lirica in lutto. SCOMPARE A CAUSA DEL COVID IL BARITONO POGGESE GIORGIO GATTI

Le condoglianze del sindaco di Poggio a Caiano Francesco Puggelli. Artista versatile e di grande presenza scenica

POGGIO A CAIANO. Lutto nel mondo della lirica e nel comune di Poggio a Caiano dove era nato l’1 novembre del 1948. A Roma dove  viveva da molti anni è morto a causa del Covid il noto baritono Giorgio Gatti. Era ricoverato in terapia intensiva in un ospedale della capitale.

Nato 72 anni fa a Poggio a Caiano, Gatti ha calcato le scene di importanti festival e teatri italiani ed esteri, sotto la direzione di illustri maestri come Zubin Metha, Semyon Bychkov e Alberto Erede. Nel 2016 aveva dato alle stampe la sua biografia “Giorgio Gatti si racconta”, a cura di Emanuela Dolci, che aveva presentato a Poggio a Caiano, dove quell’anno era tornato ad esibirsi. A Poggio a Caiano vive ancora la madre ultracentenaria.

Lascia la moglie Maria Teresa Conti (pianista e clavicembalista), due figli, i nipoti.

“Caro Giorgio – ha scritto il sindaco di Poggio a Caiano Francesco Puggelli – la notizia della tua scomparsa ci è giunta questa sera ed è stata troppo amara da incassare. Nessuno di noi voleva crederci.

Troppi i progetti che ancora sognavi di realizzare: ci piaceva immaginare insieme come sarebbe stato rifare musica appena usciti da questo incubo chiamato Covid. Ricordo ancora di quando l’ultima volta che ci siamo visti, in un giorno di festa per te e la tua bellissima famiglia, mi dicesti che stavi pensando di portare la lirica e la bellezza delle note anche ai bambini costretti nelle corsie degli ospedali. Un’idea generosa che diceva molto di te, del tuo grande cuore e della passione che ti ha sempre animato in tutto e per tutto. Come quel bellissimo concerto di Natale che avevi da poco regalato ai bambini del Meyer.

Siamo certi che da lassù continuerai ad esserci amico, a proteggere la tua famiglia, il tuo bene più prezioso in una vita costellata di tanti successi. E la tua Poggio che, nonostante il tuo talento ti avesse fatto diventare cittadino del mondo, non hai mai smesso di amare e di portare nel cuore come vera e unica casa.

Adesso tu riposa in pace. A noi resta, insieme a questa immensa tristezza, anche l’onore di averti incontrato e di aver conosciuto, ancor prima dell’artista rinomato, la grande persona che eri. Ti affidiamo alla Madre Caiani. Alla quale eri devoto. E ora anche in cielo potrai continuare a cantare insieme alle schiere degli angeli quel “Dolce Sentire” che ogni volta ci faceva emozionare. Ciao Giorgio!”

“Ci mancherai Giorgio Gatti — interviene la Pro Loco di Poggio a Caiano — Esci di scena con un colpo di teatro, facendoci uno scherzo che faticheremo ad accettare, nel giorno dei pesci d’aprile. Poggio a Caiano perde uno dei figli che più le ha dato lustro nel mondo. Addio maestro”.

Ha studiato canto a Firenze con il tenore Vincenzo Guerrieri (1963-67) e, successivamente, presso il Conservatorio Santa Cecilia di Roma con Maria Teresa Pediconi (1970) . Si è perfezionato con il maestro Renato Federighi a Roma e con il soprano Maria Luisa Zeri e il maestro Luciano Bettarini a Prato.

Nel 1971 ha vinto il Concorso Teatro lirico sperimentale “Adriano Belli” di Spoleto, e debutta al Teatro Nuovo nei ruoli di Taddeo nell’Italiana in Algeri di Gioacchino Rossini, Silvio in Pagliacci di Ruggero Leoncavallo e ‘Sigismondo’ ne Il giovedì grasso di Gaetano Donizetti.

Vince nel 1972 la rassegna televisiva internazionale «Voci nuove rossiniane» indetta dalla Radio Televisione Italiana. Ha partecipato ad alcune «prime» assolute: Jaufré Rudel e Trilby di Adolfo Gandino; L’orso di Silvano Sardi; Quattro odi di Orazio di Bruno Nicolai; Domanda e risposte di Virgilio Mortari; Perch’io di Roberto Gianotti; Una notte di gioia di Arturo Annecchino; Gloria di Franco Ferroni.

Ha fatto parte del complesso « Piccolo Teatro Musicale della città di Roma » con « I Virtuosi di Roma » diretto dal maestro Renato Fasano (1970-1977) e « Gruppo Recitar Cantando » (1980-1990) diretto dal maestro Fausto Razzi, specializzato nell’interpretazione di musiche del Cinquecento e del Seicento. Esegue dal 1972 in duo con la moglie Maria Teresa Conti, pianista e clavicembalista, concerti di musica da camera.

Ha preso parte a tre produzioni televisive trasmesse in mondovisione: – Tosca nei luoghi e nelle ore di Tosca (1992) un film in diretta Rai 1 trasmesso in 107 paesi nei 5 continenti. 3 Emmy Awards, “Avvenimento dell’anno” del Classical Music Awards. “Migliore Programma Televisivo Mondiale” del Bafta. Lo spettacolo, con la regia di Giuseppe Patroni Griffi, vede impegnati anche Catherine Malfitano (Tosca), Ruggero Raimondi (Scarpia), Giacomo Prestia (Angelotti), Plácido Domingo (Cavaradossi) e l’Orchestra Sinfonica di Roma della RAI era diretta da Zubin Mehta; – La Traviata a Paris (2000) un film in diretta trasmesso in 125 paesi nei 5 continenti. 4 Emmy Awards come “Migliore programma Musicale dell’anno in Usa”. Prix italia come “Migliore Programma del Mondo per le Performing Arts”. “Premio speciale della Giuria” al Nombre d’Or di Amsterdam;

– Rigoletto a Mantova (2010).

Negli ultimi anni, oltre ad ampliare il proprio repertorio nel campo dell’opera buffa italiana del ‘700, si è cimentato altresì nel «musical» Caruso la Storia di un mito di Gianluca Terranova , 2002 e nella commedia musicale Victor Victoria di Blake Edwards’, 2003. Dal 10 agosto 1997 è cittadino onorario del comune abruzzese di Sante Marie.

Per un approfondimento: https://it.wikipedia.org/wiki/Giorgio_Gatti

Andrea Balli

[andreaballi@linealibera.it]

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