l’idiozia. ULTRAS: «NON ENTRIAMO IN UNO STADIO INTITOLATO A RACITI»

Stadio Raciti a Quarrata
Lo stadio Raciti a Quarrata

PISTOIA. Un piccolo gruppo degli ultras dell’Aglianese, squadra che milita in Promozione (Girone A), non entrerà, domenica 30 ottobre, allo stadio comunale di Quarrata perché, come hanno scritto in una nota, non condividono l’intitolazione a Filippo Raciti”, l’ispettore di polizia morto il 2 febbraio 2007 negli scontri dopo il derby Catania-Palermo:

Noi pensiamo che sul fatto accaduto quel 2 febbraio 2007 sia stata coperta molta verità, e tutt’oggi ci sono persone a Catania, in particolare Speziale, che ancora stanno scontando una pena senza vere e proprie prove.

Non ci dimentichiamo le ultime parole riportate dalla vedova Raciti, dicendo che le persone dovrebbero stare a casa a guardare le partite alla tv, e gli stadi dovrebbero essere chiusi.

Noi tutto questo non lo faremo, seguiremo la nostra squadra in ogni stadio, in ogni città e ovunque vada, ma per la partita di domenica resteremo fuori dallo stadio e da fuori la sosterremo come facciamo ogni domenica, come giusto che sia.

Tale annuncio sta provocando tutta una serie di reazioni a livello non solo locale ma anche nazionale.

Filippo Raciti
Filippo Raciti

Alcuni tifosi tendono a sminuire affermando che questo gruppo non rispecchia il tifo neroverde. Allo stadio aglianese da quanto affermato da qualcuno tali individui “si trovano in una tribuna a destra di quella centrale”, isolandosi dal resto degli ultras.

La società stessa dell’Aglianese avrebbe tuttavia dichiarato di voler rispettare la posizione dei tifosi.

Il primi a far sentire la propria voce, sono gli stessi poliziotti tramite la segreteria provinciale del Sap:

Siamo rimasti senza parole alla lettura dell’annuncio shock degli ultras dell’Aglianese pubblicato su vari siti e sulla carta stampata.

Il Sap esprime solidarietà alla signora Raciti per il gesto perpetrato nei suoi confronti, l’ennesimo; avremo gradito una posizione del tutto diversa da parte della società sportiva, che, si legge nell’articolo del quotidiano il Tirreno, si è limitata a “rispettare qualsiasi decisione”, senza prendere posizioni di distanza da un azione del genere.

Questo è l’ennesimo attacco contro lo Stato ed i suoi Servitori, frutto di quella mentalità che ha permesso la formazione di un vero e proprio partito dell’antipolizia. Auspichiamo che la politica, sia locale che nazionale, si faccia sentire e condanni questo fatto gravissimo e che ci sia un forte ed autorevole intervento delle istituzioni.

Sap Pistoia

Queste alcune delle reazioni:

Leggo della presa di posizione degli ultras dell’Aglianese che annunciano la propria assenza domenica prossima allo stadio di Quarrata, perché lo stadio quarratino è intitolato a Filippo Raciti, poliziotto ucciso negli scontri fuori dallo stadio di Catania in occasione del derby siciliano.

Si rinnega la memoria di un uomo, padre di famiglia e poliziotto, ucciso in servizio, si rinnegano le sentenze definitive contro chi l’ha ucciso, si difendono ultras violenti a detta loro ingiustamente in carcere.

La cerimonia di intitolazione
La cerimonia di intitolazione a Raciti

Ecco, tutto questo secondo me è la negazione dei valori dello sport e della non violenza. 

È uccidere ancora una volta, gratuitamente, Filippo Raciti, la sua famiglia e tutti i poliziotti che ogni giorno compiono seriamente il proprio dovere per difendere ciascuno di noi”.

On. Caterina Bini

Spero che le forze positive che gestiscono gli impianti sportivi a livello di società e amministratori locali sappiano adottare misure idonee a riportare tali comportamenti al rispetto delle norme e delle persone per il benessere di tutti e della corretta modalità sulla fruizione degli impianti sportivi patrimonio della collettività.

Desidero poi affermare che non sono preoccupato, ma solo dispiaciuto. Sono confortato moltissimo nel sapere, invece, che nella nostra provincia, è sicuramente anche in altre, la gente è vicina alle Forze dell’Ordine in genere. Ne ho la prova. Non fa testo il loro comportamento. Non è la nostra gente.

Mauro Ciavardini

Lo sport – scrive invece l’ex sindaco di Quarrata Sabrina Sergio Gori – è vita, non può significare violenza e morte; il calcio è uno sport bellissimo, da amare. Filippo Raciti è un simbolo per tutti, non è solo cittadino di Catania o solo siciliano, ma è cittadino del mondo.

Filippo è anche mio fratello, come lo è di chi ama il gioco del calcio. Filippo era padre e marito: so, per essere amica di famiglia, quanto abbiano sofferto e soffrono Alessio, Fabiana e Marisa.

Lo stadio di Quarrata è stato intitolato ad un uomo vittima di violenza durante una partita, una persona che faceva il proprio dovere.

Disertare lo stadio è fargli una nuova violenza. Io non difendo una scelta fatta nel 2007, ma difendo la dignità di un poliziotto e di tutti quelli che rischiano la loro vita ogni giorno anche per difendere gli ultras, di ogni colore calcistico.

Sabrina Sergio Gori

[andrea balli]

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6 thoughts on “l’idiozia. ULTRAS: «NON ENTRIAMO IN UNO STADIO INTITOLATO A RACITI»

  1. IL NUOVO STADIO “RACITI” DI QUARRATA E UNA INACCETTABILE PROTESTA

    Ho letto con sconcerto una presa di posizione da parte di tifosi dell’Aglianese.

    Per me sono parole gravi e inaccettabili, che niente hanno a che fare con i valori sportivi.
    Immagino che queste parole abbiano ravvivato il dolore della famiglia Raciti, a cui voglio esprimere solidarietà e vicinanza.

    Un grazie, ancora una volta, agli uomini e le donne della Polizia e delle altre forze dell’ordine per il lavoro che compiono ogni giorno per la nostra sicurezza e che può portare, come nel caso di Raciti, anche al sacrificio della vita.

    Marco Niccolai (consigliere regionale Pd)

  2. COMUNICATO STAMPA

    La Società A.C.D. Aglianese, facendo seguito al comunicato stampa di oggi pomeriggio, ribadisce in modo netto la propria assoluta estraneità rispetto alla presa di posizione degli ultras, nella quale si è trovata coinvolta suo malgrado.

    La Società è vicina alla famiglia Raciti e al Corpo della Polizia di Stato, con i quali si scusa di quanto accaduto

    A.C.D. Aglianese

  3. Quella degli Ultras dell’Aglianese è una scelta che non ha niente a che vedere con i valori dello sport. Mi riferisco alla vicenda della contestazione dell’intitolazione del nostro stadio comunale a Filippo Raciti. Ritengo completamente inopportune le motivazioni addotte dagli ultras, che in questo modo rinnegano l’impegno di un servitore dello Stato che ha perso la vita nello svolgimento del proprio lavoro.
    La nostra Giunta condivide a pieno l’intitolazione dello stadio comunale decisa dalla precedente Amministrazione e oggi vogliamo ribadire con forza il significato di quella scelta.

    Piena solidarietà alla famiglia di Filippo Raciti, alla Polizia di Stato e a tutte le forze dell’ordine, solidarietà che personalmente esprimerò anche domani, in maniera simbolica, presenziando alla partita.

    Marco Mazzanti, sindaco di Quarrata

  4. Io penso che ogni opinione sia rispettabile ma al tempo stesso non condivisibile.
    Oggi è più facile e comodo giudicare,come ad esempio l’intitolazione dello stadio Raciti che a suo tempo fece già scalpore,fu una scelta che divise il popolo.
    In tanti giudicarono la scelta sbagliata,più giusto intitolare ad un quarratino,ecc.ma dove sta scritto che la scelta giusta e l’una o l’altra?
    A mio avviso non esistono verità assolute ma capire cosa vogliamo e dove vogliamo arrivare,vogliamo pensare a migliorare e crescere o rimanere come siamo?
    La mia è una riflessione più ampia rispetto a questo argomento nello specifico e sia chiaro ogni scelta è rispettabile e più o meno condivisibile ma da qui a offendere come senti fare spesso ultimamente ce n’è di strada.
    In questa situazione,rispetto ma non condivido la scelta degli ultras.
    Difendere i propri principi o cosa?
    Io sarei andato allo stadio da uomo di sport a prescindere dal mio parere,l’ultras è lì perché ama la propria squadra,per tifare o sbaglio?Un’intitolazione non nega questo diritto.
    Gli ultras sono anima di questo sport e come in tutte le situazioni c’è il buono ed il cattivo ma da sportivo credo che l’ultras vero è quello che sostiene la squadra sempre o comunque a prescindere da tutto!

    Francesco Di Mauro (da facebook)

  5. So bene che il nome di Raciti, in quanto poliziotto, viene associato appunto alle forze dell’ordine e proprio per questo è comprensibile e giustificata una certa idiosincrasia, diciamo così, da parte di tanta sinistra anche calcistica. Ma, a parer mio, ciò non giustifica certe forme di contestazione come quella messa in atto dagli Ultras dell’Aglianese che trovo francamente infantili, ridicole, se non ipocrite.

    Sarebbe come se una persona atea e/o che ce l’ha a morte con la Chiesa (per motivi suoi anche condivisibili) e che, per questo motivo, rinunciasse o si rifiutasse di andare al Teatro San Carlo a Napoli a vedere un’Opera o qualunque altro tipo di rappresentazione artistica. Io non lo considererei coerente, ma sommamente sciocco.

    Ê vero, ognuno ha la sua moralità e si comporta di conseguenza. Ma c’è da dire che anche l’etica e la morale sono figlie del tempo in cui viviamo.
    A questo proposito consiglio la lettura de “La loro morale e la nostra” di Leon Trotsky. Un “libello” da leggere con calma, senza pregiudizi ideologici. Ê sufficiente un minimo di onestà intellettuale e una visione dialettica della realtà.

    Mario Capecchi

    1. Capecchi, buona sera, leggo solo ora e me ne scuso…solo per dirle che Lei è fantastico, riesce a buttarla in sociologia comunista anche in questa occasione. Penso che se le dessero da commentare un elenco telefonico riuscirebbe a cavarci fuori un trattatello trotskista. In ogni caso mi spieghi, che sono curioso…com’è che:
      1) Raciti, in quanto poliziotto, viene associato appunto alle forze dell’ordine e proprio per questo è comprensibile e giustificata una certa idiosincrasia, diciamo così, da parte di tanta sinistra anche calcistica. Comprensibile? Giustificata?…
      2) Cosa è la sinistra calcistica?
      Cordialmente
      Massimo Scalas
      PS. non me ne voglia, ma …sa…io sono un bieco speculatore che in modo arido ed asettico chiama gli imbecilli, imbecilli. Perchè altro non v’è da dire sulla vicenda di Agliana.

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