libri. «DIECI RACCONTI SAMBUCANI»

La copertina 10 racconti
La copertina

SAMBUCA. [a.b.] Sabato 9 aprile alle ore 16 presso la Biblioteca comunale di Taviano sarà presentato il libro “Dieci raccolti sambucani” scritto da Maurizio Ferrari (professore di letteratura e ideatore del giornale periodico La voce della Montagna).

Il volume vuole essere un omaggio alla terra di Sambuca Pistoiese e ai tanti compagni di viaggio dell’autore. Alla presentazione interverranno il sindaco Fabio Micheletti e il giornalista Paolo Vannini.

Sul libro “Dieci Racconti Sambucani” Maurizio Ferrari ha scritto:

Dedicarsi alla scrittura in età matura, senza avere particolari velleità letterarie, significa una cosa sola: aver raggiunto il momento dei grandi bilanci di un’esistenza, della rivisitazione dei ricordi, della celebrazione della gioventù e di un mondo scomparso per sempre.

Se a questo si aggiunge l’amore per la propria terra d’origine e la nostalgia di un passato in cui essa pulsava di vita, si capisce perché ho scritto “Dieci racconti sambucani”, ognuno dei quali è incentrato su vicende o persone che ho conosciuto, che mi sono state descritte da paesani o che sono state frutto del racconto dei miei genitori o dei nonni.

Sicuramente oggi possono apparire anacronistici, ma rappresentano comunque le nostre radici, ciò che noi eravamo e come parlavamo fino a pochi decenni orsono.

Maurizio Ferrari
Maurizio Ferrari

Sono racconti che ho scritto innanzitutto per me e per coloro che (sempre meno, purtroppo!) condividono i miei ricordi, ma anche per chi ha la curiosità e la voglia di sapere qualcosa della vita grama vissuta su per questi monti.

In molti casi i protagonisti sono donne e uomini, figli d’la Sambuga e dintorni, alcuni molto famosi, come il Prof. Michele Barbi, altri ancora ben presenti nella memoria collettiva, come il sempre rimpianto Don Matteo Turchi, altri ancora sconosciuti ai più, ma interpreti fedeli dei sentimenti e delle fatiche del vivere quotidiano di quassù.

In qualche caso, invece, le vicende ruotano intorno ad animali, visti sia come amici inseparabili dell’uomo, è il caso del Ciuco del Gigante, sia come antagonisti scomodi, come Ciccio, al gatto de Gino. Sempre, però, hanno prevalso la voce e la vita collettiva di paese che ho cercato di rendere nelle varie manifestazioni, anche tragicomiche o rituali, quali l’attesa dei signori villeggianti, quando i nostri borghi erano meta di turismo estivo di qualità.

Il libro è disponibile a Pistoia alla “Bancarella” sulla Sala.

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