PISTOIA. La sinistra non può prescindere dalla sua ipocrisia, e l’ipocrisia ha come braccio armato la sinistra.
È egemone, purtroppo, perché la storia ha decretato questo: i vincitori vinceranno per sempre. Qualcuno, dunque, ne uscirà con le ossa rotte. E questo qualcuno si è palesato pure questa volta.
Molti, compreso il consigliere Sgueglia nel suo appassionato intervento in Consiglio, la chiamano libertà d’espressione. Noi, addirittura, onestà intellettuale.
Figuratevi se dei ragazzi forse maggiorenni di Azione studentesca, intenti nel volantinaggio fuori dal Liceo Scientifico, possono rappresentare una seria minaccia per la terzietà dell’istituto scolastico il quale, nella figura della professoressa Cotti, già consigliere comunale nelle file del Pd, ha deciso di reprimere quell’oltraggioso atto propagandistico ammonendo i pericolosi neofascisti e minacciandoli di non farli entrare a scuola.
Si stracciano le vesti i soliti noti per la reazione verbale che Gabriele Sgueglia ha avuto nei confronti della professoressa e consigliere Cotti, alla quale ha detto chiaro e tondo che può ricacciarsi in tasca il dito dietro cui si parava, quando lei affermava d’aver agito per il bene del Liceo facendo rispettare un non ben precisato articolo del regolamento d’istituto.
La Gazzetta di Pistoia è stata impeccabile: ha pubblicato un video del 2012 ritraente il signor Bertinelli che, coadiuvato dal signori Tripi, piantonava l’entrata del Liceo Classico distribuendo volantini agli studenti.
Le regole valgono per molti, ma non per tutti. Coloro che un tempo vinsero, oggi si arrogano il diritto di spadroneggiare sulla città come se fosse casa loro. Saranno stati ben educati i ragazzi ammoniti dalla professoressa Cotti, perché un “ma mi faccia il piacere” in stile Totò, se lo sarebbe meritato.
Sulla stessa sponda del fiume, sotto la croce di Cristo che ormai piange sangue, la grottesca associazione antirazzista e antifascista creata da don Biancalani ha preso parola e ha decretato che il consigliere Sgueglia è un gendarme, che il movimento politico pubblicizzato dai volantini è fascista e che si muove per creare paura, razzismo e diffidenza.
Ma ci faccia il piacere!
Dovrebbe sapere la professoressa e consigliere Cotti che il suo alleato ideologico, don Massimo, utilizza la sua ora di insegnamento della dottrina cristiana per fare proselitismo, essendo ormai divenuto una star in tonaca che non si vergogna di esprimere la propria partigianeria ideologica in modo scollacciato e alla presenza di una classe di ragazzini liceali.
Ai quali, senza senso della vergogna, propone di cenare assieme ai clandestini da lui accolti o, per far prima, glieli porta direttamente in classe.
E sappia anche, la professoressa e consigliere Cotti, che clandestino non è una parolaccia, che le tanto vituperate idee di destra hanno raccolto la maggioranza dei voti lo scorso giugno e che all’interno dell’istituto da lei protetto avviene una propaganda incessante da parte di chi ha abdicato ormai da tempo al suo ruolo di professore e garante del pluralismo ideologico.
Ma fateci il piacere!
[Lorenzo Zuppini]