MONTECATINI. Si intitola L’ultimo caffè della sera, atteso seguito de Il primo caffè del mattino, l’ultimo romanzo dello scrittore-barista Diego Galdino, tradotto con successo in Spagna, Germania e Polonia.
Il libro edito da Sperling&Kupfer – Mondadori Libri (pp 288, euro 16,90) sarà presentato il prossimo 17 novembre nell’ambito del ciclo di presentazioni letterarie promosso alle Terme Excelsior (viale Giuseppe Verdi 61).
Diego Galdino vive a Roma e ogni mattina si alza alle cinque per aprire il suo bar, dove tutti i giorni saluta i clienti con i caffè più fantasiosi della città.
Con Sperling & Kupfer ha pubblicato il suo romanzo d’esordio, Il primo caffè del mattino (di cui sono stati venduti anche i diritti cinematografici), Mi arrivi come da un sogno, Vorrei che l’amore avesse i tuoi occhi e Ti vedo per la prima volta. I suoi libri sono tradotti in cinque Paesi.
La trama
Il primo caffè del mattino si conclude con una domanda a cui nessuno risponde. Una dichiarazione d’amore bellissima, che purtroppo non è bastata al povero Massimo, proprietario di un piccolo bar nel cuore di Trastevere, per convincere la ragazza francese di cui si è innamorato a restare a Roma con lui.
Sono passati due anni da allora e nella vita di Massimo sono cambiate molte cose, così come nel bar Tiberi, dove però, tra addii e nuovi arrivi, l’atmosfera è rimasta quella di sempre, allegra e impertinente. Poi, un giorno, come in un déjà vu, al bar piomba un’incantevole ragazza dai grandi occhi blu.
Si chiama Mina, viene da Verona e lavora in un noto negozio del centro. Tutto questo, però, Massimo ancora non lo sa, sa solo che la giovane è alla ricerca del famoso bar dove si prepara il caffè alla Nutella più buono del mondo.
E a lui non resta che arrossire e annuire. Sarà il primo di tanti caffè. E, tra una romantica passeggiata romana e l’altra, l’amicizia tra i due si trasformerà presto in qualcosa di più.
Ma, proprio quando le cose iniziano a funzionare, il passato torna a bussare, prepotente, alla porta. Per Massimo si prevedono giorni difficili. E dovrà fare una scelta. Una scelta di cuore, perché lui ne ha soltanto uno da donare.
[Andrea Balli]