Arriva una lettera di appello di Del Fante spedita in busta nominativa che raccomanda ai giovani di “andare a votare”, domenica prossima, per il ballottaggio. Le missive sono dirette agli elettori che non si sono presentati alla prima tornata. La sinistra adotta la schedatura. E la prefetta Licia Donatella Messina cosa ne pensa? È ancora in crociera con la Maic?
AGLIANA. Ce lo aveva detto il vicesindaco Baroncelli all’indomani della vittoria del 2019: “….ce l’abbiamo fatta, ma non ce lo faranno rifare!”
Ecco infatti che il Pd ha mobilitando i volontari (ma probabilmente, anche gli uffici comunali, per avere gli indirizzi…) per redigere delle liste di proscrizione di “cittadini mancanti” – che, se non sono per gli avversari politici come quelle di Lucio Cornelio Silla, lo sono certamente per i liberi cittadini –, tutti i giovani sotto i trent’anni (?) i quali sarebbero stati individuati e discriminati per non essersi presentati alla prima tornata di votazione.
La lettera sarebbe stata recapitata a casa dei soggetti da “sollecitare” e dunque c’è stato un collegamento tra gli elenchi disponibili al seggio e quegli dell’ufficio anagrafe, che hanno aggiornamenti anche sulle residenze.
Insomma stiamo parlando di elettori che si sono astenuti e sono catalogati in quel 37,7% di “non votanti” discriminati e richiamati all’ordine con l’invio “dedicato”. Una rapida verifica presso soggetti giovani che hanno votato al primo turno, ci conferma il quadro: loro non hanno avuto alcuna lettera di Guido.
Si tratta di un testo che è un sentito appello all’elettore, farcito di promesse edulcorate nelle favole della “partecipazione, tutela, trasparenza, mobilità, barriere architettoniche, inclusione, volemosebbène…”: le solite frottole di un candidato che si trova in affanno, avendo dimostrato di mancare del quid, e impegnato a giocarsi tutto per tutto, anche facendo del merchandise alla Donald Trump per il sostegno della sua campagna (lui vende borse e cappellini, insomma gadgets!).
Guido deve inoltre contare sull’astensionismo, intercettando i pochi voti dei resipiscenti elettori attivi, sapendo che questo è un problema tradizionalmente alto dell’avversario, sostenuto da una categoria di cittadini che, appartenenti alla classe media, dispongono di risorse e seconde case per farsi dei bei week-end al mare.
È buffo considerare come anche l’andamento meteo condizionerà il voto del ballottaggio tra Pedrito e Guidino. Se c’è un fine-settimana di sole, il cielo favorirà il secondo; se farà burrasca, niente Viareggio e viva Pedrito.
Il Benesp(a)ri è impegnato, in queste ore, a piangere amaramente su quel 2,75 % con il duo Gianca/Milva della Lega, e ripensare agli errori fatti nel lustro passato di una vergognosa consiliatura, farcita di accordicchi vergognosi, che molti elettori, non hanno perdonato ai bimbini di Madame Aveta La Pompière.
Ma la questione adesso è altra: se è vero che la lettera/appello è stata consegnata ai domiciliati e ai residenti, specificamente i giovani, chi ha raccolto dai registri dei seggi gli elenchi dei “non votanti”?
Sono stati forse resi consultabili gli archivi d’anagrafe per i riscontri accurati? Sono state composte davvero delle “Liste di proscrizione” di cittadini discriminabili (e discriminati, ora e sempre, perché non hanno esercitato il diritto di voto)?
E questa attività – quantomeno irrituale e davvero mai riscontrata prima –, non implica una violazione delle disposizioni in materia di tutela dei dati personali e privacy oltreché una marcatura gravissima del libero arbitrio dei cosiddetti cittadini tutelati dalle strombazzatissime libertà costituzionali?
Cosa ne pensa la prefetta Licia Donatella Messina? E il garante che – chiaramente – garantisce solo se stesso? Serve un esposto-querela alla procura della repubblica di Coletta, la più asimmetrica d’Italia, che procede a “capocchia” con sistematica violazione del 358 c.p.p.? Sono o non sono reati perseguibili d’Ufficio? Come risponderà Tom Col, forse come rispose al Lgt. Daniele Cappelli quando gli ricordò, minaccioso, ma allora non lo volete proprio capire che io Guido Del Fante non tocco!
Provvederà a fare una verifica? O affiderà la verifica a Giuseppe Grieco che, vero che ci legge tutte le mattine, ma che come suo solito, la farà galleggiare per un paio d’anni per spingerla verso la deriva dell’archivio?
Agliana, non è comunque un Comune da commissariare, viste le malefatte di questi ultimi 25 anni dominati da scandali a raffica?
A.R.
[alessandroromiti@linealibera.info]
I compagni del Pcus-Agrùmia sono formidabili: sanno perfino usare, senza averli mai visti, i dati degli uffici elettorali.
Hanno il naso direttamente infilato (e non è la prima volta) nel sistema informatico del Comune del mai-comandante Nesti. Il quale, da parte sua, adopera tranquillamente anche le nostre lettere personali-riservate, dirette alla segretaria, La Pompière, per farci querela: e senza il nostro consenso. Tanto lei, per coprirlo, scrive emerite cazzate a firma Aveta. Tutta roba che finisce al Tar.
E nel frattempo? Coletta e la prefetta non si curan della maretta.
e.b.
[direttore@linealibera.info]
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