L’ITALIA È DEMOCRATICA SOLO QUANDO VINCE LA SINISTRA?

Antonella Gramigna, responsabile del dipartimento Made in Italy di Forza Italia Toscana riflette sulle recente elezioni politiche

Antonella Gramigna

PISTOIA. Viene da pensare così, visto il comportamento di alcune testate giornalistiche, nonchè di gruppi (mal) organizzati su vari social.
Si fanno già previsioni di breve durata del Governo, causa dissidi interni (inesistenti), si inneggia al ritorno del fascismo, si condanna la futura Premier Giorgia Meloni per un padre, peraltro mai conosciuto e ripudiato, che è stato condannato per spaccio di stupefacenti, proprio chi professa la libertà ed i diritti come Rula Jebreal, si grida al pericolo dell’abolizione della 194 e del reddito di cittadinanza, di cui pericolo non esiste, sperando nell’insorgere di qualche sommossa (in) civile ai danni di tutti?

Evviva la democrazia, e che bella la democrazia. Che bella la libertà di espressione, la libertà di parola, di pensiero e di voto.
Ma per l’attuale sinistra italiana un ordinamento democratico esiste solo in caso di pensiero allineato. Allineato in base ai loro schemi. Ci mancherebbe.
Fa riflettere il fatto che uno schieramento politico che si fregia dell’altissimo appellativo di democratico nel suo nome, non sia un grado di accettare chi ha un pensiero diverso. No. Non lo accettano. La verità è solo loro. La libertà è solo la loro. Quella di offendere, con attacchi e aggressioni verbali, e atti intimidatori, usati in campagna elettorale, come la distruzione di banchetti, aggressioni a militanti e manifesti strappati.

Un partito ormai allo stremo, che si atteggia a detentore della verità. Fa un pò sorridere, peccato che i danni li pagano tutti. Così come le macerie.

E fa riflettere che i tumulti più grossi di questo Paese, negli ultimi anni, provengano proprio dalla base dei partiti di sinistra, esattamente quelli che inneggiano alla difesa della protezione della democrazia e della libertà. Ma solo quando si tratta di difendere i loro interessi.
Col centrodestra allarme democratico si leggeva durante la campagna elettorale. Ma l’allarme è altro. È di una compagine politica che si maschera da buona samaritana, si veste di buono come se gli altri fossero demoni, e parla di schierarsi dalla partire degli ultimi.
In che modo? Agitando le pance e le menti dei fragili, di chi davvero ha necessità di aiuto? E chi è, in tal caso, il vero pericolo? Il centro destra o loro?

Dall’estero, grazie alla pessima descrizione di alcuni media, stanno arrivando segnali di allarme: Ma davvero l’Italia è diventata nera?– Si, di rabbia-. Sarebbe da rispondere. Perchè, al di là di chi vince o perde, c’è un popolo da rispettare, quel popolo che (sempre meno) si è recato alle urne ed ha scelto. Ed ha vinto una coalizione potenzialmente anti-sistema, liberale, atlantista, con all’interno un partito moderato come Forza Italia che farà la differenza, darà stabilità e porterà avanti i programmi presentati come meno tasse e più lavoro, che ha permesso l’ingresso al Governo di una nuova compagine politica.

Ciò evidentemente ha dato alla testa al PD, che ha mobilitato i suoi deputati e il suo braccio televisivo nonché testate loro dirette, per attaccare in modo scomposto l’unica donna leader di un partito che è riuscita a scalare la montagna ed a sfondare quel tetto di cristallo, spesso e duro per noi donne.
Si parla di pericoloso patriottismo. Ma perchè, per caso amare il proprio Paese è un pericolo? Perchè, il voler tutelare i cittadini è una bestemmia? Perchè, voler dare sicurezza, sia fisica che economica a tutti, è un atto da camicia nera?
E dire sono patriota, significa essere fascista, o amare semplicemente il luogo dove siano nati?
Basta con ideologia spicciola, di fatto una realtà capovolta, perchè sono le classi dominanti a produrre ideologie funzionali ai loro interessi, che servono a giustificare determinati rapporti. Sono inganni e soprattutto autoinganni perché in termini hegeliani non sono concrete ma astratte.
E perseguire la strada della paura, con richiami continui a storia del passato, morta e sepolta, non fa bene all’Italia, ma soprattutto non fa bene a tutti noi.
Non fa bene al nostro meraviglioso Made in Italy!

Chi non ha idee, abbia ideologie, recita un famoso passaggio filosofico. Ecco, noi abbiamo idee, e le metteremo in pratica, traducendole in atti concreti. Rialzeremo questo paese maltrattato da anni di politiche ideologiche, che si basano unicamente contro l’abbattere la parte politica opposta più che a fare il bene degli italiani.
Noi, lo faremo. E daremo risposte e soluzioni. Daremo all’Italia un futuro. Uniti, insieme.

Questo paese si salverà, la stagione dei diritti e delle libertà si attuerà se nascerà un nuovo senso del dovere.

Grazie a chi ci ha dato fiducia.
Grazie.

Antonella Gramigna

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