– Cosa fai nella vita e perché hai deciso di candidati a sindaco?
Nella vita lavoro ormai da anni come project manager in campo informatico. Oltre a questo per passione sono molto attivo in ambito sportivo (tifosissimo di Pistoia Basket e Pistoiese, recentemente ho scritto un libro sulla storia dei gruppi al seguito della pallacanestro pistoiese) ed in quello del volontariato (presidente locale del gruppo di Protezione Civile ‘La Salamandra’, con il quale sono intervenuto varie volte in occasione di calamità naturali come alluvioni e terremoti).
Ho deciso di candidarmi per offrire ai pistoiesi la possibilità di scegliere un’alternativa radicale e non i soliti minestroni moderati con più o meno sempre le stesse persone a scaldare le sedie del consiglio comunale.
CasaPound è l’unico movimento che fa politica per 365 giorni l’anno, non soltanto in periodo elettorale, attraverso azioni concrete e non limitandosi a chiacchiere, promesse e comunicati stampa. Ad esempio ogni mese aiutiamo con il nostro banco alimentare oltre 20 famiglie italiane in difficoltà, abbiamo attivato uno sportello di assistenza legale gratuita per cause contro Equitalia e banche e siamo intervenuti più volte a riqualificare alcune zone degradata della città.
È emblematico e significativo il fatto che siamo gli unici ad avere una sede fisica aperta ogni settimana ormai da quasi dieci anni mentre tutti gli altri candidati devono affittare un comitato elettorale che chiuderanno il giorno dopo il voto.
– Avete avuto contatti pre-elettorali con il centrodestra e sareste orientati a sostenerlo ad un eventuale ballottaggio?
Siamo stati contattati prima del voto ma abbiamo deciso di correre da soli perché non condividiamo l’approccio moderato della coalizione di centrodestra. Ci sono problematiche importanti, come l’immigrazione o il degrado delle periferie, che richiedono risposte decise e non i soliti compromessi tipici dei democristiani che guidano quella coalizione (anche il capolista della Lega Nord è un storico ex-DC).
L’unico segnale di forte cambiamento che può venire dal primo turno è l’ingresso di CasaPound nel consiglio comunale. È più utile un solo consigliere di CPI che dieci di centrodestra o 5 Stelle, questo è dimostrato nelle realtà dove siamo già rappresentati all’interno delle istituzioni, da Bolzano a Lamezia Terme.
In caso di ballottaggio siamo disponibili a parlare con chiunque sia alternativo al PD confrontandoci sui programmi.
– Lo slogan che avete scelto per la campagna elettorale è ‘Pistoia ai Pistoiesi’. Cosa significa e quali sono i punti principali del vostro programma.
‘Pistoia ai Pistoiesi’ significa rimettere i pistoiesi al centro dell’amministrazione comunale. Questa città ha bisogno di persone pronte a tutto per difendere i suoi cittadini. Questo sarà il nostro primo obiettivo, senza nessun compromesso.
Le tematiche principali del nostro programma sono quattro: sociale, immigrazione, sport e sviluppo.
In ambito sociale vogliamo introdurre criteri che favoriscano i cittadini italiani nelle graduatoria comunali per asili nido e case popolari, bloccare tutti i finanziamenti destinati al campo rom dirottando quelle risorse verso la riqualifica delle aree periferiche della città (es. Bottegone e Fornaci) ed introdurre la formula del ‘baratto amministrativo’ per gli italiani disoccupati.
Riguardo l’immigrazione vogliamo l’uscita del Comune dal progetto Sprar e lo stop all’accoglienza di altri immigrati, il blocco di nuove licenze per negozi etnici e simili (es. kebab, phone center, money transfer) con controlli a tappeto su quelli già aperti ed ordinanze che vietino l’accattonaggio molesto.
In materia di sport vogliamo un atteggiamento più collaborativo nei confronti delle società sportive locali, a partire da Pistoia Basket e Pistoiese, recuperare e migliorare gli impianti sportivi, iniziando dalla piscina comunale ‘S. Fedi’, e l’introduzione del ‘Bonus Sport’, un contributo economico (riservato alle famiglie con certificazione Isee inferiore a 15 mila euro) di 100 euro per ciascun figlio minorenne iscritto ad una società sportiva locale.
Infine per lo sviluppo di economia, turismo e territorio vogliamo l’azzeramento di burocrazia e oneri comunali per chi apre nuovi esercizi commerciali, la formazione di giovani pistoiesi alla professione di accompagnatori turistici specializzati in storia, cultura ed enogastronomia locale ed il recupero delle Ville Sbertoli ricavandone strutture recettive per anziani e disabili.
– Ultima domanda, come sta andando la vostra campagna elettorale?
Molto bene. Siamo stati i primi ad annunciare la candidatura già a febbraio e gli unici fino ad oggi ad essere presenti costantemente sul territorio con incontri, banchetti e volantinaggi. In particolare stiamo battendo molto periferie e frazioni, per le quali abbiamo elaborato un piano specifico di proposte che prevede maggior sicurezza, miglioramento dei servizi pubblici, chiusura dei centri di accoglienza profughi e riduzione delle imposte comunali per le zone di montagna.
[casapound]