libri. AL CENTRO DI DOCUMENTAZIONE “LA MADRE” DI MAKSIM GORKIJ

L’invito

PISTOIA. [a.b.] Su iniziativa del Centro di documentazione di Pistoia e della Casa editrice Edizioni Rapporti sociali martedì 11 febbraio alle ore 17:00, presso i locali del Centro di Documentazione all’interno della biblioteca San Giorgio di Pistoia sarà presentato il libro “La madre” di Maksim Gorkij.

Scritto durante la rivoluzione del 1905-1907, e con riferimento alle dimostrazioni operaie del 1902 è stato a lungo il libro degli operai e delle lotte ma anche il libro dell’emancipazione di una donna semianalfabeta: Palaghia Vlasova.

L’opera oltre a costituire un momento fondamentale nell’evoluzione di Gor’Kij, è diventato uno dei libri più noti al mondo. In Italia il suo successo è stato travolgente, anche sotto il fascismo.

Coinvolgente fin dalle prime pagine la storia di questa donna che per un lungo periodo della vita è vissuta nel terrore costante della violenza di un marito alcolista al quale non riesce a ribellarsi ma diventata vedova, inizia a temere per l’incolumità del figlio Pavel, che trasforma la casa in un ritrovo di dissidenti e socialisti.

“Pelaghia Vlasova, vedova di un operaio di fabbrica, fabbro irsuto e violento, invecchiata precocemente dalle fatiche e dai maltrattamenti, questa donna, inizialmente mite, triste e sottomessa, che si muove senza fare rumore e quasi di fianco per occupare meno posto, maturerà attraverso il rapporto con il figlio Pavel, giovane operaio socialista, la coraggiosa consapevolezza della necessità della rivoluzione come unico strumento di cambiamento dei rapporti di produzione e di tutti i rapporti sociali.

Dalla miseria, dalla fame, dalle malattie e da una condizione di sfruttamento in cui “il frutto delle nostre fatiche se lo godono gli altri”, “da tutte le forme di asservimento fisico e morale a cui questa società sottopone l’uomo” c’è un’unica via di uscita: “al popolo tutti i mezzi di produzione, al popolo tutto il potere¦”

E proprio il problema del potere, storicamente centrale nel lavoro per la rivoluzione, viene affrontato lungo l’intera narrazione, nell’intreccio delle vicende umane e politiche dei protagonisti, laddove l’accento è sempre posto sulla necessità di non dimenticare che il traguardo non sono le piccole conquiste, ma soltanto la vittoria completa.

Il rapporto tra madre e figlio si trasforma gradatamente all’interno di questo percorso comune di lotta per la rivoluzione, percorso durante il quale Pavel e gli altri compagni conosceranno più volte il carcere e infine le aule dei tribunali.

Saranno proprio le dichiarazioni processuali del figlio a determinare, evidenziando un alto senso di responsabilità, l’ ultima scelta decisiva della madre che metterà in gioco la propria vita per portare a tutti “una verità che nessun potrà fermare”.

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