l’intervento. LA CHIESA, LA POLITICA E IL SERVIZIO AGLI ULTIMI

L’incontro dell’on. Boldrini nella chiesa di Vicofaro

PISTOIA. In coscienza rifarei tutto quello che è stato fatto sabato scorso a Vicofaro in occasione dell’incontro con l’on. Laura Boldrini.

La curia è stata probabilmente male informata sulle intenzioni e il contenuto specifico dell’incontro, che per altro si è svolto nel contesto della massima serenità grazie all’impegno di tanti volontari, dei ragazzi e ragazze migranti e non per ultimo dalle forze dell’ordine.

A nessuno è mai stato concesso (e non lo sarà mai) di organizzare a Vicofaro comizi o incontri di partito, pur rispettando, nella rispettiva autonomia dei propria ambiti, il lavoro delle forze sociali e politiche per il bene della paese.

La politica non è una cosa sporca e la comunità ha il dovere di rimarcare, soprattutto in questo frangente storico, che come dice il magistero della chiesa dal Concilio in poi fino a Papa Francesco che “la politica è una delle forme più alte della carità” (Evangelii Gaudium).

Don Biancalani

La curia è stata probabilmente male informata soprattutto da coloro che da destra e da sinistra, piuttosto che da dentro la chiesa non gradiscono il nostro modello di accoglienza che si ispira all’immagine di Papa Francesco di “chiesa ospedale da campo” definendoci “difensori degli spacciatori” e di ogni sorta di malviventi o più finemente, ma non meno pregiudiziale, di non essere “professionali”.

L’on. Laura Boldrini inizialmente sarebbe dovuta venire a Vicofaro anche in qualità di Presidente della Camera ma poi con l’avvicinarsi dell’appuntamento elettorale ritenemmo che fosse più giusto rimandare l’evento ad un periodo post-elettorale.

Ho deciso io di tenere l’incontro in chiesa soprattutto per una ragione di sicurezza visto cosa si era annunciato nei giorni precedenti e cosa si è visto l’agosto scorso.

Ma è bene ribadirlo nessuno in chiesa, né l’on. Boldrini né altri, hanno fatto comizi o propaganda di partito, è stata invece l’occasione per ascoltare parole esperte e sagge sul problema dell’immigrazione e dei rifugiati dette da una personalità delle istituzioni del paese e per lunghi anni uno dei massimi esponenti dell’UNHCR.

La lettera

L’incontro è stato un’occasione di crescita della comunità e dei tanti amici e compagni presenti, dei nostri ragazzi rifugiati che si è concretizzata nella lettura al termine dell’incontro di una bella lettera (che allego) scritta per l’occasione da un nostro immigrato.

Esprimo grande stupore e meraviglia nel leggere nel comunicato della curia che Vicofaro potrebbe diventare un “cavallo di battaglia per portare avanti un determinato progetto politico in Toscana”.

Per quanto riguarda l’assemblea antirazzista e antifascista, non posso che ringraziare il lavoro di supporto dato da questo gruppo di amici in gran parte docenti che si sono messi a disposizione e al servizio dei rifugiati in vari ambiti, dalla scuola fino alla pizzeria, dal lavoro di ricerca e di approfondimento di temi legati all’immigrazione, dal cineforum alla pubblicazione di materiali informativi sull’Africa.

Vicofaro vuole rimanere una realtà aperta al contributo di tutti, dalle persone comuni alle persone impegnate nell’educazione e anche nella politica ad una semplice condizione, il servizio ai migranti e ai poveri, tenendo presenti due riferimenti imprescindibili: la costituzione e il vangelo.

don Massimo

 

Leggi anche: www.linealibera.it/boldrini-a-vicofaro-il-disappunto-del-vescovo/

Print Friendly, PDF & Email