La consigliera comunale Manchia: “È troppo chiedere sino da subito una “task force” che vada a normalizzare i carichi di lavoro dove c’è più bisogno?”
PISTOIA. Lungi da me intervenire sul dibattito in merito ai vaccini, che in uno Stato di diritto dovrebbe comunque avvenire con toni civili e nel rispetto della legge vigente.
Il buon senso e la lungimiranza, tuttavia, mi impongono di intervenire sia sulla questione del personale Copit sospeso dal servizio, in quanto non vaccinato che sul problema dei turni massacranti cui sono costretti i dipendenti a disposizione dell’Azienda: al di là della gratitudine dei cittadini per coloro che assicurano il servizio pubblico nonostante i turni massacranti imposti dalla penuria di personale, si pone una questione molto delicata in termini di sicurezza sul lavoro, rilevante sia per gli utenti che per i lavoratori della Copit. È infatti evidente che un autista stanco è un autista a rischio di errore, cioè di sinistro. È il caso di attendere questo tipo di eventi per porsi il problema?
Dobbiamo lasciare che un gruppo di dipendenti si sobbarchi a tempo indeterminato un rischio così reale ed evidente, quanto ingiusto, solo per la gratitudine di cittadini?
È chiaro che l’Azienda debba avere i supporti adeguati per fare fronte alle emergenze senza mettere a rischio nessuno, anche in considerazione del fatto che a nessuno è dato sapere quando questo stato di cose potrà avere fine. Se poi proviamo ad immaginare la situazione degli altri capoluoghi toscani, non è difficile comprendere che il problema non è circoscritto alla sola Pistoia.
È allora evidente che la risposta a ciò non può prescindere da un intervento immediato di pianificazione da parte della Regione, tanto più che dal primo novembre la gestione del Tpl sarà accentrata su un’unica azienda. È troppo chiedere sino da subito una “task force” che vada a normalizzare i carichi di lavoro dove c’è più bisogno?
È troppo chiedere di non aspettare il primo novembre o, peggio ancora, il primo sinistro? Perchè è bene ricordare che gli avvicendamenti aziendali arrivano dietro preavviso. Gli incidenti sul lavoro no.
Patrizia Manchia — Consigliere comunale FI