PISTOIA. Ah l’uomo, se non ci fosse andrebbe inventato. Perché raggiunge livelli irresistibili d’involontaria comicità.
Prendiamo l’amatissima, vecchia, scalcinata (purtroppo) Unione Sportiva Pistoiese 1921, la società nata dalle ceneri di un improvviso… accantonamento (quello dell’Associazione Calcio Pistoiese di proprietà-Braccialini: un mistero che, prima o poi, ci auguriamo venga svelato).
Vive, con la sua prima squadra, un’annata a dir poco angosciante: sta disputando uno dei suoi peggiori tornei di terza serie (oggi Lega Pro, con 19 punti in 21 gare e un attuale quint’ultimo posto solo perché vi sono squadre penalizzate, altrimenti sarebbe terz’ultima), perde appeal ogni giorno che passa e spettatori alle partite casalinghe (si veda la media stagionale, tra le peggiori del girone B).
E pure… sì, e pure fa prevendita e solerti incaricati dal sodalizio si premurano di farlo scrivere ai mass media.
Fa prevendita per la gara di sabato prossimo 13 febbraio contro la Lupa Roma, penultima della classe solo perché, repetita iuvant, ci sono formazioni penalizzate, altrimenti sarebbe ultima a 12.
Una prevendita in più giorni (giovedì, venerdì e sabato) e in più punti: una mossa che nelle intenzioni dei saggi che l’hanno elaborata dovrebbe catturare più tifosi.
Ci sarebbe da piangere – per come siamo ridotti – ma prendiamola a ridere, che è meglio: e se ci fossero i soliti seriosi, che vorrebbero essere seri ma non ci riescono, che grideranno al misfatto (guai a scherzare sul gioco del pallone! Guai! Sacrilegio!), rispondiamo loro in pistoiese puro “quanto siete piri!”.
Perché, è naturale, una risata li seppellirà (e speriamo che non ritornino, visto che a volte…).
[Gianluca Barni]
Sig. Barni si riguardi quella foto del gol di Picella (punizione) contro il Parma ( C1 1976/77) la gente in gradinata non era finta ed era uno in braccio all’altro. Quei tempi non torneranno mai più…
Credo che abbia ragione. Certo, se continuiamo ad agire così…