PISTOIA. Lunedì 2 ottobre si aprirà la Settimana teologica diocesana: I linguaggi del divino. Leggo che inizierà con l’arrivo di mons. Galantino, segretario della CEI, autore del libro: Beati quelli che non si accontentano, l’incontro si terrà nella Sala Maggiore del Palazzo Comunale.
Perché?
Strano che invece il nostro vescovo si “accontenti”, andando ad omaggiare e a dare prestigio alla nuova amministrazione, il cui sindaco interpellato sui migranti e i fatti della parrocchia di Vicofaro rispose: “devo pensare ai miei cittadini, non ho tempo per andare a Vicofaro da don Biancalani”.
Forse la pensano allo stesso modo, dal momento che anche mons. Tardelli ha seguito le sue orme non andando la domenica a Vicofaro alla S. Messa, adducendo impegni.
Di fronte ad una provocazione così grave, dove ad un suo sacerdote veniva messa “in discussione la sua dottrina”, si è dimenticato di essere “padre e pastore del proprio gregge” mettendolo alla berlina.
Una assenza ingiustificata e studiata.
Mai un padre e un pastore dovrebbero farsi ricattare dalle paure: la paura del futuro, la paura che ci mette in balia di chi ci usa.
Mi ha colpito scoprire che papa Francesco fa leva sull’importanza di sentirsi sicuri e sui rischi della paura, per incoraggiarci a muoversi correttamente sul piano complessivo.
Chi si mette al servizio del Regno, del bene complessivo e integrale dell’umanità, non ha paura di affermare con schiettezza il valore e la dignità di ogni persona, perché sa che la paura viene alimentata, manipolata, perché, oltre ad essere un buon affare per i mercanti di armi, ci indebolisce, ci destabilizza. distrugge le nostre difese psicologiche e spirituali, ci anestetizza di fronte alla sofferenza degli altri e alla fine ci rende crudeli.
Essere tiepidi e assenti a cosa serve?
Nel libro dell’Apocalisse, cap. 3, 16, si legge che il signore i “tiepidi li vomita”.
Il vescovo si deve “ingraziare” la nuova amministrazione? Che senso ha iniziare questo avvenimento importante per la Chiesa pistoiese, in Comune?
Mons. Galantino è stato informato di tutti questi avvenimenti?
Mons. Tardelli non è nuovo a certi atteggiamenti, tempo fa si è rifiutato di incontrare e salutare il cardinale Coccopalmerio, capo del dicastero della Giustizia, invitato a parlare sulla famiglia, nonostante fosse stato più volte invitato?
In questo tempi di paralisi, di disorientamento. di proposte distruttive, noi credenti abbiamo bisogno di un pastore che solleciti la partecipazione e renda protagonisti i popoli che lavorano per il bene comune.
Un Padre sicuro, coglie in che direzione si cresce individualmente e collettivamente, attingendo alla vita facendole un vero servizio, esaltandola!
Antonio Vermigli – Quarrata
“Se voi però avete il diritto di dividere il mondo in italiani e stranieri allora vi dirò che, nel vostro senso, io non ho Patria e reclamo il diritto di dividere il mondo in diseredati e oppressi da un lato, privilegiati e oppressori dall’altro. Gli uni sono la mia Patria, gli altri i miei stranieri”
don Lorenzo Milani, “L’obbedienza non è più una virtù”