PISTOIA. È di 20mila euro il contributo attribuito dall’Autorità regionale per la garanzia della partecipazione al Comune di Pistoia per permettere l’attuazione di un percorso partecipativo che porti alla realizzazione della Casa della Città nell’area dell’ex ospedale del Ceppo. Trentuno le richieste di finanziamento giunte in Regione, solo nove quelle accolte in prima istanza, senza riserva, tra cui quella dell’Amministrazione pistoiese.
Funzionale al rilancio di un’area importante per Pistoia, l’attuazione della Casa della Città è prevista dal programma di mandato del sindaco. Già adottati alcuni atti propedeutici e svolte varie iniziative per dare contenuti e operatività al progetto, tra cui il seminario che si è tenuto nell’aprile 2013 in collaborazione con la Fondazione Michelucci nell’ambito della prima edizione di Leggere la città, che aveva per tema “Rigenerare la città.
Luoghi e strumenti per una nuova cultura urbana: l’esperienza degli “urban center”, e quello tenuto nella seconda edizione della manifestazione, nel 2014, dal titolo “Rigenerazione urbana e nuovi lavori nella città che cambia”.
Il percorso partecipativo sarà attuato da metà ottobre 2014 a metà aprile 2015 con incontri pubblici, focus group e laboratori e sarà orientato a coinvolgere tutti gli attori locali, sia in qualità di semplici cittadini sia di portatori di interessi specifici, per definire gli intenti, la gestione, le funzioni, la logistica, il logo di uno spazio che dovrà essere fruito dalla città nella sua interezza.
In pratica la Casa della Città, un urban center di seconda generazione, dovrà andare incontro alle esigenze di coloro che ricercano un luogo strutturato in cui condividere conoscenze e idee, che permetta la contaminazione di saperi ed esperienze, che promuova il confronto sulle trasformazioni urbane e all’interno del quale sviluppare esperienze di condivisione degli spazi di lavoro (coworking) e dove far nascere imprese innovative.
Verranno gettate le basi affinché la partecipazione dei cittadini non rappresenti qualcosa di episodico, ma diventi uno strumento ordinario di arricchimento dei processi decisionali.
Il risultato concreto di tale processo partecipativo sarà la produzione di un documento di sintesi, di raccomandazioni all’Amministrazione, in ordine alle caratteristiche e alle funzioni della struttura, che andranno a incidere concretamente sulle decisioni che verranno prese.
[balloni – comune pt]
EX OSPEDALE DEL CEPPO. OTTENUTO UN FINANZIAMENTO REGIONALE PER IL PERCORSO PARTECIPATIVO SULLA CASA DELLA CITTÀ PER COINVOLGERE CITTADINI E ASSOCIAZIONI NELL’ARTICOLAZIONE DEL PROGETTO CHE VERRÀ REALIZZATO NELL’AREA DEL VECCHIO OSPEDALE.
Bene! Finalmente si sperimenta un percorso partecipativo! Devo dire per verità che era uno dei punti più innovativi che come Sel volevamo nei programmi amministrativi.
Inoltre ho scritto proprio di questo tema nel 2013, sia durante la vicenda Lombardi, sia a più riprese, anche nei confronti del Sindaco, per altre scelte compiute dall’amministrazione comunale, movendo critiche per questa mancanza, perché oramai in questo nostro paese si restringono gli spazi di partecipazione.
Al contempo tanti di coloro che mi accusavano di demagogia su questi argomenti spero si ricredano: la perseveranza, la tenacia qualche volta trovano ascolto. L’amministrazione locale comprende finalmente, la necessità anche per Pistoia di questa novità. Spero che sia propedeutico all’avvio di una nuova stagione innovativa nell’azione amministrativa.
Alberto Zoppi
Sel Pistoia