili nel breve periodo.
Penso, però, che il tema dell’ammodernamento dello Stadio si debba porre come obiettivo da raggiungere nei prossimi anni, magari con il coinvolgimento del privato, per creare un luogo che generi interesse 7 giorni su 7 con funzioni attrattive anche dal punto di vista commerciale. La priorità, adesso, è mettere a norma la curva nord e garantirne la fruibilità.
Infine, voglio garantire, questo sì, la mia massima disponibilità alla dirigenza della società non solo nella collaborazione dell’amministrazione comunale ma anche nel sostegno al rafforzamento del progetto. Mi adopererò, di concerto con la società, per trovare persone che sostengano la Pistoiese, evitando speculatori e fattucchieri. Persone del territorio che possano dare un sostegno ad un progetto che deve avere ambizioni grandi come grande è stato il suo passato.
Forza vecchio cuore arancione!”
Roberto Bartoli