PISTOIA. Anche in provincia arriverà il Liceo Sportivo: toccherà, per non scontentare alcuno (siamo in Italia, d’altronde), al Liceo Savoia di Pistoia e al Liceo Salutati di Montecatini Terme. Ma Liceo Sportivo equivarrà a fare vera cultura sportiva? E soprattutto, visto che sinora, nel bel Paese, scuola e sport non hanno mai collaborato fattivamente (passando il tempo a odiarsi se non, addirittura, a ignorarsi), riuscirà a imporsi o sarà soltanto un mezzo per fare qualche soldo in più tramite le iscrizioni?
Negli ultimi anni, abbiamo provato a sottoporre a qualche scuola, media inferiore e media superiore (come si chiamavano un tempo), un nostro percorso di educazione sportiva. Morale della favola, tante pacche sulle spalle, molti sorrisi, nessuna chiamata.
“Davvero un bel progetto – la frase più ricorrente – ma servirebbe uno sponsor, la scuola è povera, non ha risorse”. Il pubblico che s’inchina al privato, come dire già ci portiamo la carta igienica da casa figurarsi se possiamo permetterci di educare i nostri ragazzi a uno sport di principi e valori.
“Più avanti, magari, quando il Liceo Sportivo sarà una realtà”. In attesa di capire se saremo richiamati, meglio non farne un caso personale e invece cercare di far comprendere come sarebbe importante formare le nuove generazioni sportive anche a scuola. Studiando la storia dello sport, e delle varie discipline sportive, spiegando le figure (e i figuri), tracciando i principi, separando nettamente i valori dai disvalori imperanti, in primis il doping (che non è solo farmacologico, ma pure amministrativo, legislativo, sociale).
Non per creare campioni e illusioni, nuovi ricchi e nuovi business, ma persone consapevoli, capaci di affrontare e guardare una partita o una competizione dal vivo senza sbraitare od oltraggiare ma conoscendo le regole del gioco e della civile convivenza. Un bel passo in avanti per la nostra scalcinata Italia.