PISTOIA. [a.b.] L’ex sindaco di Pistoia Samuele Bertinelli lancia una sfida al Pd e alla città per un progetto di rinascita e “rifondazione”, un disegno politico che richiede al partito in cui è ancora iscritto un cambio di passo, una scelta di campo precisa.
Un intervento che arriva “chiaro” e “per tempo” e che richiederà volontà e coraggio
È di poco fa sulla sua pagina facebook un intervento che farà sicuramente discutere:
Lo dico con chiarezza. E per tempo.
Penso che Pistoia abbia bisogno di un nuovo e coraggioso disegno politico e di governo (non solo amministrativo, dunque).
Una prospettiva ambiziosa di civiltà e progresso. Autenticamente popolare.
Rivolta a tutte le donne e gli uomini di buona volontà e in particolare a tutte le ragazze e i ragazzi di questo nostro territorio.
Credo sia necessario un progetto di futuro che parli davvero a tutti, al di là delle sigle e delle etichette. Anche quelle di partito.
Che nasca da un colloquio diffuso con i cittadini che lo vorranno, nessuno escluso.
E che si proponga come primo obiettivo la rigenerazione della democrazia cittadina.
Una nuova strategia, anche economica, fondata su dignità del lavoro, ambiente, cultura.
Se il partito democratico, al quale sono ancora iscritto, saprà davvero rinnovarsi (come auspico) sarà uno dei motori di questa prospettiva.
Se preferirà le lobby, le rendite di posizione, la palude della conservazione e degli assetti di potere esistenti, avrà scelto un’altra strada. Non troppo dissimile da quella della destra.
Il civismo al quale penso non è il localismo delle “piccole patrie”.
Nè il qualunquismo di chi non prende parte.
È l’idea antica dell’autonomia dei territori che vuole più grande e forte l’unità nazionale e coltiva l’obiettivo degli Stati Uniti d’Europa.
È il sentimento collettivo della responsabilità municipale, che non accetta che oligarchie fiorentine e romane decidano per i pistoiesi.
È la strada che Pistoia ha già percorso nei momenti più alti del suo cammino millenario.
Una strada che può, e deve, tornare a percorrere.