PISTOIA. Il tempo è galantuomo e noi sappiamo aspettare. Arriva da Strasburgo una nuova sentenza che innalza la soglia della libertà di stampa che, per i giornalisti indipendenti, dovrebbe essere davvero alta con l’intento di svolgere la funzione di social watchdog.
Il caso narra una vicenda successa in Irlanda, che potrete consultare sul sito specializzato di Marina Castellaneta.
Ci preme riproporre la questione sul piano della valutazioni espresse dalla Suprema Corte dei “Diritti dell’Uomo” osservando come lo spirito dell’interessante pronunciamento sia teso a difendere la categoria dei “cani da guardia della Democrazia”: i giornalisti.
Sulla vicenda, occorsa a un giornalista irlandese, non era stata applicata una sanzione penale e anche l’entità del risarcimento non era particolarmente gravosa.
Ma per Strasburgo ciò che ha contato davvero – per il congruo profilo della proporzionalità richiesta – è che sia stata adottata una sentenza che costituisce un’indebita restrizione alla libertà di espressione a un professionista che riveste una preminente “funzione sociale”.
Questa restrizione, d’altra parte, procura certamente il rischio di ostruire o paralizzare la copertura mediatica futura su inchieste o questioni simili, impendendo la progressione nella società in un’esercitazione di democrazia fattiva, matura e consapevole, che può essere assicurata solo da una stampa libera.
[Alessandro Romiti]
2 thoughts on “libertà di stampa. LA CEDU: SEMPRE PIÙ LIBERO GIORNALISMO”
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